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Autore: AcrossTheSea    19/06/2012    2 recensioni
Perchè forse quello che ci hanno raccontato non è la verità...
E se Loki non fosse stato abbandonato?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Correva stanca e ferita tra le nevi ed i ghiacciai perenni di Jouthenaim.

Nessuno tra le colline bianche ed i dirupi. Solo un vento gelido che le pungeva non troppo dolorosamente il corpo.

Infondo lei era una fata delle nevi. Viveva tra i ghiacci e non temeva il freddo. Il regno dei Giganti era un ottimo nascondiglio finchè non si sarebbe ripresa.

La fata smise di affrettarsi, sapeva che in quel luogo così pericoloso per gli abitanti del suo regno nessuno sarebbe andata a cercarla.

Camminò lentamente per interminabili ed estenuanti ore quando trovò una grotta scavata tra la neve e decise di fermarsi lì finquando non di sarebbe ripresa.

Cercò di curarsi la ferita sull'addome con una magia, ma era troppo debole e stanca. Si addormentò senza volere, cullata dal rumore della buffera che fuori da quella piccola buca infuriava.

Si svegliò dolorante ma poco pi in forze. Dei rumori poco distanti la spaventarono, voci sconosciute, profonde ed inquietanti.

Voleva scappare, ma non poteva. I suoni si fecero sempre più vicini e lei sperò con tutte le sue forze si essere abbastanza nascosta perchè nessuno potesse vederla.

Si sbagliava, i giganti si recavano esattamente nel suo nascondiglio. Solo allora si rese conto che la buca dove si era nascosta non era naturale, era stata scavata da qualcuno, e che probabilmente quella era una trappola da caccia.

Quando tre giganti di ghiaccio si affacciarono per controllare il bottino videro soltanto una gracile donna, debole ed incapace. Avrebbero anche potuto mangiarla senza tante storie, ma era una regola del regno portare degli intrusi al cospetto del re prima di farne qualunque altra cosa.

Non le rivolsero una parola, si precipitarono ad afferrarla per i polsi e le caviglie senza aspettarsi che la fata avrebbe risposto con un incantesimo di media potenza scaraventandoli a diversi metri di distanza.

L'intrusa cercò di alzarsi, era debole e non poteva correre nè lottare, i tre giganti la presero senza altri sforzi. Uno la caricò in spalla e lei non potè fare altro che arrendersi a essere portata chissà dove. Si riaddormentò durante il lungo viaggio e si svegliò solo quando venne portata al cospetto del sovrano.

Il re di Jouthenaim era un alto e muscoloso gigante di ghiaccio, aveva una faccia seria ma non le sembrò così malvagio come le era stato descritto durante i suoi studi.

Laufey comiciò con tono forte e intimatorio.

"Cos'abbiamo qui?"

La fata non era spaventata, in tutta la sua vita non lo era mai stata era troppo orgogliosa per esserlo.

"Provengo da Alfheimr."

"Così saresti una fata? Non sei certo belle come vengono descritte!!"

Le risa dei giganti presenti si sparsero per aria. Certo sapeva di non essere bella come le altre fate, non le importava, lei era più furba ed intelligente.

"Neanche voi siete così carini!"

Le risate si interruppero bruscamente, mai nessuno che si era trovato in quelle condizioni si era mai rivolto al re in quel modo.

"Sei o molto stupida o molto coraggiosa, due cose che non dovrebbero andare insieme, non so chi sei ma sicuramente sei troppo brutta per essere una fata. Devi essere una strega!"

Le faccie dei giganti si tranquillizzarono. Il re aveva ripreso il controllo della situazione.

"Ma dimmi strega, cosa fai qui?"

"Scappo."

"Da chi?"

"Dalla mia gente. Mi cercano, vogliono uccidermi."

"E per quale motivo?"

"Ho ucciso membri della famiglia reale, troppo stupidi per ereditare il trono, avrebbero distrutto il regno. Non avrebbero dovuto ringraziarmi così!"

La strega mostrò la ferita sul ventre mentre il re rideva di gusto per la sua frase. Quando si fermò sembrò compiaciuto, sorrise e tranquillo aggiunse:

"Potrai restare. Condividi il nostro senso dell'umorismo strega. Potresti esserci utile."

Laufey fece gesto a un paio di giganti di scortare la fata in un luogo dove potesse riposare. Poi li fermò.

"Aspetta! Strega. Qual'è il tuo nome?"

La fata sorrise.

"Mi chiamo Farbauti."

 

 

 

*ma che sto scrivendo non so manco come mi è venuta. Ma non ho saputo resistere ai missing moment di Farbauti e Laufey i genitori amorevoli di Loki.

Da qualcuno il dio degli inganni dovrà pur aver preso.

  
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