Sto per svenire. "Beth,hai solo 13 anni. Solo 13.Beth,svegliati.Ti ritroverai al caldo nel tuo letto. Devi prepararti,Beth." Ma nemmeno i miei pensieri riescono a sbloccarmi. "Avanti,Beth,svegliati.Non vorrai mica fare tardi alla Mietitura!" Sento il leggero ronzio delle api che padroneggia nel silenzio. Sento i Pacificatori marciare tra la folla.Sento la mia stessa voce che cerca di convincermi ad andare avanti.Sento gli occhi dell'intero distretto 8 puntati su di me. Ho paura. "Beth,ti prego,svegliati.Hai solo 13 anni. Sei solo una tredicenne indifesa.Forza,Beth". Sono stanca di questo incubo. Apro i miei occhi. E sono lì, pietrificata davanti al municipio, davanti al mio destino. Davanti alla mia morte. "Beth, è tardi. Svegliati." -Beth Torres!- ripete la Smith con la sua voce squillante. Cerco di richiudere gli occhi, ma sento un paio di mani spingermi in avanti. Mi sento afferrare da una decina di Pacificatori, che mi portano freddamente sul palco. Vedo l'intero distretto che mi osserva con compassione. Mi accorgo che nessuno si è offerto volontario per me. Eccomi qua, ecco la ragazza che sarà chiusa in una gabbia. La ragazza innocente che per vivere dovrà uccidere. Uccidere... "Beth,per favore,alzati." -David Coleman!- Sento accanto a me il calore di un ragazzo. Mi volto, sono curiosa. E lo vedo. Il mio nuovo alleato. Un ragazzo alto, robusto, dai capelli neri e dagli occhi verdi. Sto di nuovo per svenire. Mi rivolge un sorriso compiaciuto.Ha soltanto 17 anni...per lui non sarà poi così tanto difficile uccidermi. La Smith mi riporta alla realtà. -E che la fortuna possa essere sempre a vostro favore!- Ma per ora sembra che di fortuna non ne abbia avuta. "Beth, ti prego,svegliati.Ora."