<< Ve~ Arthur! >>
L'interpellato sbuffò, infastidito al suono di quella vocetta acuta e un poco tremante. Si voltò leggermente verso la sua destra: Feliciano lo stava fissando implorante con i suoi grandi occhi ambrati, leggermente incurvato verso sul banco per nascondersi dallo sguardo spietato del professore.
<< Yes? Hai bisogno di qualcosa, Vargas? >>
<< Arthur >> sussurrò l'italiano, avvicinando leggermente i loro banchi e facendo attenzione che O'Brein non lo notasse. << Tipregotipregotiprego! Non riesco a fare il terzo quesito! Fammi vedere come si fa! >>
Arthur sospirò, tornando a guardare il suo compito di matematica - non poteva permettersi di andare male, altrimenti si sarebbe rovinato la media, già gravemente compromessa dall'ultima verifica. Ma la voce supplicante di Feliciano era peggio del suono di un trapano.
<< Ma non può aiutarti Kiku? O Beilschmidt? >> chiese stizzito, osservando il giapponese e il tedesco - rispettivamente compagno di banco e migliore-amico/pseudo-fidanzato dell'italiano - a poca distanza da loro.
<< Non riescono a farlo nemmeno loro! Ti prego, Arthur! >> lo implorò Feliciano, sporgendo il labbro inferiore, gesto che rendeva il suo volto delicato ancora più adorabile di quanto già non fosse di per sé. L'inglese arrossì leggermente a quella vista, per poi tornare a fissare il banco e cercando di ignorare quel deficiente di Vargas, inutilmente.
<< Ve~ ti prego Arthur >> piagnucolò Feliciano, sfiorandogli il braccio. Quel tocco inaspettato fece sobbalzare Arthur sul posto, provocando le lievi risate in chi aveva assistito alla scena e attirando l'attenzione del professore.
<< Tutto bene, laggiù? >> chiese O'Brein, osservando i banchi più in fondo della seconda fila da sinistra.
<< Si, Mr.O'Brein, tutto ok. E'-E' solo che mi sono bloccato, ecco tutto. >>
Il professore lo fissò ancora per qualche secondo, prima di voltarsi proseguire il suo giro per i banchi.
Arthur sospirò, per poi lanciare un'occhiata verso Feliciano, che lo stava ancora guardando implorante. Alla fine, piegò accuratamente il foglio di brutta, per poi lanciarlo sul banco dell'altro. Quest'ultimo lo afferrò al volo, per poi affrettarsi a nasconderlo dalla vista dell'insegnante.
L'inglese ritornò a controllare il suo lavoro, cercando di ignorare quanto fosse adorabile il volto sorridente di Felciano quando aveva visto il contenuto del foglio e la sua voce riconoscente.
<< Grazie, Arthur. >>

Stesso momento, in un'altra dimensione...

<< Ve~, Olly~ >>
Oliver si irrigidì sul posto al suono di quella vocetta dolce come il miele avvelenato. Si voltò leggermente verso la sua destra: Marco lo stava fissando allegramente con i suoi grandi occhi viola, il capo poggiato pigramente sulla mano destra e il più luminoso dei sorrisi ad abbellire il volto fine e delicato.
<< Y-yes? Hai bisogno di qualcosa Vargas? >>
<< Olly, caro >> sussurrò l'italiano, senza far cadere il sorriso, mentre avvicinava di poco i loro banchi, facendo attenzione che il professore non lo notasse. << Dimmi, da quanto tempo ci conosciamo io e te, eh? >>
Oliver deglutì a fatica, ritornando a guardare il suo compito di matematica - quello era l'ultimo test dell'anno, e se non voleva rovinarsi la media, doveva assolutamente concentrarsi e dare il meglio di sé. Ma la voce ipnotica di Marco gli stava rendendo il lavoro molto difficile.
<< Ehy, Olly~ senti, ho un piccolo problema col terzo quesito. >> l'italiano gli sfiorò delicatamente il braccio, e il suo tocco, freddo come la lama di un coltello, gli fece venire i brividi. << Non è che mi fai vedere come si fa? >>
Oliver prima controllò che il professore non lo stesse osservando, poi si voltò verso Marco, infastidito per essere stato interrotto.
<< Non mi hai mai pensato, Vargas. >> disse sottovoce, cercando di ignorare il sorriso leggermente calante di Marco e le occhiate di Hidekaz e George, rispettivamente compagno di banco e schiavetto/fidanzato-non-ufficiale dell'italiano.
<< Olly, Olly, Olly. >> mormorò Marco, scuotendo la testa mestamente, per poi strappare fulmineo il foglio di brutta dal banco dell'inglese, il quale non ebbe nemmeno il tempo di pensare una sola protesta che qualunque sua intenzione venne soffocata sul nascere dallo sguardo glaciale dell'altro. << Com'è che devi stare? >>
<< M-Muto. >> disse tremante, abbassando lo sguardo verso il banco e ignorando le risatine di qualche compagno di classe che aveva assistito alla scena.
<< Come? >> chiese Marco, la voce pericolosamente bassa e gli occhi violetti emananti scintille. Oliver dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non nascondersi sotto il banco.
<< Muto! >> disse l'inglese ad alta voce, tanto da attirare la voce del professore.
<< C'è qualche problema Kirkland? >> chiese, osservando attentamente i banchi più in fondo della seconda fila da destra.
<< N-No Mr.O'Brein, niente. >>
O'Brein rimase a guardarlo per qualche minuto, prima di voltarsi e proseguire nel suo giro tra i banchi.
Oliver sospirò mestamente, ignorando a fatica il volto sorridente di Marco e la sua voce soddisfatta.
<< E bravo Kirkland. >>

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... Ok, della serie 'Non chiedetemi perché, sono sottostress per l'esame, e invece che studiare Nietzsche, Freud, Kant, Hegel e Marx mi metto a scrivere minchiate'...
Allora, la prima parte non ha bisogno di particolari spiegazioni.
La seconda, invece... Allora, i protagonisti sono 2p!Inghilterra e 2p!Veneziano (ultimamente sto proprio in fissa per 2p!Hetalia), nella stessa identita situazione delle loro controparti, ma l'esito è decisamente diverso. Come ripeterò sempre, 2p!Inghilterra non è mio, ma bensì di uhoh-beek, mentre 2p!Veneziano è di Himaruya (come del resto tutto Hetalia). 
Piccola spigazione sui nomi: come avrete notato, i 2p!Hetaliani hanno nomi diversi. Questo cambiamento è dovuto ad un motivo solo: se, in una scena, dovessero comparire, ad esempio, 1p!Veneziano e 2p!Veneziano, sarebbe molto complicato scrivere su di loro senza utilizzare una marea di ripetioni e senza complicare la scena; quindi, per comodità, ho preferito modificare i loro nomi (non i cognomi: 1) perché riumangono comunque la stessa persona, 2) non mi andava di mettermi a cercare pure il cognome XD)
Ecco chi è comparso in questa fic:
2p!Venezia: Marco Vargas (dal nome di Marco Polo e della piazza più importante di Venezia; se non sbaglio, poi, San Marco è anche il patrono della città.) 
2p!Inghilterra: Oliver Kirkland (il nome è stato scelto sempre da uhoh-beek; non so però se abbia cambiato anche il cognome)
2p!Germania: George Joseph Beilschmidt (George viene dal filosofo George Hegel - la scelta era tra George e Immanuel, il nome di Kant. Alla fine ho scelto George non perché Hegel mi piaccia di più, anzi: 1) il nome George mi piaceva di più, 2) Immanuel è il nome di un mio altro personaggio, e non mi andava di usarlo due volte. Joseph invece non ha un significato particolare: è il primo nome che è venuto in mente al mio prof di religione XD)
2p!Giappone: Hidekaz Honda (non credo che questo nome abbia bisogno di spiegazione XD )

La maturità volge verso il suo termine, e io devo assolutamente sforzarmi di andare bene alla terza prova. L'ispirazione per la fic mi è venuta vedendo un video su youtube sul 'Come copiare a scuola', e questo è quello che è uscito. Nonostante la pressione per l'esame finale, qualcosa riesco ancora a scirverlo. Quando tutto questo sarà finito, mi metterò a scrivere seriamente. Per ora, accontentatevi di questa piccola... piccolezza.
Buona fortuna a tutti i maturandi! Dai che ce la facciamo, in un modo o nell'altro!