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Autore: L Haru    17/06/2012    2 recensioni
Fury viene costretto a organizzare un party che ha.. un finale a sorpresa.
Bene. Che dire. Demenziale, coppia Thor/Loki. Spero di farvi sorridere, senza prendere nulla troppo sul serio ;D.
Con affetto, Lancelot!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice.
La domanda è.
COSA CAZZO HO NELLA TESTA, COSA DIAVOLO HO SCRITTO, PERCHè L'HO FATTO?! È RANDOMICO E DEMENZIALE, GIULIA, NON LO POSTARE, NON, LO, POSTARE!
... troppo tardi. Loro hanno un esercito. E un Hulk. Insomma, sei fottuta.
No, ragazzi, non so proprio che mi passi per la testa ultimamente.
Demenziale sta diventando il mio secondo nome.
Con affetto,

Lancelot.

 

 

 

Fury era stato messo sotto pressione da Natasha, che si stava rivelando una spia quasi al suo livello. La ragazza era riuscita a infilarsi in tutte le sue auricolari, e dal momento in cui aveva gettato tutti quegli affari, si era anche intromessa nelle comunicazioni interne della sua fortezza, o meglio negli altoparlanti, riempiendogli i corridoi di "ORGANIZZA UN PARTY, ORGANIZZA UN PARTY, ORGANIZZA UN PARTY", usando la scusa che gli Avengers erano per la prima volta tutti insieme a New York... insomma, le solite storie.
Come lavaggio del cervello funzionava a meraviglia. Doveva suggerirlo all'FBI, anche se gli sembrava la tecnica di un bambino di quattro anni che vuole essere portato all'acquapark dai genitori...
Natasha voleva rivedere Clint, prima che partisse di nuovo per una qualche missione di cui non poteva parlargli, e prima di partire lei stessa verso la Russia, o la Bulgaria per lavoro.
Gli altri Avengers non erano nei suoi piani, ma come scusa, erano perfetti.
Bruce era stato invitato a New York da Stark, che stava perfezzionando il suo nuovo "passaggio interstellare", che avrebbe collegato il nostro mondo a quello di Asgard.

Essendosi i pianeti alleati, ora Thor era il.. capo del ministro della difesa mondiale, e diciamo che un sopralluogo di tanto in tanto non gli avrebbe fatto certo male!
Essendo però Stark un genio milardario playboy filantropo e terribilmente teatrale aveva deciso che l'inaugurazione del passaggio sarebbe stata alla cena che Fury aveva organizzato, un mega party pieno di autorità fighe e cazzutte, che avvrebbero visto quanto lui, Tony Stark, era geniale e migliore di tutti loro.
Capitan America era a New York per andare a trovare la fidanzata di Phil, e autografargli quelle carte vintage a cui teneva tanto. Non sapeva ancora che la fissata su di lui nella coppia era quela ragazza, e non lo stesso Phil, che al confronto era un blando fan.

Quella sera si incontrarono prima, gli Avengers, per farsi tutti insieme una pizza, con la certa scusa che il bouffet al party sarebbe stato una schifezza, dato che lo aveva organizzato Fury...

La cena fu piacevole, nonostante i continui battibecchi fra Cap e Tony dovuti alle frecciatine di quest'ultimo, che facevano ridere Bruce e che non sempre il nonnetto capiva fino in fondo, ma per le quali si sentiva "profondamente offeso!"; dall'altra parte del tavolo Clint e Natasha tubavano come due piccioncini.

Arrivarono al gran galà relativamente puntuali, e insieme, ma Tony fece la sua apparizione solo successivamente insieme a Bruce, poichè stavano sistemando le ultime direttive per far arrivare Thor al centro della pista da ballo.

Quanto arrivarono Bruce e Tony, Fury li raggiunse porgendo a Stark un bicchiere di champagne, e mentre Stark balbetava uno stucchevole "ODIO che mi si porgano le cose" Bruce lo anticipò prendendo lo champagne, e poi affibbiandolo a Stark, fregandosene altamente dell'occhiataccia che gli era stata rifilata.
"è tutto pronto, per il teletrasporto?" Chiese serioso il direttore al megamiliardario, e Bruce, ancora, anticipò la reazione di Stark.
"Non è un teletrasporto signore, no scompone particelle e molecole, è un passaggio interstellare, ci è ancora imppossibile creare un vero e proprio teletrasporto" Tony lo guardò, trattenendo l'ammirazione. Quell'uomo era arrivato al pari di Pepper.
"Qualsiasi cosa sia, funzionerà?" Insistette Fury sbuffando, e Stark, con un sorrisetto arrogante, controbbattè con un "Per chi mi ha preso?"
Pochi secondi dopo, Fury lo vide prendere il suo palmare, convinto che stesse per avviare il dispositvo: e invece nella sala risuonò Highway to Hell, sparata a palla.
Stark sorrise beffardo, battendo le mani.
"Jarvis, quando vuoi"
Ci volle qualche minuto, perchè il sistema fosse avviato, e il lucernario della pista da ballo aperto affinchè Thor non ci sbattese il suo divino nasino contro, ma quando tutto fu pronto, quasi nessuno potè vedere il fascio di luce che portò giù, sulla terra, non uno ma ben due dei, poichè quela luce era tanto potente da accecare i presenti.
In meno di venti secondi tutte le guerdie armate presenti, e gli stessi Clint, Natasha, Tony, Steven e Bruce erano addosso a Loki,e, bhè, anche a Thor.
"Oh, io non credo ce ne sia bisogno.." Mormorò Thor con un sorriso, davanti alla faccia stizzita e altezzosa di Loki. Fury si fece avanti col suo impermeabile di pelle nera da maniaco sessuale (presente quei maniaci con l'impermeabile dei film americani, che si aprono l'impermeabile e sotto sono nudi davanti a una bambina o una vecchietta? Quelli).
"Spiegami perchè non dovremo preoccuparci per quello che ha portato il nostro pianeta sull'orlo della distruzione, spingendoci contro un esercito di alieni assassini e di vermi volanti con corazze impenetrabili, che ha quasi fatto distruggere l'isola di Manhattan causando danni superiori alle nostre portate. E possibilmente, fallo prima che quei cari ragazzi che vi sono addosso decidano di scaricare frecce, armature e pugni sul tuo caro compare" Disse, calmo e sarcastico come solo lui sapeva essere. Thor trattene una risata con quella sua stupida faccia da cane che si ritrovava, portando un braccio intorno alla vita di Loki, le cui unghie laccate di nero minacciavano di graffiare con solchi profondi la schiena dell'altro, la notte successiva, e che sbuffò, voltandosi dalla parte opposta per poi posare lo sguardo, dagli Avengers a Fury, per poi rispondere con un sorrisetto tutto Loki.
"Perchè sono la fottuta Regina di Asgard"

 

 

 

 

Tre mesi dopo, nella residenza dei figli di Odino...
Thor era seduto sul suo trono, con una lettera arrivata dalla terra fra le mani, e Loki, impigrito per quella giornata oziosa, lo raggiunse di soppiatto alle spalle, avvolgendogli le braccia intorno al collo e mordendogli poi una parte scoperta di pelle, senza però ottenere le solite reazioni dal marito, che rispose con un sospiro sconsolato costirngendolo a sedersi sul bracciolo del trono, per poterselo tenere un po' più vicino.
"Non sono tanto sicuro che mi vada ancora bene quella nuova creazione di Stark, il suo passaggio..." Loki alzò ironico un sopracciglio.
"Ma se non hai fatto che lodarlo per le sue doti che ti hanno permesso di proteggere più da vicino la terra e blablablabla, mi hai fatto venire il mal di testa, a furia di elogiarlo" Sbuffò, capriccioso per le attenzioni che gli erano state sottratte.
"Si, ma non mi aspettavo che ci inviassero questa" Piagnucolò il grande dio porgendo la lettera con l'elenco dei danni causati, da risarcire. Loki rise divertito, poggiando la lettera sul bracciolo libero.
"Potrei farti tornare il buon umore in qualche modo, mio Re?" Sussurrò, maliziosamente crudele all'orecchio del marito, che si premurò di trascinarlo rapidamente nelle Regie camere da letto.

E vissero tutti, felici e contenti.

 

   
 
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