Titolo del racconto: Moonlight
Genere: Generale, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Sentimentale, Femslash, Flashfic
Numero del prompt scelto: 14
Numero parole:  Se si considera solo il testo della storia (senza titolo e le quattro strofe saffiche) sono 400 parole esatte.
Nda: Ha partecipato al contest 'Femslash in strofe saffiche' classificandosi seconda *ancora non ci credo*. E ho amato scrivere questa flashfic, sul serio, Saffo è un genio. Detto ciò, buona lettura :3

Moonlight.

Le stelle intorno alla bella luna
nascondono il volto luminoso
quando, piena, molto sfavilla
sopra la terra...

Amava starsene seduta sul balcone di casa, a guardare il cielo notturno assieme alla propria amata. La rilassava e rendeva felice al contempo. Non aveva mai realmente capito da dove nascesse quella magnifica sensazione di sollievo, quando i propri occhi si perdevano tra le stelle e la luna. Aveva come l’impressione che quella luna, sfavillante, fosse esattamente  come il volto della propria amata. Luminoso, felice, nascosto dalla paura e nello stesso istante dalla propria stessa luminosità. Era meraviglioso starsene l’una tra le braccia dell’altra, a spiare quei corpi celesti ed a sperare di poter essere liberi come loro. Le due donne, sporadicamente, si lasciavano prendere da un attimo di passione, trascurando il cielo ed occupandosi solo delle proprie labbra, ma poi gli occhi tornavano ad aver bisogno di quella luminosità nascosta da stelle ancora più sfavillanti. Ricordava, quel quadro nel cielo, le due donne. Entrambe luminose, ma nascoste da qualcosa di ancora più brillante: la paura di non venire riconosciute. La paura che splendeva più di loro, offuscandole.

La paura non splende, si direbbero a vicenda. Ma entrambe sanno che quella riluce come un insegna al neon. Una di quelle davanti alle discoteche. Una di quelle che noti anche a due chilometri di lontananza.
La loro paura non la noti da lontano, ma basta avvicinarti un poco e puoi distinguerla chiaramente.

Chi ha gli occhi allenati, però, vede prima lo sfavillio delle due donne: di quei volti felici nonostante tutto.
Hanno entrambe ventisette anni. Gli stessi che avevano in due quando si erano conosciute, circa tredici anni prima. E da allora era nata una di quelle amicizie durature.

Una bionda, l’altra mora.

Una alta, l’altra bassa.

Una innamorata della vita, l’altra distrutta da essa.

Si erano ritrovate a farsi compagnia durante un pomeriggio al parco, sulle altalene mezze distrutte. Avevano scambiato qualche parola, nonostante non si fossero nemmeno presentate. Da lì, incontrandosi di nuovo casualmente, si erano scambiate i numeri di telefono ed avevano iniziato ad uscire assieme: facevano shopping, andavano al cinema, si comportavano da amiche, insomma.

Nichole e Sophie si erano accorte di essersi innamorate l’una dell’altra una notte di sette anni prima, quando, dopo il ballo di primavera organizzato assieme a degli amici, si erano ritrovate a guardare nel cielo una luna fin troppo luminosa. Così luminosa da far male agli occhi. Occhi che entrambe avevano abbassato nello stesso istante, trovando il coraggio di prendersi per mano.