Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Iknowisnteasy_    22/06/2012    0 recensioni
E se la prima vera Gratina(ta) in facci Blaine l'avesse ricevuto il primo giorno di scuola, invece che prenderla da Sebastian nell' undicesima puntate?
Ecco a voi la prima vera granita in faccia di Blaine Anderson riadattata pe runa flufflosissima Klaine story.
Spero vi piaccia.
June_
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
It’s just a slush Blaine




Il primo giorno di scuola è sempre significativo per ogni liceale.
Ma a non tutti piace. Per molti ragazzi questo sta a significare essere presi di mira dai bulli.
E questo stava a dire una sola cosa. La granita in faccia di inizio anno.

Era una specie rituale al Mckinley, qualsiasi nuovo ragazzo che non facesse parte di quelli che potevano definirsi i gruppi popolari della scuola, aveva la ‘fortuna’ di beccarsi quell’ammasso ghiacciato di colorante in faccia. E’ fu proprio quello il destino che toccò a Blaine Anderson in quel giorno di inizio Autunno.


Blaine era appena uscito dalla prima sua prima ora di lezione nella sua nuova scuola. Sapeva benissimo che non sarebbe stato facile adattarsi completamente a quel luogo a lui sconosciuto, sapeva che non era la Dalton, ma era determinato a farcela. Doveva riuscirci, almeno per Kurt.
Blaine non era il tipo timido che se ne stava in disparte, gli piaceva fare amicizia con le persone e chiacchierare con loro, anche se non erano affatto interessate all’argomento, quindi non si faceva scrupoli nel chiedere ad alcuni dei ragazzi in corridoio dove fosse una determinata aula, Inoltre sapeva benissimo dove si trovava il suo armadietto e di li sapeva orientarsi, poi aveva Kurt. La sua guida. Non solo a scuola, ma in tutta la sua vita. Il ragazzo camminava lentamente facendo attenzione a non sbagliare strada con aria sorridente. Kurt era in giro per la scuola e sarebbe venuto a prenderlo al suo armadietto per andare a lezione di biologia insieme a lui.
Ma qualcuno fece in modo che entrambi non andarono a quella lezione quella mattinata. Blaine infatti si era accorto che qualcosa non andava, proprio a pochi passi da lui c’era un gruppo di ragazzi che facevano parte della squadra di football che lo fissavano parlandosi a bassa voce tenendo le mani dietro la schiena.
Il ragazzo intimidito si era fatto avanti come se nulla fosse. Quello che accadde dopo fu terrificante.
Appena fatti pochi passi avanti, i quattro ragazzi si erano avvicinati a lui accerchiandolo. Blaine aveva alzato un sopracciglio in tono del tutto intimorito
E in un attimo di ritrovo sommerso da un’ appiccicosa sostanza ghiacciata imbevuta di colorante, di ogni colore. Cercò stupidamente di indietreggiare e quello gli fu fatale. Inciampò nel laccio della scarpa e si ritrovo a sbattere fortemente la testa contro il pavimento, dove oramai si era formata una pozzanghera di color arcobaleno.
<< Buon inizio anno Anderson!>> aveva urlato uno dei quattro << Già, benvenuto al Mckinley!>> aveva risposto un altro. Blaine Rimase seduto cercando di togliersi il grosso del ghiaccio dagli occhi che, orami, gli bruciavano da matti. Era completamente inzuppato e appiccicoso, i capelli pieni di gel, che fino ad un attimo prima erano composti e ordinati, erano divenuti un’ ammasso nodoso e stopposo di riccioli. I suoi vestisti, se così potevano ancora definirsi, gli erano completamente appiccicati alla pelle e gli davano un fastidio tremendo.
Inoltre il ghiaccio che continuava a scivolargli lungo la spina dorsale lo faceva rabbrividire.
Ma la cosa che più di tutte lo fece innervosire fu il fatto che nessuno dei presenti gli si fosse avvicinato chiedendogli come stava, passavano tutti senza curarsene. Ci erano abituati. Succedeva sempre.
Blaine, che intanto rimaneva ancora fermo sul gelido pavimento, non si era mai sentito così umiliato in tutta la sua vita. Sospirò. Cercò di trattenere le lacrime. Anche se ormai se avesse pianto, nessuno se ne sarebbe accorto. Poi accadde l’inaspettato.
<< BLAINE!!>> un urlo ruppe il silenzio.
Kurt si trovava alla fine del corridoio e si stava precipitando in tutta fretta fra le braccia di Blaine, vedendolo in quelle condizioni il cuore gli era balzato in gola.
<< Dio mio Blaine! Che cosa.. ti hanno fatto. Non ci posso credere! Come hanno potuto farti questo?>> disse immerso nella lacrime per i sensi di colpa, << Mi dispiace!>> gli disse tenendogli la testa stretta fra le mani. Ma ora non era doveva smetterla di parlare e preoccuparsi solo di Blaine.
<< Blaine dimmi qualcosa come stai?>> disse in tono preoccupato Kurt. << mi fa molto male la testa Kurt, poi sono tutto appiccicoso e puzzo di colorante>> disse il ragazzo cercando di non vomitare mentre si toccava i capelli, o meglio, quel che ora rimaneva dei suoi capelli.
<< Andiamo coraggio!>> gli disse Kurt tendendogli una mano e aiutandolo ad alzarsi.
Lo condusse al bagno dei ragazzi dove gli mise a forza la testa sotto l’acqua costringendolo a lavarsi la testa. Malgrado il ragazzo non volesse.
<< Blaine smettila di fare il bambino e metti la testa sotto l’acqua andiamo!>> lo incoraggiò Kurt. << No, tutti mi vedranno senza Gel. Sarà una cosa umiliante, sarà un altro motivo per prendermi di mira. Non voglio!>> ribatté il ragazzo. A quel punto Kurt, che conosceva fin troppo bene il suo ragazzo disse << Blaine, sai cosa succeder se non ti togli immediatamente quell’ammasso di ghiaccio che hai in testa? Il colorante si seccherà assieme al Gel e a quel punto sarà terrificante farli tornare normali. Anche dopo numerosi lavaggi,>> disse Kurt. A quel punto Blaine fu costretto a cedere e a mettere la testa sotto l’acqua calda. Kurt gli massaggiava la testa. E Blaine in quel momento si senti rilassato e per un momento dimenticò dell’ appiccicume dei suoi vestiti.
Quando Kurt ebbe finito e Blaine poté tirare su la testa, l’ammasso nodoso che c’era prima aveva dato spazio ad una morbida e setosa chioma di riccioli. Kurt sorride << Ecco vedi ! era questo quello che volevo evitare>> disse tristemente Blaine << Andiamo,! Io li trovo bellissimi come te!>>. Blaine arrossi.
<< Ora non ci resta che trovare un modo per toglierti questi vestiti da dosso>> . In quel momento la coach Sylvester entrò di scatto nel bagno << Ah! Vi ho trovati voi due. Dirottatori di lezioni. Venite in bagno a pomiciare abusivamente quado dovreste essere in classe a studiare! Porcellana tu e quel tuo souvenir della Dalton siete finiti. Lascia solo che io lo dica al preside figgins e il vostro Glee club avrà una cresta in meno alle nazionali! >> urlò << No, aspetti lei non capisce, non volevamo saltare la lezione, ma hanno tirato una granita a Blaine.. cioè più di una granita forse tre o quattro non so di preciso quante… per->> << Grazie Kurt, va bene così>> lo interruppe Blaine.
<< Ascolti coach. Lei deve fare qualcosa contro questi atti di bullismo nei nostri confronti. Possiamo rischiare di farci male! >> ribatte Kurt. << Dolce innocente porcellana, non capisci che in questo liceo prevale la legge della Savana? I più forti rimangono avanti e i deboli vengono lasciati indietro.. è la legge della sopravvivenza, non è cosi ragazzo cravattino? >> Disse rivolgendosi a Blaine.
<< In ogni caso Porcellana, oggi mi sento particolarmente misericordiosa e do il permesso a quella specia granita ambulante di andare a casa a cambiarsi, e vedi di sloggiare anche tu, prima che cambi idea>> Cosi dicendo chiuse la porta dietro le sue spalle con molta forza. << Ritieniti fortunato Blaine, di solito non fa cosi!, andiamo devi cambiarti ora!>> Disse prendendolo per mano e portandolo fuori scuola, assicurandosi che nessuno lo vide in quello stato. Appena furono entrambi fuori, Kurt lo abbracciò con una forza sovraumana. Non gli importava minimamente del fatto che fosse completamente sporco e appiccicoso.
<< Mi.. mi dispiace da morire Blaine.>> disse piangendo Kurt << E tutta colpa mia che ti ho costretto a venire in quest’ inferno. Tu dovevi rimanere alla Dalton. Non meriti tutto questo. Perdonami>> disse Kurt che ora mai era in lacrime.
<< Kurt.. non devi dirle nemmeno queste cose. Prendila come una cosa positiva, ora faccio davvero parte di questa scuola.. dovevo aspettarmelo. Tutti voi avete ricevuto uno granita in faccia dovevo riceverla anche io. Poi se con me ci sei tu, visto che tutto si è risolto per il meglio..? non devi piangere Kurt. Non per me!>> Disse baciandolo
<< Ora andiamo a casa, ho bisogno di togliermi questo appiccicume da dosso>> sorrise Blaine.
<> disse Kurt
<< Solo alla terza.. io pensavo alla quarta, sai, casa mia è libera… >> sospirò Blaine con quel tono malizioso che ormai Kurt amava più che mai
<< Mh. Penso che infondo.. nessuno se ne accorgerà mai se dirottiamo come di Sue anche la quarta ora>> sorrire Kurt,
e mano per la mano andarono alla macchina. Felici di essersi trovati.


Note dell'autrice:
E nulla, se siete arrivati fino a qui senza cambiare One-shot. vi ringrazio di cuore :') Spero che non vi abbia fatto troppo schifo
Mi trovate sempre qui per critiche commenti e 'ritirati che fai un favore a tutti' vari.
Un bacio e alla prossima. June_
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Iknowisnteasy_