“Cosa?” Chiedo, mentre Bobby e Sam si allontanano guardandomi male. Non rispondono.
“Che c’è?” Ripeto, alzando un sopracciglio.
“Come ha fatto Crowley a salvarsi?” Mi chiede Bobby, guardandomi. Ho come l’impressione che sia una domanda retorica.
“Cioè, non è da Cas fare errori del genere. A meno che …” Continua, fermandosi ad un certo punto.
“A meno che cosa?” Non riesco a capire. Cas è un Angelo … Lo stanno accusando di tradimento?
“A meno che non l’abbia fatto apposta.” Bobby conferma i miei sospetti. Lo guardo stranito.
“Bobby, stiamo parlando di Cas.” Ribatto, facendo una risatina nervosa.
“Tu ci credi?” Chiedo a Sam, sconvolto. Non risponde, lo squadro per bene e poi lo richiamo.
“Senti, probabilmente non è niente, è solo che … Sai cosa? Hai ragione, probabilmente non è niente.” So che lo dice per non farmi male, per non ferirmi. Non posso fare a meno di sentirmi tradito da loro due, di certo Cas non può aver fatto nulla. Ma, effettivamente, come può Crowley essersi salvato? L’omicidio del re dell’Inferno mi era sembrato troppo facile da subito, ma accusare un Angelo … Accusare il mio Angelo … Io e Sam rientriamo nell’Impala, mentre Bobby ci avvisa che tornerà a casa per conto suo.
“Sammy, per favore puoi guidare tu?” Dico a un tratto, accostando.
“Si … Dean, sei sicuro di stare bene?” Mi chiede, prendendomi per una spalla.
“Certo, sto benissimo. Davvero.” Sono sempre stato abituato a tenermi tutto dentro.
“Dean, ne possiamo parlare.” Obbietta mio fratello, sospirando.
“E di cosa dovremmo parlare? Accusate Castiel di essere un traditore, ed è una cosa che io non posso sopportare … Mi viene più facile credere che siate voi i traditori, non lui.” Sbotto, ma subito dopo mi mordo la lingua. La mia boccaccia ha quasi rivelato i miei sentimenti per Castiel.
“Dean, se c’è qualcosa che devi dirmi fallo adesso.” Mi avvisa, spegnendo il motore della macchina.
“Non ho niente da dire.” Rispondo, alzando le spalle.
“Non prendertela tanto, solo che è strano che Crowley si sia salvato, tutto qui.” Lo so che lo dice solo per farmi contento e che pensa tutt’altra cosa.
“Davvero Sam? Non ti fidi di Cas?” Chiedo, girandomi verso di lui.
“Di Cas non mi fido e lo sai. Ma io mi fido di te e se tu sei sicuro che è innocente allora lo è.” Dice, mostrando i suoi occhioni da cucciolo smarrito.
“La verità è che … Ci troviamo davanti sempre un sacco di problemi e i tradimenti ormai sono il nostro pane quotidiano, io non ce la faccio più, non so neanche io cosa pensare su Castiel. Tutt’ora mi fido di lui, ma non so se faccio bene o no.”
“Certo, perché tu e lui avete un legame speciale.” Sam è passato dalla modalità “Gentile” alla modalità “Sono appena stato morso da un serpente velenoso”. Sospiro.
“La vuoi sapere la verità?” Gli domando, con aria di sfida.
“Io credo di saperla già, ma voglio una conferma. Se mi confermi questa cosa, io posso provare a capire perché tu non riesca a capacitarti che Castiel è un traditore.”
“La verità è che lui mi piace, anzi ne sono innamorato e che nei periodi in cui non facevamo niente lo chiamavo e ci incontravamo di nascosto perché stiamo bene insieme.” Mi sento una mocciosa di tredici anni mentre dico questo, ma sentivo il bisogno di dirlo a qualcuno.
“Dean, è un Angelo, cazzo!” Esclama. Alla faccia del “Se me lo dici potrei capire”.
“Sam, Ruby era un Demone, cazzo!” Ribatto, arrabbiato. Improvvisamente sembra capire sul serio la mia questione e mi guarda con i suoi occhi lucidi.
“è dura, ma probabilmente è così, Dean … Guardami. Io sono stato non solo tradito, ma anche manovrato da Ruby, eppure l’ho uccisa. Dimentica il suo bel faccino, se è un traditore lo tratteremo come un traditore.” Dice, annuendo.
“Tu dai già per scontato che sia un traditore, Sam, magari non lo è.”
“Spiegami come Crowley è sopravvissuto e io ti crederò.” Mi sfida.
“Magari Cas ha preso le ossa sbagliate …”
“Appunto, Dean! Non è da Castiel, lo ha detto anche Bobby! Qui c’è sotto qualcosa, riesco perfino a immaginarmi ora Castiel che parla con Crowley nel bar dove abbiamo ucciso la Madre!” Urla.
“Lasciami stare.” Dico, stizzito.
“Dean, devi ascoltarmi, non devi fare il mio stesso errore, non devi fidarti delle persone!”
“Io ti avevo avvertito con Ruby e tu hai fatto di testa tua. Io farò di testa mia.” Apro lo sportello dell’Impala e me ne vado, mentre fuori comincia a piovere.
 
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Crowley avanza per il bar dove poca fa Dean ha ucciso la Madre di tutte le Cose. Io sto in silenzio e guardo da un’altra parte, evito di incontrare lo sguardo del Demone.
“Sul serio, Cas, sta diventando ridicolo.” Comincia, tenendosi le mani in tasca con aria strafottente. Mi chiedo che diritto abbia lui di chiamarmi Cas, il soprannome me l’ha dato il mio Dean e lui non ha il diritto di usarlo, lui che è un perfetto sconosciuto con cui mi sono alleato solo per poi fregarlo.
“Quante volte ancora dovrò ripulire i tuoi casini?” Lo guardo malissimo mentre pronuncia quella frase. Se un’occhiata potesse uccidere, Crowley sarebbe già morto sul colpo. Il piano non doveva prendere questa piega sbagliata. Lui mi aveva promesso che non si sarebbe fatto individuare dalla Madre, invece non si è nascosto abbastanza bene e ora ho perso la fiducia delle tre persone che mi stavano più a cuore. Dean, Sam e Bobby dovevano scoprire solo alla fine il mio tradimento, non subito … Mi sento scemo, vorrei morire. Così ho il coraggio di dirlo, sto tradendo i miei unici veri amici.
“Sì, stai tradendo i tuoi unici veri amici.” Mi conferma Crowley. Non rispondo, con lui sono infuriato, ma se c’è una persona con cui sono davvero arrabbiato sono io stesso. Sono un cretino, ma ora che ho cominciato non posso più tirarmi indietro. Dean non vorrà più parlarmi, questa è una cosa che mi fa davvero male, ma col tempo mi saprò far perdonare, spero … La cosa giusta sarebbe mollare tutto adesso, ma non riesco. Quelle anime del Purgatorio mi farebbero davvero comodo. Mi butto su uno sgabello mentre sento che Crowley sta osservando ogni mio movimento.
“Pulisci.” Gli dico, senza alzare lo sguardo. Schiocca le dita e la grande Madre e gli Starship scompaiono. Gli Starship … Dio, non ce la faccio a tradire Dean in questo modo. Mi prendo la testa tra le mani.
“Da quando sei un sentimentale?” Mi provoca Crowley, dandomi una pacca sulla spalla. Per la prima faccio uso di una parola ricca di significato che mi ha insegnato il mio Dean:
“Fanculo”.