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Autore: nuvole_e_popcorn    20/06/2012    1 recensioni
Okay, dopo il finale della terza stagione mi sono venute in mente un sacco di idee sulla quarta stagione! Ecco che le butto giù :) Buona lettura!
"Era sveglia, ma com'era possibile? Lei, lei era morta ne era certa. Guardò i due uomini che amava, e in quel momento comprese era in transizione."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Lei dov’è?- sembrava più un ordine che una domanda. Meredith sapeva di dorverlo fermare, avvertire.       –Damon, quando l’avete portata qua, le sue ferite erano più gravi di quello che ho fatto intendere- Damon la guardò sospettoso. –lei aveva BISOGNO del mio aiuto, Damon..-la realizzazione lo colpì, la prese per le braccia di forza. –TU! L’hai trasformata in un vampiro!-esclamò. –non era quello che volevi che vivesse?-esclamò la dottoressa di rimando. –sì, ma desideravo vivesse la vita che si era scelta, non un’altra vita!
-Allora strega quando mi ritornerai il mio corpo?-domandò Klaus, rinchiuso nel corpo di Tyler Lockwood, tra tutti proprio il ragazzotto di campagna doveva scegliere la streghetta Bennet. –quando avremmo deciso cosa farne di te. Ricorda che ti ho salvato il culo solo perchè non volevo che tutti i miei amici morissero insieme a te. Non potevo permetterlo.-gli ricordò la ragazza. –per ora resta qua. E stai lontano da Caroline, no dico sul serio, non merita di essere illusa che Tyler è tornato, perchè quando ti restituirò il suo corpo Tyler sarà morto e il suo corpo null’altro che un’involucro di carne e ossa.-lo avvisò.
Caroline Forbes prese il telefono e lesse il nome “Jeremy Gilbert”, si asciugò le lacrime con il palmo della mano, e sospirò: doveva rispondere. –Pronto Jer?-aprì la chiamata. –Caroline devi assolutamente venire all’ospedale, Elena è morta!-sembrava davvero sconvolto. –Jeremy ma che dici, Elena non era a casa con te?-qualcun’altro prese il telefono e la ragazza sentì la voce di Matt. –No Caroline, l’abbiamo portata fuori città e c’era Rebekah la macchina è andata fuori strada, Stefan ha tirato fuori prima me ed Elena é..- stava per scoppiare. –Okay Matt, calmati,-disse la ragazza all’orlo delle lacrime. –sto arrivando.- e chiuse la chiamata.
-STEFAN! COME HAI POTUTO PERMETTERE CHE ACCADESSE UNA COSA DEL GENERE!-urlò entrando nell’obitorio. Elena, lo guardò con gli occhi color cioccolata sgranati mentre si posava una mano sul petto incapace di comprendere cosa le stesse succedendo. Si doveva appena essere svegliata. –Damon..-fu tutto ciò che riuscì a pronunciare, prima di ritrovarsi tra le sue braccia. -Come ti senti?-domandò Stefan. Domanda stupida, come si doveva sentire? Come se fosse morta.-Io..ehm..Damon, Damon, sto bene, sul serio lasciami andare, non respiro..-lui si allontanò una espressione ferita sul volto. “Non importa cosa provo per te, non mi sono mai disinnamorata di lui”, come poteva scordarselo. –No, Damon.. aspetta..-lui non sembrava darle retta. –Stefan ci potresti lasciare da soli un minuto per piacere.-Stefan la guardò di storto. –non credo proprio.-disse-lui non è in sé ora, sa che morirà e sa che tu non lo vuoi non ti lascerò da sola ad affrontarlo-disse, Damon lo guardò incredulo, ma di cosa cavolo stava parlando? Poi proprio lui tra tutti che era ricaduto nel suo momento di Ripper? –Stefan Salvatore! Mi hai lasciato scegliere fino alla fine. Rispetta questa mia decisione.-gli ricordò Elena e a questo Stefan non poté ribattere. Uscì mollando una spallata al fratello. –Damon..- lui stava appoggiato allo stipite della porta, alzò una mano a zittirla. –No Elena.. non lo voglio sentire, Stefan, sempre Stefan, me lo ricordo sai.-disse lui. –Non ti azzardare ad alzare le tue barriere! Sto cercando di parlarti!-lo aveva raggiunta a velocità disumana seppure non ancora veloce quanto un vampiro. Damon non se l’aspettava. –Dirmi cosa Elena? Quanto ti dispiace?! Non lo voglio sentire, scusa.-lei guardò in basso. –So che mi sto comportando da stronza, che l’ho fatto per tutto questo tempo.. mi dispiace  non sai quanto.. –Sì Elena, ti dispiace, raccontala a qualcun’altro.- lei stava per mettersi a piangere, ma lui non avrebbe dovuto farsi intenerire. –è solo che sono così dannatamente confusa!..                                                                                                                                                                                      -confusa, Elena? Non mi sembravi così confusa quella sera nella Hall di quello squallido motel!-eccolo lì, il taso giusto da spingere. –Elena, le cose sono due. O sei una stronza perché non provi nulla per me oppure sei una gran fifona che non sa ammettere che ama qualcun’altro all’infuori da Santo Stefan! Che per inciso ti ha uccisa, Elena!-Elena guardò a terra. –io capisco che tu sia arrabbiato con me, davvero, lo capisco. Ma Damon, ti ricordi cosa ti ho detto al telefono? Che se ci fossimo incontrati prima forse. –Elena non dire cazzate, io e te ci siamo incontrati prima e tu lo sai. La verità e che non cambia niente, hai troppa paura per lasciare andare l’amore sicuro. Elena, non scherzavo quella sera quando ti ho detto cos’era che desideravi solo che, Elena, bisogna avere il coraggio di prendere certe cose.. o semplicemente la voglia e tu non sembri avere nessuna delle due. E ora scusami ho da fare.- detto questo uscì dall’obitorio, lasciando un’Elena piangente. Incrociò Barbie, ma non la degnò neanche di un saluto. Voleva solo morire, in pace.
-Elena..No, Elena!-due braccia forti la stringevano a sé: era Caroline, quella stretta forte e gentile allo stesso tempo. Si appoggiò a lei per piangere, in santa pace. –Che hai, amica mia?-domandò la vampira bionda. Elena si asciugò le lacrime. –Caroline, secondo te ho fatto male a scegliere Stefan?-domandò. –Sincera? Lo sai io sono sempre stata del team Stefan, però No. Non hai fatto bene. Lo sai che io Damon proprio non lo sopporto dopo quello che mi ha fatto, ma è cambiato Elena è cambiato per te- lei sospirò –ed Elena, è inutile che menti a te stessa, potrai tentare di essere felice quanto vuoi con Stefan, non sarà mai come con Damon, e lo sappiamo tutte e due. Si vede dall’elettricità che c’è fra di voi, Elena- Jeremy entrò nell’obitorio reclamando per sé la sorella che credeva morta, bhe tecnicamente...
-Elena-Stefan la guardava senza vederla. –Sì, Stefan..?-lui guardò in basso, -Sei sicura?-lei sorrise dolce. –sì. Non potrei immaginare un’esistenza infinita senza i miei amici, e se Klaus è davvero il vostro progenitore che senso avrebbe?-Stefan fece per andarsene. –Sai Elena, tu credi davvero che io ti abbia salvata?-domandò. Lei annuì. –Bhe non è vero. Sì sono stato io a tirarti fuori da quella macchina, durante l’incidente, ma tu eri diversa, era una sorta di robot automatico che doveva ottenere determinate cose: riprendere una vita normale che non avresti mai più avuto. Sai chi ti ha davvero salvata? Mio fratello, col suo metterti in discussione. È stato lui a salvarti e un po’ di sincerità gliela devi.- spiegò.
-Rick.. come devo fare, lei vuole morire..-disse Jeremy al fantasma del patrigno. –Jeremy è la sua scelta capisci? So che lei vuoi bene, ma lei non l’ha mai voluto.-rispose il fantasma. –certo mi dispiace per Damon.. lui la ama così tanto e lei non è nemmeno capace a dire a se stessa la verità..-Jeremy guardò verso la porta della camera di sua sorella. –tu dici che lei.. –Lo ama? Sicuramente Jeremy ha solo paura di ammetterlo. Ma la sua decisione era già stata presa quando ha baciato Damon in quello squallido Motel. –Ma tu come..?-Rick sorrise. –Avere come migliore amico, Dracula in persona significa pure qualcosa. E Jeremy non spingere oltre ha bisogno di tutto il tempo che ha.
Elena si sedette sul divanetto vicino alla finestra aperta. –Damon-chiamò-Lo so che sei lì..- lui le apparì praticamente di fianco. –cosa ci fai qua?-domandò lei guardando fuori. –cosa vuoi che ci faccia, anche se dico di odiarti non ci riesco neanche un poco.. e non voglio vederti morire. –spiegò lui. –sono venuto solo a salutare.-spiegò. –dove vai?-finalmente lo guardava con i suoi occhioni a calamita. –via. Non so se moriremo o cosa, ma una cosa è certa non voglio vederti morire, ma se Stefan, che tu ami così tanto non è riuscito a convincerti non ci sono ragioni per cui debba riusirci io. Addio Elena-si abbassò per sfiorarle la testa con il fantasma di un bacio. “Proprio perché ti amo non posso essere egoista con te, Dio come vorrei che non lo dovessi dimenticare, ma devi” le parole rimbalzavano come su pareti vuote, e la colpiavano ogni volta più forte. “Tu vuoi un’amore che consuma. Un po’ di avventura e perfino un po’ di pericolo”. Elena scattò in piedi. Damon era già sparito. –Jeremy!-chiamò il fratello si fece subito trovare. –Dammi quella sacca di sangue-disse. –Elena, ma cosa?-lui esclamò porgendogliela. –Niente ma, Jeremy.-si preparò a bere. –Elena, sei sicura?-domandò. –No. Però so che dev o- e senza guardarsi neanche allo specchio cominciò a bere e completare la transizione. 
  
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