-Il tributo maschio del distretto 8 è... Aaron Petterfield.-
E, come al solito, è il ricordo della voce di Sheila, l'accompagnatrice del distretto 8, a svegliarmi.
Ricordo a memoria ogni singolo avvenimento di quel giorno, nonostante siano passati 5 anni, il giorno della condanna a morte di mio fratello Aaron. Fu il giorno più brutto della mia vita, insieme a quello della sua morte in quella maledetta arena.
-Deanna, tesoro, sei sveglia?- la voce di mia mamma mi riportò sulla terra ferma.
-Si mamma.-
La porta si aprì lentamente e da dietro di essa comparve mia madre, l'unica persona a cui voglio bene rimasta ancora in vita.
Mio padre morì 4 anni fa. Dopo la morte di Aaronsi sentì crollare il mondo addosso, come successe anche a me, solo che lui non passò le notti a piangere, ma a escogitare un piano per scappare o per vendicarsi di Capitol City. Quando il suo piano fu completo raccontò tutto a mia madre che, impaurita, gli diede del pazzo e lui, sentendosi tradito dalla sua stessa famiglia, qualche giorno dopo si suicidò. Fu un colpo duro per mia madre, ma decise di non abbatersi, di continuare a lottare per mantenere me, l'unica persona cara che le era rimasta, in vita. E così iniziò a lavorare giorno e notte per procurarci qualcosa da mangiare. Non riuscivo a vederla così e quindi, nonostante la sua disapprovazione, mi iscrissi per le tessere. Da quel giorno fu tutto più facile, ma le probabilità che io venissi estratta per gli Hunger Games, aumentavano sempre di più, e ora, a sedici anni, le mie nomine erano 13, non molte rispetto ad altri ragazzi, ma pur sempre abbastanza per diventare un tributo.