Film > Sweeney Todd
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Autore: LovleySev394    23/06/2012    2 recensioni
questa è la mia prima fanfiction! Spero che vi piaccia è ispirata la film di Tim Burton e ho pensato come potrebbe essere il rapporto tra Sweeney e Nellie: tra amore e odio....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mrs Lovett, Sweeney Todd
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La signora Nellie Lovett alzò lo sguardo verso lo studio da barbiere di Sweeney Toddd. Una cosa che faceva praticamente ogni cinque minuti: di certo la visione dell’affascinate barbiere di Feelt Street affacciato alla finestra in attesa di nuovi clienti era più attraente della vista del l’impasto unticcio per i suoi sfornati. Questa volta, notò un signore grasso e paffuto, con indosso una elegante palandrana rossa salire le traballanti scale del edificio per raggiungere il pianerottolo dove Todd lo attendeva sorridente.
“Se li sceglie bene i suoi clienti  il signor T. ultimamente”, pensò, “con quello la, sono certa che verranno minimo 10 pasticci”, poi dando una rapida occhiata all’orologio posto sopra la credenza sobbalzò, “ Sono già le nove?! Santo cielo è tutto il giorno che lavora il povero caro, quando ha finito con questo cliente gli porto il The”.
Miss Lovett drizzò le orecchie e quando sentì la sedia scattare preparò il tutto e con un vassoio e dei pasticcini (fortunatamente comprati) si avviò. Casualmente passò vicino allo specchio e si bloccò guardando la propria immagine riflessa:
la sua Lucy aveva i capelli dorati …. si sistemò alla meglio la massa di capelli scuri e spettinati…. la sua Lucy aveva gli occhi color del mare….. squadrò i suoi occhi scuri e sospirò…..e lei era così bella, così bella….tentò di trattenere una lacrima che ostinatamente voleva scendere. Non gli sarebbe mai assomigliata, era tutto l’incontrario di lei. Avrebbe mai potuto amarla?
Salì le scale fino alla porta, ancora immersa nelle sue riflessioni, poi bussò. Una voce risuonò da dentro:
“Mi dispiace signore, torni domani, per oggi ho finito”.
“Sono miss Lovett”.
Nessuna risposta dall’interno.
“Signor T.? Mi apra avanti, le ho portato il the”.
La porta si aprì di uno spiraglio e Sweeney Todd guardò dalla fessura per controllare che fosse lei. Nellie avrebbe voluto fermare il tempo, i loro visi erano così vicini separati solo dalla porta, poteva vedere i bei lineamenti  di Benjamin Barker, la fronte alta, gli occhi penetranti, le labbra sottili….senza accorgersene si avvicinò ancora di più al viso di lui e rimase sospesa in quei pochi centrimetri che li separavano.  Avrebbe potuto avvicinarsi ancora di più e baciarlo come accadeva nei suoi sogni, ma si sentiva congelata, come bloccata davanti alla freddezza di quel viso, alla durezza dei suoi lineamenti , una volta così dolci. 
 Ma lo amava anche così. 
Uno scatto metallico la fece risvegliare dal suo sogno ad occhi aperti, Sweeney aveva aperto la porta e si era allontanato da essa: in un angolo della stanza ripuliva i suoi rasoi.
La signora Lovett si guardò intorno costernata:
“Mio dio quando sangue….non abbiamo un po’ esagerato Todd?”.
Il barbiere era completamente sporco si sangue:
“Si agitava troppo quel dannatissimo, non è morto sul colpo…”.
Nellie poggiò la tazza e i pasticcini e disse avvicinandosi a Sweeney e accarezzandogli dolcemente i capelli:
“Sarà meglio che si dia una lavata prima di mangiare, caro”.
Il barbiere la scacciò da se con un ampio gesto mormorando:
“Mi lasci in pace signora Lovett, sappia che quando avrò il giudice Turpin non riuscirete mai a dissuadermi di pulirmi dal suo sangue voglio assaporare la mia vendetta per sempre…ma quando lo avremo lui eh? Quando lo avremo quel maledetto….la mia povera Lucy e la mia dolce Johanna, quando portò finalmente strappare mia figlia dalle sue grinfie?”.
Nellie sentì una fitta allo stomaco quando Sweeney pronunciò il nome di Lucy:
“Signor T., la prego non dica così…Perché tanta impazienza per quel giudice? Prima o poi verrà, non si dia troppa pena per questo. E per quando riguarda  Lucy io potrei….”.
Sweeney la zittì gridando:
“No! Nellie non ha diritto di pronunciare il nome di lei, della mia amata….senza di lei non ho più vita, Sweeney Todd è un morto, l’uomo vivo era Barker ma lui non c’è più, se ne è andato via insieme a lei…”.
Nellie Lovett era ammutolita, riuscì solo a dire con la voce spezzata dai singhiozzi:
“Ma io vi amo signor Todd…”
  
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