DISCLAMER:
Autore: AmarantaB
Summary: Cosa succede quando l’amore si presenta prepotentemente dinanzi a noi.
Accettarlo o fuggire?
Continuare ad amare, o convivere con la tristezza?
Spoilers: No one peeps!! ;)
Pairs: House/Cameron...
Timeline: Ognuno può inserirlo dove preferisce! Io personalmente, lo immagino a metà della seconda stagione!
OVUNQUE PROTEGGI
Da un testo di Vinicio Capossela
Non dormo, ho gli occhi aperti
Per te.
Guardo fuori e guardo intorno
Come gonfian le strade, polvere e vento
Nel viale del ritorno
Non era difficile averla intorno.
Probabilmente era difficile non sentire il suo dolce odore fruttato.
La notte, là fuori, gli dava l’immagine sfocata del suo volto.
Un volto armonioso, sensuale, dolce…
E lui, che spesso si era ritrovato a sputarci contro, adesso ne sentiva assurdamente la mancanza…
E l’insonnia, da quando se n’era andata, gli aveva fatto compagnia come un’amante silente…
Quando arrivi quando verrai per me
Guarda l’angolo del cielo
Dov’è scritto il tuo nome,scritto nel ferro
Del cerchio di un anello.
Non aveva dimenticato.
Ma avrebbe potuto davvero?
Poteva lasciare che quegli occhi così chiari, sparissero nell’oblio della mente?
Poteva lei, non rendersi conto del suo cuore che sembrava quasi non battere da quando se n’era andata?
Pochi giorni lontano da lui, e già sembravano un’eternità…
No, non avrebbe dimenticato.
Mai.
E ancora m’innamora,
e mi fa sospirare così,
adesso e per quando tornerà,
l’incanto…
Chissà, se sapevano di guardare la stessa stella?
E, se lo avessero saputo, avrebbero lasciato comunque quei pensieri così dolci, ma nello stesso tempo così dolorosi, prendere vita?
Entrambi pensavano a quell’incanto…
L’incanto di occhi che si fissano, di respiri accelerati, di parole nascoste, e di frasi che feriscono.
L’incanto di passi veloci, di schiene che si voltano, di mani sulle tempie, e di lacrime versate…
E chissà se prima o poi, sarebbero riusciti a lenire quel dolore.
E Se mi trovi stanco
E Se mi trovi spento
Se il meglio è già venuto
Ed io non ho saputo tenerlo dentro me
I vecchi già lo sanno il perché
E anche gli alberghi tristi
Che troppo è per poco
E non basta ancora
Ed è una volta sola
Chissà se quel tedio, era a causa di quegli occhi verdi che non lo seguivano più?
Chissà se era vero che ormai non c’era più nulla da fare.
Se il passato è passato, se niente ritorna…
Non voleva sperarci, ma lo faceva.
Non poteva credere che lei sarebbe rimasta lontana per sempre.
Semplicemente, non ci riusciva.
Perché Allison era come la brezza calda della primavera.
Arrivava silenziosa, insinuandosi tra le fronde degli alberi, facendo risplendere anche il legno più antico, più vecchio, più rovinato…
Era come un elisir, che scendendo nelle vene con grazia, curava le ferite, i dolori, le sofferenze…
Chissà se sarebbe mai tornata…
E ancora proteggi
La grazia del tuo cuore
Adesso e per quando tornerà
L’incanto…
L’incanto di te, di te vicino a me
Allison si alzò dal letto, infilandosi una vecchia felpa.
Non poteva restare in quella casa un minuto di più…. Si sentiva soffocare.
Uscì in strada, in una via insolitamente calma, silente, calda.
E il suo pensiero tornò ancora una volta a lui.
A quel dolore che aveva letto nel suo sguardo, prima di voltargli le spalle.
Nelle orecchie ancora il suo saluto, un sospiro dolce…rammaricato.
Possibile che non volesse lasciarla andare?
Possibile?
Lei non aveva smesso di sognare… non riusciva a non sperare di rivederlo, di sentirlo, anche per una sola volta.
Tornerai Greg?
Tornerò da te?
Sospirò, chinando lentamente il capo…
Ho sassi nelle scarpe e polvere sul cuore
Freddo nel sole, e non bastan le parole,
mi spiace se ho peccato
mi spiace se ho sbagliato
se non ci sono stato
se non sono tornato…
Il bastone ticchettava sulla ghiaia del parco.
Un solo parco a dividerli.
Un oceano verde, come quello dei di lei occhi, che li separava inesorabilmente.
Qualche chilometro, eppure sembrava una distanza non percorribile.
Per lui, per la sua gamba malata, per il suo cuore sanguinante.
Non avrebbe voluto sentirle certe sensazioni, eppure nascondendole, aveva solo fatto in modo che si alimentassero…
Sbagliava… continuamente.
Inciampava senza sosta in quell’amore che tentava così disperatamente di cancellare.
Inciampava in quella voce che, seppur distante, gli risuonava ancora nelle orecchie.
Perché non andare da lei?
Se lo domandò infinite volte, senza mai trovare una risposta soddisfacente.
Perché non tornare da lei?
Sospirò, fissando l’estremità inferiore del suo bastone nero…
Ma ancora proteggi
Le grazie del mio cuore
Adesso e per quando tornerà nel tempo…
Si lasciò cadere su una panchina…
Un parco a dividerli.
Un semplice, misero parco.
Eppure lui sembrava così distante… come se lei, in quel momento si trovasse dall’altra parte del globo.
Ciononostante, c’era una sottile sensazione, quasi impercettibile, che prendeva vita nel suo stomaco ogni volta che il pensiero la portava a lui.
Una sensazione bizzarra, che non riusciva a spiegarsi.
Pensando a lui, sentiva il suo cuore…protetto.
Come se Gregory House, nonostante tutto, si prendesse tutto il suo amore, e lo conservasse in un angolo nascosto del cuore. Lontano da sguardi indiscreti, da voci, da clangori, da invidie.
Era rassicurante, sapere questo.
Era rassicurante, sebbene lui non le avrebbe mai stretto la mano.
E aveva pianto per lui, aveva sofferto… ma avrebbe pianto e sofferto tante altre volte se quell’uomo fosse sparito per sempre dalla sua vita.
Si era convinta che, nonostante avesse patito molto, incontrare Greg era stata una benedizione, perché le aveva permesso di sentire il suo cuore battere ancora…
Il tempo per partire
Greg camminò oltre il piccolo lago del parco.
Un ulteriore ostacolo abbattuto…
Il tempo di restare
Allison guardò il cielo, pensierosa.
Mancava poco all’alba, ma decise di fermarsi ancora un po’ a godere dell’aria fresca…
Il tempo di lasciare
Greg decise che da quel momento, avrebbe accettato tutte le sue emozioni.
Anche quelle scomode.
E decise di lasciare che i vecchi fantasmi, abbandonassero la sua mente…
Il tempo di abbracciare
Allison si strinse le mani sul petto.
Stava rabbrividendo.
E in quel momento si chiese se mai, oltre a Greg, qualcuno sarebbe riuscita a scaldarla.
Purtroppo, conosceva già troppo bene la risposta…
Ricchezza e fortuna
A cosa valevano tutti quei riconoscimenti accademici?
A cosa, invece, tutti quegli elogi sulla sua bravura?
La vera fortuna, era stata quella di incontrare Allison, il resto?
Ricchezza apparente…
In pena e povertà
Povera d’amore…
Povera di abbracci…
Povera di sorrisi…
Eppure, non riusciva a smettere si amarlo…
Nella gioia e nel clamore
La vera gioia, si disse Greg, era vederla sorridere…
Anche se troppo spesso, non era per lui che Allison, increspava dolcemente le labbra…
Nel lutto e nel dolore
Una nuvola nera sopra la sua vita, ecco quello che vedeva.
Vedeva una sofferenza infinita, scandita solo da quelle veloci occhiate che celavano altro…
Nel freddo e nel sole
Prendere coscienza di quello che sentiva, lo scaldava.
Stupidamente, si domandò se l’amore che provava per lui, scaldasse anche Allison…
Stupidamente…
Nel sonno del mio cuore…
Lo metterò a tacere, si disse Greg.
Metterò a riposare tutti i miei dubbi, ed andrò da lei.
Non importa se mi rifiuterà, al momento, amarla è già sufficiente.
Ammettere di amarla, è ancor più che sufficiente…
Ovunque proteggi
La grazia del mio cuore…
Allison si alzò dalla panchina, guardandosi intorno.
Fissò un punto lontano, oltre il parco, un punto che la congiungeva a lui.
E sorridendo gli lanciò un pensiero.
“Proteggi il mio amore Greg…”
Ovunque proteggi
La grazia del tuo cuore…
Arrivò fin quasi l’altra estremità del parco.
Arrivò fin quasi a lei.
Fissò un punto lontano, il punto che lo avrebbe portato a casa sua.
Sorridendo, le mandò un pensiero.
“Proteggi il tuo amore, Allison… proteggilo mentre vengo da te…”
Ovunque proteggi
Proteggimi nel mare
Ovunque proteggi
La grazia del tuo cuore..
FINE