Chiaroscuro
[Istantanee di una
Fine]
Cass era umano.
Cass era fottutamente umano.
O non avrebbe sbavato sangue dalla bocca, non avrebbe avvertito il dolore lancinante.
Gli Angeli non percepiscono la
sofferenza.
Gli Angeli non muoiono, si
spengono.
Le ferite non perdono sangue, ma
luce.
E ciò che rischiava di soffocare Cass, nella sua irrazionale risata, non era un biancore accecante, ma vermiglia, ferrosa e dannatamente umana emoglobina.
Cass sperava solo che la stronzata del flusso di ricordi pre-morte fosse solo, appunto, una cazzata.
Perché lui ricordava tutto.
Ricordava ancora tutto.
Canta con noi, Castiel, quel
pesce è sopravvissuto.
Canta con noi, Castiel, una nuova
stella è nata.
Canta con noi, Castiel, l’Uomo
Giusto è stato trovato.
Era tutto scolpito nella sua mente, e forse era proprio questa la sua condanna.
Ricordare.
C’è un Dio ed è nostro padre.
C’è un perché ed è la sua
volontà.
C’è un ordine ed è quello da lui
stabilito.
Gli umani nella loro limitatezza potevano negare, potevano sperare che il male fosse solo male, che non esistesse qualcosa di così infinitamente buono e così infinitamente menefreghista.
E Cass era lì che stava morendo.
Morendo in quella missione che sapeva fin dall’inizio essere suicida –Dean non aveva ancora imparato a mentirgli con gli occhi- e che avrebbe accettato in ogni caso.
Perché lui era Cass, e Cass quando Dean diceva di andare, in un trionfo di gloria o di dolore, c’era.
C’era sempre stato, quindi
perché saltare l’appuntamento finale.
E Cass era a terra –un buco nel petto, gli occhi al cielo- e rideva.
Rideva perché, cazzo, avrebbe dovuto scorrere tutta la creazione e invece.
E invece vedeva solo bosco.
Un marcio, verdissimo,
accogliente bosco.
Non riusciva a smettere di ridere –l’assenzio e le pillole che ruggivano nello stomaco- e il sangue gli colava lungo il collo sudato.
E morì così, Castiel l’ex angelo del Signore.
Con gli occhi spalancati al cielo, un buco nel petto e le braccia
aperte come l’ombra delle ali di una volta.
E morì così, Cass l’angelo di Dean.
Con l’azzurro nello sguardo, il rosso sulle labbra e il verde nella
mente.
***Angolino del cambia-colore***
A quanto pare non posso non scrivere piccolezze su Cass, ma pace, amo troppo questa puntata (5x04) e questo ‘verse per impedirmi di scriverci sopra.
Prima di lasciarvi però volevo fare un paio di noticine veloci, veloci.
1)Il titolo ha un suo perché. Subito ho pensato a chiamarlo “Chiaroscuro”
perché il significato di tale parola in ambito artistico è “un effetto artistico di luce che consiste nel dare
risalto alle immagini, tramite la definizione di luce ed ombre sulle superfici
dipinte, sovrapponendo, appunto, tonalità "chiare" e
"scure".” (cit zia Wiki) cosa che io ho approcciato a Cass,
prendendo al posto delle tonalità chiare e scure, i comportamenti angelici e
quelli umani. Ahimè, non sono Leonardo da Vinci quindi la cosa mi è un po’
sfuggita di mano, infatti c’è un sottotitolo, ossia “Istantanee di una Fine”.
Istantanee perché, scrivendo, mi sono accorta che non avevo filmato la
situazione, ma l’avevo fotografata. Avevo solo istantanee, appunto. Di una
fine, ovviamente s’intende quella di Cass, ma più in generale la puntata in sé.
2)Vedete quegli
esteticamente un po’ orrendi blocchi in grassetto+corsivo all’inizio? Bhe, in
teoria dovrebbero rappresentare i ricordi di Cass, quelli che gli ronzano nella
mente, quelli angelici.
3) La cosa degli angeli che
perdono luce è una mia riflessione, perché ogni volta che abbiamo visto un
angelo ferito seriamente, quindi ferito nella sua grazia, si vedeva luce. Solo
luce. Il tramite forse sanguinava, ma la luce era l’angelo, quindi perdendo
luce e di conseguenza Grazia, è come se loro perdessero energia, vita. Insomma
una lampadina che pian piano riceve sempre meno elettricità. Quindi gli angeli
non soffrono, non muoiono, si spengono e basta.
4) Il pesce accennato è
quello di cui parla Cass nella 6x20 The Man Who Would Be The King, quello che
stava per pestare, tanto per intenderci xD
5) “Canta
con noi, Castiel, l’Uomo Giusto è stato trovato.” Ricordiamoci
che, in teoria, a Cass avevano raccontato che Dean, ossia l’Uomo
Giusto/Retto/comepreferitetradurre, era cercato per tutto l’Inferno poiché, salvando
lui, avrebbero salvato il primo sigillo (anche se sappiamo tutti che era una
balla cosmica, comunque.)
6)Altra mia interpretazione
della puntata. La 5x04 l’abbiamo vista praticamente tutta, almeno la parte nel
futuro, dal punto di vista di Dean, non ci è mai stato raccontato cosa fosse
successo quando Future!Dean tornò dagli altri dopo aver steso Dean!2009. Io
sono del parere che Cass sapesse, sapesse tutto fin dall’inizio, sapesse di
essere carne da macello, ma che abbia preferito tacere, perché nonostante
avesse perso la speranza, continuava a fidarsi di Dean. Un Cass!2009 non glielo
avrebbe mai permesso, lo sappiamo tutti, ma la Decadenza ha il suo peso.
7) “Perché lui era Cass, e Cass quando Dean diceva di andare, in un trionfo di gloria o di dolore, c’era.” Questo è solo un evidentissimo rimando a un pezzo della meravigliosa battuta tagliata di quella puntata “If Dean says it’s time to go out in a blaze of glory, win or lose, so be it. I’m in.”
8) Cass vede solo bosco perché il bosco è Dean, e Dean è stata la sua vera vita, perché quella angelica, quella passata alle spalle del mondo, ad osservare, a combattere senza pensare, non era vita. Non dal mio punto di vista, e neanche da quello chiaroscuro tonale.
9)Il fatto che il bosco sia marcio, è sempre un riferimento al cambiamento che Dean ha subito durante gli anni, ma che, nonostante tutto, Cass continui a vedere Dean “verdissimo” e che per lui sia comunque “accogliente”, perché alla fine per Cass Dean è sempre stato un riferimento riguardo agli aspetti della vita.
10)Gli ultimi due pezzettini, le ultime due istantanee, sono il chiaroscuro più forte. La fine vista da un punto di vista angelico: solo un corpo morto scomposto e la malinconia di ciò che era (le braccia-ali), e il punto di vista umano: colori, colori, colori. Perché per noi umani i colori sono fondamentali, importanti e belli. Non credo che un Angelo, inteso in SPN ovviamente, potrebbe mai capire la bellezza dei colori, a parte Cass. E infatti si vede l’azzurro nei suoi occhi, che è il cielo, il suo spirito rimasto in un certo senso sempre intatto, sempre fedele, poi c’è il rosso sulle labbra che io non intendo molto come peccato ma più come passione, sentimenti, perché gli umani sono sentimenti, sono passioni trascinanti. E infine c’è di nuovo il verde. E il verde vuol dire bosco, vuol dire Dean, vuol dire in molti casi pace e speranza, ma qui io vedo dedizione.
E, niente, tutto ‘sta roba semplicemente perché io volevo scrivere di Cass che moriva a occhi aperti xDDD
Ringrazio ovviamente tutti quelli che hanno letto/ricordato/preferito/recensito la mia ultima storia sul fandom Angels don't