Ritrovarsi
ancora insieme.
Prologo: Incontro
inaspettato per Risa Koizumi.
La
ragazza si
fermò in mezzo alla strada e, poco titubante, si
voltò verso il cancello
d’acciaio. Tra tutte le scuole del Giappone, questa era
ritenuta tra le
migliori. Ma per Risa una scuola vale l’altra,
l’importante che c’era la sua
migliore amica Nobuko; era molto più bassa di lei, capelli
castano chiaro e
occhi dello stesso colore. Una ragazza molto seria e fine,
l’opposto di Risa Koizumi. Questo è il nome della
ragazza “giraffa” o “gigante”
si perché lei era alta 1,70 cm; era chiamata con quei
nomignoli da alcuni dei
suoi amici(a volte anche dalle persone che incontrava, casualmente, per
strada)e questo lo detestava moltissimo. Fin dalle elementari era
più alta
della norma, infatti tutti i bambini della sua età rideva
del suo “scherzo
della natura”. Si può definire “scherzo
della natura”? Risa Koizumi lo
definisce proprio così. Soltanto Otani, il bambino
più basso della classe delle
elementari non la prendeva in giro; forse perché anche lui
condivideva lo
stesso problema della ragazza e probabilmente poteva immaginare come si
sentiva
Risa. Non si seppe più nulla del piccolo Otani,
frequentavano scuole diverse e
non ebbero più modo di contattarsi, che peccato eppure
potevano diventare
grandi amici. La ragazza si tormentò una ciocca dei suoi
meravigliosi capelli e
sospirò:
-Nobuko,
io ho
sonno- pronunciò con voce ancora impastata dal sonno.
-Come
sei
impaziente Risa, manca pochissimo- si voltò
l’amica verso Risa e le fece un
sorriso rassicurante, appoggiandole una mano sulla spalla.
-Eh
va bene-
sbuffò seccata, appoggiandosi sul muretto della scuola.
Per
forza
doveva essere la scuola tra le migliori del Giappone: aveva una
struttura molto
moderna e colorata, attorno alla scuola c’erano molti alberi
tra cui quelli di
ciliegio e questi emanavano un profumo molto rilassante soprattutto per
Risa
che era una ragazza molto tesa. Nobuko le aveva già
annunciato che avrebbe
frequentato il liceo Maido, Risa era un po’ incerta,
però quando lesse tutte le
informazioni dal sito della scuola, doveva
ammettere che dalla
descrizione e dalle foto sembrava di essere una scuola molto
interessante! Alla
fine decise di iscriversi insieme all’amica e adesso eccola
lì ad aspettare che
quei maledetti cancelli si aprissero.
-Nooooo!
Adesso
basta- disse una Risa mooolto isterica –Vado a sfondare il
cancello con le mie
stesse mani- iniziò a muoversi verso il cancello con passi
molto pesanti.
-TU
NON VAI DA
NESSUNA PARTE!- La
prese per mano l’amica
cercando di fermarla.
-Risa?-
disse
una voce maschile dietro di loro.
Risa
sentendo
qualcuno pronunciare il suo nome si girò insieme a Nobuko:
videro due ragazzi,
il primo era molto basso un po’ imbarazzato ma sorridente,
l’altro a differenza
del primo era alto quanto Risa.
-E
tu chi
saresti?-
-Sono
Atsushi
Otani, ti ricordi di me?-
In
quel
momento, Risa non sapevo che cosa dire: era molto cambiato Otani
era...era...
più uomo (A parte la statura). Non si immaginava che il
ragazzo più basso si
ricordasse di lei...Insomma erano passati 4 anni e aveva ricordi
sbiaditi su di
lui.
-Ma certo che
mi ricordo di te, Ottonani- Sorrise la ragazza in modo scherzoso.