E passata una settimana. Ancora ricordo ogni minimo dettaglio. Quanto vorrei vivere dentro uno dei loro concerti. E invece mi tocca stare qui, in un paesino sperduto nell'Abruzzo a badare a mia madre e mia nonna.
Mi tocca lavorare ogni giorno per portare a casa almeno 1200 euro a mese e per di più devo studiare la notte per poter passare gli esami all'università. Tutta colpa di mio padre. Neanche lo conosco perchè è scappato di casa quando mia madre era incinta, da lì in poi ha cominciato a bere come una spugna e non fare un cazzo dalla mattina alla sera. Mi ha cresciuta mia nonna, santa donna, senza di lei a quest'ora saremo delle barbone. Le voglio un bene dell'anima, è lei che mi aiuta con mia madre altrimenti non saprei che fare. 
Finalmente ieri ho dato il mio ultimo esame. Studio lingue all'università dell'Aquila: inglese, francese e spagnolo. Voglio diventare traduttrice simultanea, anche se bisogna fare molti stage all'estero e io non posso permettermeli. Perciò farò l'hostess o qualcos'altro purchè mi faccia viaggiare e stare lontano da qui.
Oggi fanno sapere i risultati, sono agitata. E' da stamattina da quando mi sono alzata che sto ascoltando tutte le canzoni dei Mars. Una specie di rito portafortuna?! Forse.

Ce l'ho fatta! Ho superato gli esami con un bel 108! Adesso sono laureata in prima lingua inglese, seconda francese e terza spagnolo. Un sogno che si avvera, dopo il concerto dei Mars. 
Corro a casa a dirlo alla nonna. 
"Ehi nonna, ce l'ho fatta!"
"Oh brava piccolina mia, finalmente finirai di ammazzarti di studio e dormirai di più."
" Certamente nonna :D"
"Sara vieni qui, devo darti un regalo per la tua laurea."
"Nonna non dovevi disturbarti, davvero non c'era bisogno"
"Oh suvvia, te lo meriti! Tieni" mi diede una busta, una di quelle da lettere. La apro. C'è un biglietto di sola andata per Parigi.
"O Santo Tomo! Nonna non dovevi! Io veramente... non sò che dire, grazie"
"Mi ha aiutato quello dell'agenzia, hai anche un appartamento affittato per due settimane poi dovrai cercarti un lavoro e mantenerti da sola."
"Cosaaaaa!?!?! Vorresti dire che vivrò a Parigi??" Ero allibita. E' vero che volevo andarmene, però mi dispiaceva per la nonna.
"Si tesoro, l'hai sempre sognato no?! E allora vai! Poi magari ti trasferisci a Angeles"
"Los Angeles, nonna."
"Sisi, quello là insomma."
Ero senza parole. Sarei partita tra tre giorni. Ero agitata, emozionata, avrei coronato un'altro mio sogno. 
Andai in camera mi stesi sul letto e accesi l'iPod. Con in sottofondo Alibi cominciai a sognare Parigi, mon amour.