17/06/2012
3 recensioniEra quasi mezzanotte e, inaspettatamente il mio cellulare vibrò. Mi allontanai dal casino e risposi. Era Winston.
- Ehi ciao. Auguri! - dissi felice.
- Ciao Laura. Devo parlarti di una cosa importante. - mi rabbuiai.
- Cosa è successo? - domandai preoccupata.
- C'è qualcosa che tu non sai. - continuò. Non lo avevo mai sentito così serio.
- Dimmi, cosa non so? - lui sospirò.
- Sai.. Ho scoperto perché Justin ti ha lasciato. - in quel momento sentii tutto crollarmi addosso.
- Perché scopava già con altre? Se vuoi rovinarmi il Natale.. No, sappi che non voglio. - risposi fredda.
- Non è come pensi. - Mi sedetti.
- Lui è stato obbligato a lasciarti. Lui.. Lui ti amava, ti ha sempre amato. -sentii delle gocce calde rigarmi le guance.
- Tu menti. - sussurrai, tra i singhiozzi.
- Sia tu che il tuo amico amate le ubriacate. E ha detto tutto. E sai che gli ubriachi dicono sempre la verità, no? - esclamò retorico, facendo riferimento alla volta che ci conoscemmo.
- Ma perché me lo ha tenuto nascosto? - chiesi, asciugandomi le lacrime.
- Voleva lasciarti in pace, non voleva rovinarti la vita. - rispose lui, intristito. - Laura, tu lo ami ancora. Ho visto come lo guardi, quando ne parli, i tuoi occhi brillano ancora. Laura.. Lui sta per partire.. - mi disse infine.
- Devo raggiungerlo. - e chiusi la chiamata. Mi alzai dalla sedia, in cerca di Harry. Appena lo vidi, presi un profondo respiro e andai da lui.
- Harry.. - dissi appena.
- Amore.. Cosa.. - e lo presi per mano e lo portai fuori, accanto alla piscina.
- Harry io.. Scusami. - cominciai. - Io ho sbagliato tutto. Ti ho illuso anche io. Scusami ma io... Io... - e mi scesero altre lacrime. - Amo Justin, Harry. - dissi appena. Sul suo volto nacque un sorriso.
- Lo sapevo. Sai, quando l'altra sera vi ho visto suonare a pianoforte... Mi ero accorto che vi amavate. E anche tanto. - mi disse, asciugandomi le lacrime con i pollici.
- Lui, come me, ti vuole felice. Se sei felice con lui, va'. - mi suggerì, abbracciandomi.
- Grazie Harry, grazie di cuore. - lui mi sorrise di nuovo.
- Grazie a te. - e corsi a prendere alla mia moto. C'erano due opzioni. O in hotel o in aeroporto. Partii in quarta e andai verso l'hotel, più vicino. Mi davo mentalmente della stupida. Come avevo fatto a non accorgermene? Perché non mi ero resa conto di non amarlo, prima? I suoi occhi nei miei occhi.. Le notti che è restato con me, le notti che mi ha ascoltato piangere e sfogarmi.. Lo faceva senza lamentarsi e mi stava accanto, mi abbracciava, mi faceva sentire protetta. Mi faceva stare bene. Bastava così poco per essere felice con lui. Non ci voleva il sesso, non ci volevano baci. Bastavano le parole, gli abbracci, gli sguardi silenziosi. Una canzone.. Poco. Credevo fosse un amico e invece era di più. Parcheggiai la moto di fronte l'entrata dell'hotel ed andai diretta alla reception.
- Laura, ciao! come mai qui? - era Lilian.
- Ciao.. Volevo chiederti se c'era Bieber. - chiese. lei controllò e scosse la testa.
- E' partito 10 minuti fa' per l'Heatrow Airport. - annuii e la ringraziai. Mi rimisi il casco e andai diretta all'aeroporto. Dovevo fermarlo e dirgli tutto. Dovevo chiedergli scusa per come mi ero comportata, per non avergli detto di amarlo. Dovevo. Lui mi era stato accanto.. E io lo avevo usato, mentre il mio cuore se ne era innamorato. O meglio.. I sentimenti per lui si erano riaccesi. Sorrisi. Arrivai all'aeroporto e notai all'entrata una folla incredibile di persone, soprattutto ragazze. C'era un'alta possibilità che fosse ancora lì e che stesse facendo foto.
Avevo ancora una possibilità.
Justin.
Avevo ancora il sapore delle labbra di Laura, erano vanigliate. Avrei dovuto dirle tutto. Avrei dovuto dirle che l'amavo e l'amo ancora. E l'amerò sempre.
- Justin siamo arrivati. - mi risvegliò Kenny dai miei pensieri. Annuii e mi abbassai la visiera del cappello. Un'orda di fan mi investì. Mi sorridevano, urlavano, piangevano.. Erano felici. Sorrisi loro e scattammo foto e feci autografi.
- Il volo Londra - Atlanta al gate 9. Imbarcarsi, prego. - diceva la voce metallica. Lasciai le mie fan. Quando un urlo si distinse dagli altri.
- Justin! - era Laura. Mi voltai.
- Laura! - fu la mia risposta e la vidi farsi spazio tra quelle ragazze. Lei mi corse incontro buttando il casco e saltandomi al collo, come quella volta, in quella foto. - cosa ci fai qui? - chiesi.
- Ti amo. - fu la sua risposta. - e non me ne fotte un cazzo di Selena, delle Beliebers, dei giornalisti, di Harry. Io voglio stare con te. Ti amo Justin Drew Bieber. - furono le sue parole, tra le lacrime.
- Anche io Laura ma... Non possiamo.. - titubai.
- Justin dobbiamo muoverci. - mi incitò Scooter.
- Aspetta. - dissi al mio manager. - Laura, dimostrami che mi ami davvero.
- Come?
- Baciami qui, ora. - le mi fissò.
- Sai cosa succederà se lo fa', vero? - disse Scooter.
- Non mi interessa più. L'ho persa una volta, non voglio rinunciare a lei di nuovo. - risposi serio. Lei mi fissò intensamente e mi regalò un bacio. Uno di quelli che non si dimenticano mai. Eppure era solo un bacio casto, ma mi aveva mandato in tilt il cervello.
- Promettimi che non mi lascerai, Laura. - le sussurrai.
- Non lo farei mai. - sorrise, dandomi un secondo bacio. Lei scese da me. Le ragazze presenti ci fissavano incredule. Volevano saltare addosso a Laura e strapparle tutto di dosso. Lei mi afferrò la mano. - vieni con me. So da dove scappare. - mi intimò. facemmo restare lì Kenny e Scooter basiti. La mia guardia mi sorrideva compiaciuta, mentre il manager era disperato. Uscimmo di nascosto dall'aeroporto e, a bordo della sua moto ci allontanammo da quel caos innevato. Arrivati ad una decina di km lontani dalla città, Laura si fermò.
- Scusami per tutto. - mi disse, appena scesa dalla moto. - sono un guaio.- continuò triste.
- Laura, tu sei stata la cosa più bella che mi sia successa. Tu mi hai motivato. Credimi Laura. Senza di te non sarei qui. - mi sorrise e mi abbracciò.
- Solo che ora... Ora hai perso tutto, per me. - scossi la testa.
- Ti sbagli, non ho perso te. Sei tu la cosa più importante. - e la baciai. Lei si staccò.
- No. So come rimediare. Mi dai questa possibilità? - mi chiese.
- Laura, non dirmi che.. - e chiamò qualcuno.
- Salve. Sì... Auguri anche a lei.. So che è tardi ed è strano ma.. aha... Mhhh... Sì. Io volevo chiederle se il mio contratto discografico potesse andare a... Sì! Sì ha capito bene! Ok. Mi scusi. La ringrazio buon Natale a lei e a suo figlio. - e chiuse la telefonata soddisfatta.
- Avrai il tuo album Justin. Avrai il tuo tour. Avrai il tuo servizio fotografico. - mi disse. - Non valgo più della tua carriera. Pensaci, senza di essa non mi avresti conosciuto! - mi fece riflettere lei.
- Grazie di tutto, Laura.
19 GIUGNO 2012.
Laura.
Era fiero del suo album. Quasi come se fosse il primo. Mi aveva chiesto di accompagnarlo alla promozione perché aveva degli annunci da fare molto importanti. Era lì sul palco che suonava Die in Your arms. Finita, mi sorrise.
- Vorrei ringraziare una persona che tutti, in questo periodo hanno definito in brutti modi. Lei è la mia ragazza, Laura. Senza di lei non sarei qui. Non potrei girare per il mondo, non potrei incontrare le mie beliebers. Non sarei qui a promuovere il mio album. E' lei che dovete ringraziare. Lei ha fatto il servizio fotografico per believe, Lei ha partecipato alla stesura di alcune canzoni. Senza di lei, quest'album non ci sarebbe. Grazie piccola. - Gli sorrisi, sorpresa. Mi tese la mano e salii sul palco.
- E io vorrei ringraziare te, per rendere queste ragazze così fiere di te. - e lo abbracciai.
Lui è stato ed è la mia unica felicità. E lo sarà sempre.
#autorecheparla
Spero vi piaccia :3
Enjoy it :D
Lau xx