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Autore: shesluna    21/06/2012    0 recensioni
"Nali era una meraviglia,aveva dei capelli biondo rossastri e due occhioni verdi da fare invidia agli smeraldi. Il suo sorriso era meraviglioso,era capace di illuminare il buio più totale. Lei però non si sentiva tale,si riteneva solo una normalissima ragazza,che però aveva una dote molto importante: faceva la cantante. Sin da piccola la musica era stata il suo unico rifugio,dove potesse esprimersi liberamente ed essere sé stessa,quindi molto spesso si ritrovava sulla sua casetta sull'albero,con un quadernino ed una matita,a scrivere versi in rima,o comunque qualsiasi cosa le passasse per la testa. A proposito di essere sé stessa: con quel ragazzo non si sentiva Annalisa,non si sentiva come quando nessuno c'era in casa e poteva sfogarsi e cantare."
questa è una roundrobin su annalisa scarrone e gerardo pulli,scritta con una mia amica. :) spero vi piaccia! xx
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I genitori di Nali fecero in tempo a fermarlo e appena sentì quelle parole Gerardo corse in macchina e pressò l'acceleratore. Arrivarono in ospedale dove Gerardo si sentì dire: << lei è? il fidanzato? mi dispiace non può entrare >> Gerardo imprecò in tutte le lingue possibili e mise la mano in tasca per prendere il pacchetto di sigarette che trovò vuoto << cazzo, cazzo, cazzo! >> disse mentalmente. Non era raro che dicesse parole simili in momenti dove si sentiva nervoso. E in quel momento era nervosissimo, aveva paura che qualcosa succedesse alla sua piccola Nali, non lo facevano entrare e non c'era niente che poteva distrarlo. Passarono minuti, ore e nessuno usciva da quella maledetta porta, pensava Gerardo. La sua piccola stava nascendo e nessuno era accanto a lui a rassicurarlo perchè i genitori di Nali erano quasi paralizzati, non riuscivano a credere che la loro piccola bimba era in quella sala, dove pensavano di vederla tra qualche anno e i genitori di Gerardo ogni tanto dicevano un << andrà tutto bene. >> o << vedrai che ora qualcuno esce. >> ma Gerardo non era certo tranquillo dopo quelle inutili parole. Non erano pronti, nessuno era pronto eppure era arrivato il momento di affrontare la realtà.

*

Dopo qualche ora, uno strillo di Annalisa ogni tanto e la maglietta a righe di Gerardo tutta sudata, uscì dalla porta bianca un dottore con la mascherina ancora abbassata che disse: << è stato un parto difficile, ma ce l'abbiamo fatta. Volete vedere la bambina? >> Gerardo quasi urlava di gioia, il dottore non se lo fece ripetere due volte e chiamò l'infermiera che venne con una minuscola bimba tra le braccia e la porse a Gerardo che con gli occhi lucidi disse: << Benvenuta Luna. >> dopo la porse anche ai suoi genitori e a quelli di Nali per andare a vedere come stava la sua ragazza e dopo qualche sbuffo come a dire << se proprio deve.. >> del dottore lo fecero entrare. Annalisa era lì, su quel letto ancora stanca e pallida. Vide entrare Gerardo ancora un po' spaventato che le disse << amore, sono qui. Volevo entrare prima ma quei bastardi dei medici non hanno voluto farmi entrare, sono così felice che tu, che Luna stiate bene, stavo partendo ma i tuoi mi hanno fermato in tempo... >> Gerardo parlava a raffica e Nali capiva poco di ciò che diceva così lentamente gli mise un dito sulle labbra per fargli segno di tacere e gli disse << amore, va tutto bene, io sto bene. Ora va di la e goditi la bimba io ora cerco di riprendermi, so che eri preoccupato ma è andato tutto bene. Ti amo Gerardo, con tutta me stessa. >> e gli fece un sorriso che andava da orecchio a orecchio. Gerardo gli fece cenno con la testa di arresa e se ne andò stampando sulle labbra della rossa un piccolo bacio.

*

Gerardo fece mille chiamate per dire al suo agente che non poteva fare le ultime due tappe per rimanere con sua figlia. Stanco morto chiuse il telefono e andò a vedere la culla della bimba. Dormiva come un'angioletto ma ogni ora doveva mangiare, essere cullata e quando piangeva bisognava starle vicino. Mentre Nali riposava, Gerardo non riuscì a dormire neanche un minuto per stare con Luna così il mattino dopo Nali si svegliò in tarda mattinata e la prima cosa che vide fu un Gerardo tutto raggomitolato nella piccola poltrona accanto a lei. La ragazza sorrise e con la mano cercò di svegliarlo e gli disse << buongiorno amore, fatto le ore piccole? >> << sì...>> disse Gerardo con la bocca ancora impastata dal sonno e stiracchiandosi. Gerardo preparò una specie di colazione a Nali, ciò che offriva la mensa dell'ospedale: acqua e una mela. Gerardo era un po' incazzato, era rimasto sveglio tutta la notte e ora doveva mangiare solo una misera mela. Non vedeva l'ora di andarsene da quel posto orribile. Aveva passato maggior parte della sua infanzia in ospedale per un incidente d'auto all'età di 3 anni quindi ora li odiava. Si informò su quando Nali poteva tornare a casa e l'infermiera molto educatamente gli disse << deve firmare questi fogli e poi può andare quando vuole. >> Gerardo si sentì sollevato e andò a chiamare i genitori di Nali dicendo che non tornavano a casa ma che avrebbe portato Annalisa nella loro nuova casa. Finalmente potevano vivere la loro vita, da soli, nella loro casa con la loro famiglia e nessuno li avrebbe divisi. Ora c'era solo un'ultima cosa da fare e quando Nali fu più in forze decisero di organizzare tutto il più in fretta possibile, i due erano eccitatissimi perchè era da tanto che aspettavano questo momento. << Allora, a quando il grande giorno? >> chiese il wedding planner che avevano chiamato pochi minuti prima.

*
'ssera! sono marts.
finalmente sti due piccioncini sono felici e contenti ksnhm
ma siamo arrivati agli sgoccioli çç avete capito bene,
ora questi due si sposano e la ff finisce dopo 24 futuri capitoli.
ma non siate tristi! ancora ci sono due capitoli tutti per voi,
anche se questo che ho scritto ora io fa poco poco cagare, godetevelo!
dopo questo piccolo poema, visto che sono logorroica dico cheeee
vi amiamo tanto anche se non recensite, ricordatelo! uu baci,
alex&marts.

  
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