18/06/2012
5 recensioniThe First
L’ultima ripresa per quella giornata non se ne poteva proprio più.Il sonoro ciack del regista si sentì, probabilmente, anche nei camerini, dove gli altri si stavano cambiando.
Forse interpretare Hermione Granger era un po’ pesante come lavoro, ma io lo amavo e non lo avrei cambiato per nulla al mondo.
Daniel e Rupert mi stavano seguendo mentre ci dirigevamo verso i ragazzi che interpretavano la squadra di Quidditch di Serpeverde.
Erano solo poche battute, eravamo arrivati, solo pochi secondi …
“Almeno i Grifondoro non si sono comprati l'ammissione.Loro sono stati scelti per il loro talento!” detta la mia battuta guardai fissa negli occhi Tom, che doveva prendere la parola, offendendomi in maniera pesante, almeno per i canoni dei maghi, di fatti …
“Nessuno ha chiesto il tuo parere, piccola sudicia mezzosangue.”
“D’accordo, finito, per oggi abbiamo finito, domani gireremo l’incantesimo di Rupert che inizierà a vomitare lumache … potete andare ragazzi!” e ci congedò, iniziando a parlar con la propria segretaria che aveva un aria molto addormentata.
“A domani ragazzi!” li salutai per poi avviarmi al camerino che condividevo con Bonnie che era già rientrata, dalle riprese.
Sfilai i costumi di scena, ripiegandoli sulla poltrona di pelle rossa lì vicino allo specchio e mi vestii con i soliti jeans e un cardigan pesante.
Ero pronta, mi stavo infilando gli orecchini di mia nonna quando sentii la porta sbattere e il rumore della serratura che si chiudeva, seguito poi da una voce … la sua voce “Granger”
“Malfoy” dissi ridendo e girandomi verso Tom, che mi era già arrivato alle spalle, a due spanne dal viso.
Sin dall’inizio delle riprese mi ero accorta del cambiamento che aveva avuto, lui nel pieno della sua adolescenza, era il ragazzo più bello che avesse mai visto.
Mi ero fermata a fissarlo, i capelli biondi erano ancora laccati all’indietro, e mi permettevano una visuale dei suoi magnetici occhi veramente straordinaria, l’argento contenuto nelle sue iridi sembrava fuso …
E la considerazione cui ero giunta era una:
Era bello, terribilmente bello, e il ghigno che caratterizzava il suo personaggio lo rendeva terribilmente sexy osservazioni fatte dall’alto dei miei undici anni.
“Vedi qualcosa che ti piace? Emma?”
Emma? Non la chiamava mai Emma.
La distanza tra noi era visibilmente diminuita con questo scambio di battute- o forse monologo da parte sua, siccome non avevo spiccicato parola- sentivo il calore del suo corpo, l’odore della sua pelle su di me, aveva un profumo dolce ma che ti entrava in circolo.
“Piccoletta … hai mai baciato qualcuno?” soffiò a pochi centimetri dalle mie labbra, i peli della nuca mi si drizzarono, aveva tutta l’aria di una pantera.
“N-No” dissi un po’ impacciata e rossa dalla vergogna.
“Rimediamo?” fu l’ultima parola che sentì, prima che due calde labbra arrivassero sulle mie.
Umido.
Piacevole.
Furono le prime parole che mi vennero in mente mentre sentivo le labbra di Tom muoversi sulle mie, un sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra, mentre ci staccavamo e tornavo a fissare quelle meravigliose pietre che aveva incastonate negli occhi.
“Grazie” dissi rossa come poco prima, mentre nella mia mente si formava una frase:
Il primo.
Avrei scoperto poi, che Tom, sarebbe stato molte volte il mio primo qualcosa.
**Occhei, è una pazzia, lo so!
Spero, vivamente, che non sia un orrore colossale, e spero (penso inutilmente) che qualche anima pia recensisca, ora vi lascio, bacioni :*
Charly_18