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Autore: lady black    04/01/2007    1 recensioni
Gli uomini che hanno tante donne sono considerati dei fighi, le donne che hanno tanti uomini sono delle troie. Questo ci impone la società.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Les hommes



Mi sbatti quasi con forza su questa fredda panchina di cemento.

Chissà cosa pretendi da me. Sono arrivata fin qui per te, e mi domando cosa ci sto a fare. Perchè tanto questa decisione non sarò mai in grado di prenderla.


Mi guardi senza capire, speranzoso di trovare in me un briciolo di spiegazione.


-Dimmi che non è vero, dimmi qualcosa...- mormori tenendomi le spalle -Perchè l'hai fatto?- ti passi una mano tra i capelli -Chissà quanti te ne facevi, non è vero?-


Ma no, non c'è nemmeno per me.


Perchè ogni volta che guardo ognuno di loro, non vedo alcunchè in quegli sguardi che mi possa far pentire di qualcosa.

Quegli occhi verdi così profondi, quegli altri castani e grandi da cerbiatto che sorridono ingenui e maliziosi... Ah già, i tuoi, che sono così belli quando si specchiano nei miei in quell'istante prima del bacio.

La più bella immagine che ho di noi non verrà mai sciupata da tutto questo.

Nessuno potrà mai ledere quel ricordo, semplicemente come nessuno dei miei pensieri più belli potrà mai essere sfiorato da voi.

Siete solo uomini.

Tutto e niente.

La mia vita, la mia morte, la mia solitudine e completezza. Siete voi che mi uccidete e mi fate resuscitare durante questi inverni senza fine e queste primavere dai mille fiori profumati che comunque non cancelleranno mai il ricordo di ogni vostro singolo profumo.

E potrei riconoscervi tra mille.

E le estati, un misto di calore e scottature prese per il troppo tempo stesi l'uno accanto all'altra.

Un infinito contrasto tra la mia pelle color miele e quella scurissima che ricopriva quei muscoli scattanti, o l'inconfondibile sfumatura rossastra su quella pelle troppo chiara per poter prendere così tanto sole in un giorno, o ancora pelle appena colorata, o sensualmente spalmata di olio emolliente...


E come dimenticare le vostre figure stagliate contro un nebbioso cielo invernale...

Una berretta Armani che liberava quei tuoi ciuffi ribelli sulla fronte... o le sue gote rosse che nascondevano la lieve spruzzata di lentiggini sugli zigomi, o il viso lampadato di chi vorrebbe essere ancora in spiaggia a Natale.

Le prime uscite in maniche corte, rivelatrici di braccia ancora adolescenziali, o già palestrate, o forti anche se non ingrossate dalle macchine in gym.

Mani grandi, tutte grandissime, ruvide o morbide. C'era anche chi le passava ogni sera con la crema.


E la mia rovina è il non saper dire di no. Il non poter ritrarmi da una dolce ma decisa carezza dietro la schiena, o quelle mani che spingono i miei fianchi contro i suoi... i miei freddi le sue mani calde e enormi...


E se ci penso mi vengono i brividi, per come baciano, per come guardano, per come, a modo loro, amano.


-Non lo so, Ste', non lo so...-.


Perchè cos'è il tradimento? Esiste davvero?

Quel volare liberi in cieli sconosciuti, come fragili colibrì che non sapevano di poter volare così in alto. E si perdono nell'azzurro così immenso e fresco dell'infinito. Persi, e liberi, finalmente.

Infinitamente.

  
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