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Autore: JGin    22/06/2012    3 recensioni
«Sei mio fratello.» sussurrò il Dio prendendo una ciocca di capelli dell'altro fra le dita.
«Non sono tuo fratello.» lo corresse il moro.

{Brevissima one-shot su Thor e Loki}
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Thor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«È stupido volere qualcosa che non ti appartiene.»
«Allora perché non vuoi lasciarmi andare?» sputò con un velo di rabbia il Gigante di Ghiaccio guardando davanti a sé, le spalle rivolte al potente Asgardiano.
«Sei mio fratello.» sussurrò il Dio prendendo una ciocca di capelli dell'altro fra le dita.
«Non sono tuo fratello.» lo corresse il moro, continuando a dargli le spalle.
«Ma io-»
«Sta' zitto.» sibilò, girandosi di scatto.
Immerse i suoi occhi smeraldo in quelli del Dio del Tuono, azzurri come il cielo terso, lontani dal blu della pelle che aveva conosciuto così dannatamente bene; così odiosamente limpidi, così maledettamente perfetti. Il verde, dicono sia il colore della forza, della speranza; sciocchezze. È il marcio, il veleno, la rabbia. L'invidia. L'invidia di chi ha vissuto all'ombra di qualcuno migliore, dimenticando la bellezza della luce, bruciandosi poi al contatto con tanta purezza; morendo lentamente, dimenticato da chi ha amato più di tutti.
«Loki.» un nome pronunciato appena, leggero come l'aria; scivola sottile dalle labbra del Dio per paura di perdersi per sempre «Torna a casa. Torna dalla tua famiglia, da me
I pugni si stringono sino a far sbiancare le nocche, mentre lo sguardo ferito si abbassa fino a crollare al suolo, sotto l'insostenibile peso sputatogli addosso dagli occhi accusatori dell'altro.
Perché così tanto odio giaceva in lui? Perché così tanta sofferenza? Perché così tanto rancore verso suo fratello? Lui lo aveva perdonato. Da sempre.
«Non ho motivi per tornare. Quella non è casa mia. Voi non siete la mia famiglia; non ne ho più una.» aveva ucciso la sua "famiglia", per le persone che odiava così tanto, con tutto il suo cuore, ammesso che ne avesse uno. Aveva ucciso quegli esseri per mostrare quanto fosse grande, potente, meritevole della loro attenzione. Del loro amore. Che cosa stupida. Che cosa inutile, patetica, il provare sentimenti.
Un pugno, tanto forte quanto fulmineo, lo colpì in faccia, facendolo cadere di schiena a pochi metri dai piedi dell'Asgardiano, interrompendo i suoi pensieri. Sentì il labbro inferiore bruciare e si passò la lingua sul taglio, assaporando il gusto del suo stesso sangue.
«Vuoi risolvere tutto pestandomi? Ti farebbe sentire meglio? Dai, fallo.>» disse in tono di sfida l'uomo, ancora a terra, tenendo gli occhi sul Dio. Lo vide avvicinarsi sino a sovrastarlo, facendogli ombra con la sua possente figura.
I capelli d'oro erano mossi appena dal respiro del vento, i muscoli erano tesi; gli sarebbe piaciuto sfogarsi, picchiarlo, dargliene di santa ragione come si suol dire, ma qualcosa lo frenava. Non voleva davvero fargli male.
Sentì il suo orgoglio spezzarsi, il suo cuore farsi più leggero. Dopo tanto tempo iniziò ad ascoltare quel sussurro, nascosto tra i suoi pensieri da sempre. Si inginocchiò sull'amato fratello, prendendo il suo volto segnato dall'indifferenza tra le mani, guardandolo in quegli occhi verdi che aveva sempre trovato così magnetici, così belli.
«Resta con me, Loki. Ti prego.» parole così difficili da dire, eppure così semplici nella loro sincerità «Non voglio perderti.»
«Il tuo è egoismo. Non sono un oggetto che si può perdere; non sono un tuo oggetto. Sei patetico, a supplicare così. Non meriti neanche l'appellativo di "Dio". Mi fai pena.» sapeva come ferirlo, era talmente facile che quasi gli provocava noia. Come poteva un essere chiamato "Dio" dimostrarsi così debole, così inerme davanti a banalissime parole? Lui non meritava quel nome, né tantomeno quel ruolo, ma soprattutto non poteva considerarlo al suo pari o addirittura di sua appartenenza.
Lui era superiore. Era lui il Dio tra i due. Perché nessuno lo capiva? Se ne sarebbero accorti presto. Li avrebbe costretti ad ammirare la sua magnificenza.
«Loki...» quelle labbra lo avevano ferito già così tanto in precedenza, allora perché continuava a fare male, ogni volta più della precedente? Non sapeva più cosa fare. Aveva piegato il suo orgoglio per lui, lo aveva supplicato. Gli aveva aperto il cuore, mostrandogli i suoi sentimenti.
Rassegnato, si alzò da terra posando un ultimo sguardo sul suo tanto amato fratello, per poi dargli le spalle e allontanarsi da lui.
Anche l'altro si alzò, con un sorriso beffardo dipinto in volto, avviandosi nella direzione opposta.
«Ci rivedremo, Thor, e allora capirai chi è il vero Dio qui. Stai pronto per quel momento.» gridò il Gigante di Ghiaccio all'Asgardiano, col suo tono affilato che scivolava così dolorosamente nella testa del Dio.
«Il tuo è un suicidio, Loki.» gli rispose il biondo, ferendo se stesso con quella verità tanto difficile da accettare. Non si fermò, ma continuò ad avanzare, lontano da quel fratello a cui voleva così bene, facendosi male senza accorgersene.
«No. È il destino che ho scelto.» sussurrò al vento, guardando la sua mano tingersi del blu della notte più fredda.

****

Inutile angolo dell'autore:
Orbene(?), se siete arrivati fino a qui, grazie di cuore! E' la prima fic che pubblico, ma non la prima che scrivo, forse la più lunga però lol Non so scrivere longfic, cavoli.
Comunque, spero vi sia piaciuta questa micro one-shot nata par sbaglio(?) nella mia mente malata. Ero a caccia di ispirazione per una fic sui Superhusbands(<3) quando, ascoltando Julien dei Placebo (che devo ringraziare, oltre che per l'ispirazione appunto, anche per il titolo) mi son immaginato questa scena tra Thor e Loki in un ipotetico momento tra "Thor" e "The Avengers". E quindi niente, spero di non essere andato OOC con Thor (Loki non mi pare, ma nel caso chiedo umilmente scusa, vado ad inginocchiarmi sui ceci per sicurezza.) e di non aver fatto errori vari (che avrò sicuramente fatto, conoscendomi. Torno sui ceci.) e grazie ancora per la lettura! E se aveste voglia di recensire... grazie ancora di più!

Gin C:
  
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