Ciao a tutti! Questa è una favola per bambini che ho scritto poco tempo fa... Spero vi piaccia :)
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C’erano
una volta due piccoli insetti, che stavano sempre insieme nonostante fossero
ben diversi tra loro; il primo era sempre sicuro di sé, non c’era una volta in
cui, quando sbagliava, ammetteva di aver commesso un errore. Il secondo,
invece, era debole e insicuro: in compenso, però, era molto saggio.
Una
sera, mentre volavano tranquilli saltellando da una parte all’altra, l’insetto
insicuro vide un lampione da cui usciva una luce particolarmente dorata, quasi
sovrannaturale.
–
Vieni, amico insetto, vieni qui! – disse.
I
due fecero per avvicinarsi a quella strana luce, ma una stella appena caduta
dal cielo sbarrò loro la strada.
–
No! – fece la stella, – Di qui non si passa! A meno che non vogliate superare
alcune prove –.
–
Prove? Quali prove? – chiese impavido l’insetto sicuro di sé.
–
Si tratta di tre prove – rispose la stella – la prima di coraggio, la seconda
di forza e l’ultima di saggezza. – In silenzio, si mise ad osservare entrambi
gli insetti; uno dei due, quello insicuro, si era fatto piccolo piccolo al solo
suono della parola “coraggio”.
L’insetto
coraggioso decise ovviamente di accettare, e riuscì a convincere anche il suo
amico. Così, la stella caduta dal cielo diede inizio alla prima prova, quella
di coraggio.
–
Dovete riuscire ad entrare in quella casa con la finestra aperta. Mi
raccomando! Nessun essere umano deve toccarvi! – esclamò la stella: l’insetto
insicuro iniziò a tremare, impaurito.
Ovviamente,
l’insetto coraggioso decise di andare per primo: entrò con
una piroetta, fece il giro di tutta la cucina ridendo e saltellando.
Pur avendo
infastidito non poco gli umani, riuscì a tornare dalla stella e
dal suo amico
completamente illeso.
Arrivò
così il turno dell’altro insetto: lentamente, entrò in quella casa, fece un
giro attorno al lampadario e, veloce come una lepre, si diresse di nuovo verso
la finestra. Sapeva bene che gli esseri umani non sopportavano la presenza degli
insetti nelle proprie case, non gli sembrava giusto continuare a stare lì: perciò,
con il suo piccolo cuoricino in gola, tornò dal suo amico, che lo guardò con
rimprovero.
–
Sei stato troppo poco tempo! – osservò l’insetto coraggioso, – Sicuramente non
hai superato la prova! –.
La
stella, ignorando la discussione tra i due, proseguì con la descrizione della
prova successiva: – Dovete avvicinarvi il più possibile a quella luce blu che
vedete là in basso. Vincerà chi si sarà avvicinato di più –.
Appena
la stella smise di parlare, l’insetto più impavido si lanciò verso quella luce
azzurra e iniziò ad avvicinarsi. Lentamente, lo raggiunse anche il suo amico,
che però non osava avvicinarsi alla luce.
Mentre
l’insetto insicuro cercava di prendere coraggio e andare un pò più vicino,
l’altro iniziò a prendersi gioco di lui: – Ahah! Guarda come sei lontano! Vedi
io, invece, come riesco ad avvicinarmi! –. Nel parlare così, però, non si rese
conto che si era avvicinato davvero tanto: l’insetto insicuro capì che il suo
amico era in pericolo, e questo gli fece trovare il coraggio di avvicinarsi a
lui il più velocemente possibile per trarlo in salvo.
L’insetto
sicuro di sé, ancora ansimante, disse: – Mi avrai anche salvato, però io mi
sono avvicinato molto di più alla luce azzurra! Anche questa prova è stata
vinta da me! –
–
Bene! – esclamò la stella caduta dal cielo, – Adesso manca solo una prova!
Dovete risolvere questo piccolo indovinello… –
La
stella di preparò per recitare l’indovinello, mentre i due insetti la
osservavano in silenzio.
–
Cos’è quella cosa che tutto fa vedere ma che non si vede mai? –
Mentre
l’insetto coraggioso continuava a pensare e a riflettere, il suo amico aveva
già trovato la soluzione, ma aveva paura di sbagliare perciò rimase in
silenzio.
Passarono
i minuti e, mentre uno continuava a spremersi le meningi, l’altro si fece
coraggio e, con la voce tremolante, provò a dare una risposta: – Si… si tratta
della “ragione”? –
–
Esatto! – rispose felice la stella, – Complimenti, fino ad ora nessuno era mai
riuscito a superare questo indovinello! –.
–
Non importa, ho comunque vinto io! – urlò l’insetto coraggioso, – io ho vinto
due prove, e il mio amico solo una, quindi solo io posso andare verso il
lampione magico! –
Così,
l’insetto si diresse verso quella strana luce, e iniziò a giocarci: il suo
amico, invece, triste in volto, fece per andarsene, quando la stella lo fermò.
–
Ehi su, aspetta! Dove stai andando? – esclamò lei.
–
Ho perso, non posso avvicinarmi al lampione magico, a che serve restare ancora
qui? – mugugnò, ma la stella lo interruppe. – Non è vero quello che dici.
Guarda, guarda il tuo amico: sta giocando con il lampione, eppure non gli sta
accadendo nulla di speciale… –
L’insetto
insicuro osservò il suo amico, e vide che la stella aveva effettivamente detto
il vero; stava giocando e si stava divertendo proprio come avrebbe potuto fare
su qualsiasi altro lampione.
–
Vorresti dire che in realtà non esiste alcun premio? – chiese l’insetto. –
Certo che c’è, solo che non è il lampione, e comunque non è un premio destinato
al tuo amico – rispose la stella.
–
E allora a chi è destinato? Io ho superato solo una prova, lui tutte le altre! –
osservò l’insetto. – Così credi tu, amico mio. – lo interruppe la stella –
In realtà, sei tu ad aver
superato tutte e tre le prove. Durante la prima prova, infatti, hai
dimostrato di avere un animo gentile decidendo di non infastidire
gli umani in casa. Nella seconda prova, invece, il tuo animo nobile ha
tratto
in salvo il tuo amico da morte certa. Solo un insetto con queste doti
può
ottenere il premio. –
L’insetto
insicuro rimase senza parole: mai, mai nella sua vita aveva vinto qualcosa. Era
sempre stato l’ultimo tra tutti, non era mai stato preso in considerazione da
nessuno… Eppure, questa volta aveva vinto. Questa volta, la sua gentilezza
aveva prevalso su tutto il resto.
–
E… E cosa riceverò come regalo…? – chiese il piccolo insetto, esitando.
–
La cosa più bella che uno della tua specie possa mai ottenere. – rispose la
stella, sorridendo. – Come hai detto tu, la ragione è ciò che tutto fa vedere
ma che non si vede mai, perché non è un oggetto materiale. Così come la ragione
fa vedere le cose più difficili e risolve i problemi più intricati, la luce fa
in modo che noi possiamo vedere qualsiasi cosa, in modo tale da analizzare ciò che vogliamo con
la ragione. Perciò… Ecco il tuo regalo. –
La
stella si librò in alto, fece una piroetta gli sorrise. Improvvisamente, il
piccolo insetto si ritrovò attorniato da una strana luce gialla che lo condusse
verso la stella. Uniti in un unico cerchio luminoso, i due vennero avvicinati
sempre di più, fino a diventare una cosa sola.
–
Ecco il tuo regalo… – ripeté una strana voce dall’alto.
Sorridendo,
l’insetto volò verso il buio della notte, sicuro che non avrebbe avuto più
paura di nulla.
Un
unico puntino saltellava oltre i tetti bui: l’insetto era diventato una
lucciola.