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Autore: ParalyzedArtwork    20/06/2012    1 recensioni
Avete mai fatto dei brutti sogni, in dormi veglia? Avete mai notato quanto possano toglierti il fiato?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che cosa sono i sogni? 
Perchè ci mostrano tali avvenimenti? 
Perchè si creano? 
Tutte le genti, di ogni popolo, nel svegliarsi la mattina possono affermare di aver "sognato" qualcosa. Qualche mondo, magari anche con persone a cui siamo a contatto ogni giorno. 
Legate ai sogni ci sono moltissime dicerie, svariate, che possiamo dire non finiscano mai. 
Ciò sta a dire che, tutti noi sognamo, solo risulta molto difficile ricordare i sogni che avvengono a notte profonda, nel pieno della bellezza del nostro riposo.
Differente ciò che accade per i così detti: "Sogni in dormiveglia". 
Avete presente quando di mattina vi state iniziando a svegliare, ma volete continuare a dormire, perchè sentite che ancora non avete proprio tutte le forze o almeno nemmeno un briciolo, per tirarvi sù dal letto (o dovunque voi vogliate o dormiate) ? 
Quando continuate a dormire, anche se per un po' siete stati svegli, e se anche ci fosse uno spiffero (che solitamente dormendo non sentireste) in quel caso sentireste bene.. Beh, è lì che accade tutto! 
La vostra mente si immerge in un mondo, diverso, adesso la vostra mente è abbastanza sveglia e vi fa rendere meglio la sensazione di ciò che voi adesso "avete deciso di sognare". 
Beh, è fantastico poter ricordare i sogni non trovate?! Magari sognare di passeggiare con una super gnocca\o, miliardarioa\o e di divertirvi come matti! (I più piccoli si accontentino di fate, gnometti ed elfi, per favore.) Come anche io del resto .. Ed invece, no! 
Non tutto ciò che sogniamo, è detto bel sogno. A volte, paure, ricordi, ansie, si mischiano nel peggiore dei modi, ed un attesa, un avvenimento carico di tristezza ormai defunto, può tornare. Può tornare, ma più carico, mischiando in esso, ciò che abbiamo nel presente e ciò che c'ha distrutto nel passato.. Creando un futuro, simile ad una casa infestata da spettri. 
Con il tempo quasi tutte le paure date dai sogni passano, ma in fondo, ognuno di noi, non dimenticherà mai, ciò che ha riempito il suo volto di terrore, quel qualcosa, che costringeva la tua mente a far girare il tuo volto, per controllare che nessuno possa essere dietro l'angolo con un coltello, quel qualcosa, che prima di addormentarti, a qualsiasi temperatura, ti fa dormire sotto un piumone, per avere la sensazione di essere protetti; qualcosa, che rimanda i nostri istinti... Alla preistoria.. All'infanzia.
Signori e Signore, amanti di qualsiasi genere di cosa esistente o inestistente nel mondo, mi trovo in una stanza buia, con solo un computer e il mio sguardo è illuminato da esso ed al dillà di me c'è la sua ombra.. Eppure, adesso dietro di me non c'è nulla, ma nel mio sogno c'era qualcosa... 
.. Era mattina, il caldo rende difficile ogni tipo di sonno profondo, essere in dormiveglia a quell'ora del giorno non è cosa tanto strana. Ero nel mio letto, e mi giravo ripetutamente, cercando di trovare una posizione, che fosse la più giusta a farmi riprendere sonno. Ogni tanto guardavo l'ora sul cellulare, per capire, se fosse proprio già ora di alzarmi. Ma invece poi capì , che avevo un bel po' di tempo per riaccoccolarmi tra i miei momentanei incubi. 
Il mio cuscino, è uno di quelli super soffici, in cui potresti morire soffocato, senza accorgertene.. Mi rigirai ancora, affossai la testa sul cuscino, e tutto ciò che ad occhi chiusi riuscivo ad intravedere prima erano i piccoli raggi che trapelavano dalle finestre, adesso, come se si fosse rotta la lampadina che illuminava il mio dolce salotto.. Calò il buio.
Il mondo in cui ero prima, era quasi magico, effetto cameretta di una casa in primavera molto "Home Sweet Home", adesso lo scenario era.. Vecchio, antiquato oserei dire, buio, i cui colori erano nero misto ad un viola scuro e blu scuro che rendevano le pareti dell'ambientazione quasi soffocanti. Era una stanza? Un edificio. Non lo distinguevo. 
Sentivo voci, e vedevo persone che solo io sapevo riconoscere. Una bambina ecco lì! Capelli lunghi biondi e lisci, di schiena, lì lontano, infondo alla stanza. infondo a questo grande rettangolo nero.  Ed una voce stava parlando, non la sento, non la sentivo.. Non ricordo. 
Non ricordo come accaddero quei fatti, la loro sequenza logica, sapevo solo che tutto mi ricordava una grande casa degli horrori e le persone quì presenti erano mia zia e sua figlia, mia cugina. .. Lo schermo di questo computer è caldo, non ricordo come fosse quello schermo, vecchio... forse.. 
Neverwhere? Di Neil Gaiman? I primi film di Nightmare?  Quelli horror da 1990, alla Frankenstein, in bianco e nero.. Peccato, che qui i colori fossero tendenti al nero, ed arancione.
Non c'era musica, ma sembrava che ci fosse un fracasso assurdo, quei sibbillii che senti nel silenzio, che solo te riesci ad avvertire, che ti rendono pazzo, e ti fanno scoppiare a piangere quando realizzi che solo te li senti, che sono rumori oltre. Che sei sulla via del manicomio. 
Questa era l'ambientazione di quella sola stanza e lì come contorno, accanto a quella bimba bianca nel fondo; una sedia. Tutto mi ricorda il medioevo vagamente, quell'aria sudicia, e di sadicità magica, ecco cos'era, un mondo terribile, anzi, una stanza terribile. 
E quella sedia, era come un trono, dal buio che la contornava mi pare fosse, rosso mogano spento, o marrone chiaro. Questo è il bello di tutto ciò, non ricordare i particolari nitidamente, non sapere di cosa aver paura. Rimango che fosse un trono, uno di quelli medievali che presentavano chiodi, e che ai limiti degli arti aveva delle cinghie, eccolo! Solo senza chiodi.  Ben in preciso, spuntoni. 
Non ricordo cosa indossasse, un saio, un sacco, lo vidi, ma non lo distinguetti bene, l'unica cosa che mi colpì era  il volto. Era interamente fasciato, con una fascia uniforme, che racchiudeva tutto il suo volto, però, il colore era un bianco luminoso, di lei non si notava nemmeno un capello; nulla. Quella fascia, era posta in modo da delinerare perfettamente, quel suo volto, così preciso, realizzato quasi a compasso.
La fissavo, non capivo. Era morta? E perchè lì? Perchè con quella benda?
Girava su me, fissavo e rifissavo quel volto lontano, come se nella stanza ci fossimo solo io e lei, io e quella donna, che non sapevo viva o morta. Tra quei brusii nel sottofondo di questa magica stanza, c'era quello di mia zia, un busio che riuscì ad isolare. Adesso potei urlare. Urlai a quella sua sagoma che riconobbi come famigliare, immersa nel buio, ma che riuscì a riconoscere, forse solo ad identificare per la voce.. "Perchè ha la testa fasciata? Che cos'ha fatto?!" Ripetevo quelle parole, nessuno riusciva a ripondermi, anche la sua voce si immerse di nuovo nel brusio, come se mi ignorasse, urlavo, ancora ed ancora. Ad un tratto.. "Si è rotta la testa.". 
 
Una piccola particolarità dei sogni in dormi veglia è, che tu sei coscente, hai tu le decisioni, e perciò puoi ben ragionare in questo orrendo mondo.  
 
 
Francamente in quel momento non capivo, ero confusa, e lo sono ancora.  In quel momento i miei pensieri e le miei parole si mischiarono, tutto quel che dissi ed elaborai in testa fù  "Si è totta la testa? E' impossibile tutto ciò! Ha la testa ben delineata da quelle fascie, quelle fascie racchiudono una forma ben scritta, sorreggono un corpo , la testa c'è, la testa è attaccata al corpo! Come fa ad essersela staccata se non c'è?!". Tutto era mischiato a quel brusio. La voce della mia parente adesso, mi stava mostrano il perchè, mi parlava mi descriveva tutto; ma non distinguevo ciò dal rumore delle immagini. Solo non ricordo.
 Apparve uno schermo infondo alla stanza, uno di quegli dei vecchi cinema, con la vecchia grafica e lo schermo logorato. Una donna girata di spalle fissava la proiezione, che mandava  scene di un uomo e di gente che veniva uccisa, due furono le vittime che potè vedere, come se fossero accanto a me. Un coltello ricordo e la voce di mia zia "E' causa del film che vedeva, i 10 ..." le scene interrupperò la voce, che adesso riprese un po' di vigorosità e disse " .. Qualuno ordina delle azioni, 10 azioni, da compiere e le persone sono costrette a compiere, tutto. La donna è entrata tanto nel film..". Ormai la sua voce era il sottofondo di una coscienza nella mia mente che abbelliva tutto quel sangue disturbatamente poiettato dal quel logorante schermo... All'imporvviso la scena tornò nella stanza, ancora annebbiata, c'era quella donna avvolta dal buio ed una bambina, la mia piccola cuginetta di 4 anni, con i suoi capelli biondissimi lunghi, come una principessa Disney, che rideva accanto alla donna, mentre lo sguardo di lei era spento, come se fosse trafitta da intento omicida. 
Le risate della bambina bionda divennero parole "Gira la testa tutta quanta!", scherzava.
La donna sempre con lo stesso sguardo, prese le testa in mezzo alle mani e la girò intorno al collo, a 360°.. Lentamente...
La scena fu riportata su di lei con la testa fasciata, su quella sedia, tutto morì. La luce. 
Fissai intorno a me le pareti della mia stanza, avevo quelle immagini ancora nitide in me. Era solo giorno ed un incubo perfetto.
   
 
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