Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: JupiterEj    18/06/2012    1 recensioni
- Piaciuta la sorpresa? - dice strafottente, e a volte mi stupisco del fatto che non sia figlio di Apollo. Poi guardo il suo sorriso maligno e i miei dubbi scompaiono.
---
OS ambientata sei anni dopo la fine di The Mark Of Athena. NON BISOGNA AVER LETTO I LIBRI TLH E TSON PER LEGGERE! Infatti, i personaggi lì citati non sono presenti.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rientro a casa dopo una giornata di lavoro. È stata davvero dura. Chi lo pensava che tenere a bada delle piccole pesti sarebbe stato più difficile che combattere Crono? Io no di certo quando mi sono proposto di fare l'insegnante di nuoto in quella scuola privata in riva al mare di Miami. Si, perché per quanto straveda per la mia adorata New York, preferisco di gran lunga vivere vicino al mare. Così non mi é stato difficile trovare una casa sul lido californiano, e poi un lavoro a pochi passi da lì. Anche se questa seconda cosa davvero non me l'aspettavo, ma meglio così.

Un tonfo. Un rumore di piatti rompersi interrompe il mio fantasticare. Strano, eppure Annie è sempre attenta su queste cose.

- Amore? - chiedo mentre mi alzo e mi dirigo verso la cucina.
Lo spettacolo che mi ritrovo davanti è qualcosa di... incredibile. E no, non in senso positivo.

- Tobias che ci fai qui? - chiedo cercando di non mostrarmi troppo arrabbiato di fronte a una cucina cosparsa di farina, piatti rotti e uova ovunque. Dei, io di certo non avrei ripulito quel casino.

- I-io n-non l'ho f-fatto apposta.. - comincia a balbettare mio figlio e quasi sto per interromperlo e trarre un sospiro quando pronuncia quelle ultime parole.
- Mamma mi ha detto di cominciare a preparare la torta mentre.. -

Lo interrompo, non lasciandogli finire la frase.
- Dov'è la mamma? - chiedo impaziente e quasi preoccupato. Avevo dato così per scontato che fosse in casa come sempre che non mi ero accorto della sua assenza. Era strano che uscisse senza avvertirmi.. e lasciando quella peste del nostro bambino ad armeggiare in cucina.

- È uscita col nonno e-e...- comincia mio figlio, ma mi è bastata la quarta parola per sconnettere il cervello.

- Tuo nonno cosa ?!?!? - chiedo quasi in preda ad un attacco d'ira, alzando la voce sull'ultima parola. Possibile che in casa accadessero tutte quelle cose alle mie spalle? Cavolo, mio padre era un Dio, mica uno scialaquato ubriaco che non sa che farsene della pensione. Era davvero, davvero raro che venisse a casa. In particolare per portare via mia moglie mentre ero via. Ma che cavolo stava succedendo?

Sto per inveire di nuovo sul mio povero figlio di sei anni quando sento la porta aprirsi. Menomale - o forse no - che mi sono lasciato convincere da quella piccola peste a mettere quell'aggeggio che tintinna ricordandomi le conchiglie quando qualcuno varca la porta di casa.. sinceramente non so nemmeno come si chiama.

Mi dirigo verso il rumore ma prima che possa rendermi conto di ció che sta davvero succedendo la brutta visione che ho lasciato in cucina viene sostituita da una decisamente più bella.

- Buon compleanno Perseus - dice Annabeth avvicinandosi lasciandomi due cose per poi sparire in cucina: un bacio sulle labbra e un fagottino in braccio.

Il mio cervello non connette. Non doveva arrivare fra un mese?   Poi vedo mio padre sorridermi sulla porta. E ora lui che ci fa qui?

- Ci sono state delle complicazioni, e beh, dopo un salto da tuo cugino, - ride a quell'affermazione - ti presento Paola - dice tranquillo, come se vederti mettere una figlia in braccio che aspettavi fra un mese fosse cosa che accadesse tutti i giorni.

- Come scusa? - chiedo sorpreso dal nome che hanno scelto. Non che non mi piaccia, ma mi ricorda tanto mio cugino. Le sue origini, almeno.

- Cosa, figliolo? - chiede lui con la stessa voce innocente che ha usato molti anni prima dopo la vincita della Seconda Guerra contro i Titani. Dei, che risate.

- Il nome. -

- Ti ricorda Nico, vero? - dice mantenendo la solita tranquillità e sono così tante le cose che sa che mi verrebbe da strozzarlo a seduta stante. - L'ha scelto lui. -

Rimango di sasso, come mai tutti sapevano che mia figlia sarebbe arrivata prima tranne me?
Prima che possa pensare altro, peró, la vocina di mio figlio mi fa destare.

- Papii è arrivato lo zio! - dice tutto eccitato mentre Nico fa il suo bell'ingresso con un sorriso smagliante sul volto.

- Piaciuta la sorpresa? - dice strafottente, e a volte mi stupisco del fatto che non sia figlio di Apollo. Poi guardo il suo sorriso maligno e i miei dubbi scompaiono.

- Questa me la paghi, d'Angelo - dico cercando di sembrare arrabbiato e vendicativo. Nonostante abbia un figlio, ops, due, ho pur sempre ventisei anni. Un po' di infantilismo ci sta tutto.

- Dici sempre così, eppure sono ancora tutto integro - dice con un ghigno, lo stesso che conferma ogni volta la sua origine divina. - Beh, buon compleanno! La torta? -

Roteo gli occhi alla sua affermazione. È sempre il solito. Ma non posso essere arrabbiato e nemmeno far finta, sono più che felice di ció che sta succedendo.

Vorrei aprire le braccia per accogliere mio cugino come si deve ma un qualcuno fra esse mi ricorda che esiste.

- Ciao piccina - dico facendo sfregare i nasi. È così dolce.. così mia .

E quando alzo la testa per guardarmi intorno e vedo mio padre sorridere, mio cugino andare verso la cucina, mio figlio che mi sta tirando i pantaloni per guardare la sua nuova sorellina e mia moglie che ci fissa sorridente, penso che nonostante tutto ció che ho - abbiamo - passato, ora niente potrebbe essere più perfetto.. o quasi.

- Allora, dov'è questa torta? - chiede una voce a me conosciuta facendo il suo ingresso in casa.

- Talia - sospiro ridendo.

Ecco, ora nulla potrebbe essere più bello.


 
****

Buon salve! *^*
Inanzitutto: scusate per gli errori! Per cause di forza maggiore (?) non ho potuto farmi betare questa OS, indi per cui - soprattutto essendo la prima volta che provo a scrivere qualcosa con questo tempo verbale - potrebbero esserci un sacco di errorucci.
Detto ció, la storia mi è stata ispirata dalle Daddies Seblaine di IrishMarti e dato che non sto tutto questa bellezza e volevo un po' di fluff, eccolo qua! Di nuovo dall'amato iphone -dato che sono i Germania e non ho il pc- che di OS ne ha viste tante. lol
Insomma, dato che The Mark Of Athena ancora non è uscito mi sono sbizzarrita sull'immaginare una bella scopatina Percabeth dopo la vittoria sui giganti (PERCHE CI SARA DI SICURO O AMMAZZO RIORDINO CARO) con Percy stupido che si dimentica le protezioni. xD
Per la scelta dei nomi: uno è un personaggio di un libro, l'altro è una mia.. amica. Se ancora ho l'onore di definirla tale.

Bon, grazie a chi ha letto. :D *si dilegua*


ps. Per chi legge la long: non mi sono dimenticata, solo che word prima che partissi ha smesso di collaborare. -.-
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: JupiterEj