Immagina il Buio.
Il Buio è freddo, molto freddo, raccogliti su te stesso,
afferrando il calore che ti esce dalla pelle.
Il calore però ti scivola via
dalle mani, dissolvendosi nel freddo del Buio.
Non c'è aria.
Trattieni il
respiro.
Ma poi il fiato ti scappa via, cacciato fuori da polmoni che urlano
il desiderio di aria nuova, di vita nuova.
Ma sei morto.
Puoi ancora ricordare il dolore al petto ed il suono,
come un singulto ma più acuto, che le è sfuggito dalle labbra quando sei
morto.
Fa ancora male.
E Lui! soddisfatto, gongolante nel suo senso di
superiorità, insopportabile nella sua tronfia follia, l'ultima cosa che hai
visto morendo è quel ghigno, quando in realtà volevi vedere Lei.
E' questo
che ti ha spezzato il cuore, è questo che ti ha ucciso, non la pallottola, si
fotta, la sua schifosa pallottola, è stata l'insensatezza, l'idiozia di tutto
questo, perchè l'hai saputo da quel singhiozzo, quel grido strozzato: ti
amava.
Poi il Buio.
Un buio bagnato, per anni, nella morte dell'anima,
vagamente consapevole che in realtà non ti era permesso morire, che in realtà
venivano fatte delle cose al tuo corpo, con il tuo corpo, cose per cui non c'era
necessità ne ragione, cose folli, folli come lui.
Sospeso nel Buio, ne vivo
ne morto, immerso in un sonno bagnato e maledetto, sospeso a metà, nemmeno
padrone di te stesso, a volte, per brevi momenti hai avvertito la sua presenza,
oscuramente, come con ogni cosa che accadeva.
Era il peggio.
Perchè potevi avvertire la tristezza e la vergogna di
condividere il Suo sogno, la sua follia e la sua superbia, potevi avvertire il
rimorso per ciò che ti era successo, per ciò che ti aveva fatto.
Per ciò che
avrebbe fatto a suo figlio.
Non è l'Inferno?
Immagina adesso un giorno luminoso che interrompe il
Buio, immagina una voce nuova, un uomo che ti sottrae all'Inferno che ti sei
meritato, immagina che quest'uomo voglia darGli la caccia, immagina una
possibilità, piccola e flebile, di farGliela pagare.
Di porre rimedio a
tutto.
Non balzeresti fuori da quella bara, non andresti in capo al mondo,
non affronteresti ogni pericolo per quella possibilità?
Immagina, una nuova vita, con una ragione per di più! Non ti batteresti con tutte le tue forze? non faresti del tuo meglio, senza risparmiarti per riuscire stavolta a vivere senza colpa, per espiare e riparare e vendicare il male della tua vita di prima?
Così vivo io.
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Un prologo... se piace a qualcuno potrei anche proseguire, la storia è con me da un po'... leggetemi, e ditemi, per piacere. L