Essendo fallita la terapia, mi misero sotto antidepressivi facendomeli ingerire a forza assieme al cibo, ma non potevano controllarmi 24 ore su 24, no? Così adottai la tecnica delle due dita in gola e non appena mi lasciavano libero correvo in bagno per liberarmi di tutto quello -molto poco, ovviamente- che avevo ingerito contro le mie volontà.
Più il tempo passava, più il mio corpo cedeva. Le braccia erano pressoché inesistenti, come le gambe, il viso letteralmente scavato e persino i capelli persero quel bel colorito che prima possedevano, divenendo spenti, come tutto il resto del corpo, come la mia anima.
Però io continuavo a farmi schifo e non notavo tutti quei cambiamenti, non capivo quanto quell'autodistruzione gravava sulla mia vita: volevo cambiare e ancora non ci ero riuscito. Volevo che il Kim Kibum di prima non esistesse più, volevo essere completamente diverso, mi facevo ribrezzo.
[JongKey]