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Autore: somochu    23/06/2012    1 recensioni
“È traumatizzante trovarsi davanti una folla inferocita di ragazze infuriate, che credi?”
Questo però non fa altro che accentuare le risa di Luca.
“Sì, ricordo la tua faccia spaventata. Che spasso che sei!”
Ok, forse è il suo turno di mettere il broncio, perché sente le sue labbra incresparsi per nascondere il sorriso, mentre una ruga pericolosa nasce sulla sua fronte.
“Smettila immediatamente di ridere, dannato. Io ancora non mi sono del tutto ripreso.”
“Dai, non è colpa mia se col faccino serio che ti ritrovi tutte pensano che tu sia un maniaco. È sin troppo facile farti questi scherzetti.”

Affetta/o da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Somochu
Titolo: Last first kiss
Personaggi: Originali
Genere: Romantico, generale, commedia
Avvertimenti: Slash; One-shot
Note: per la sfida di Aika. Erano secoli che voleva darmi un originale... Beh, c'è riuscita, alla fine XD La sfida l'ho adorata e spero la storia ti sia piaciuta allo stesso modo =)

Enjoy it!

 

 

 

 

 

Last firts kiss

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma Mamma! Non mi va...”

La faccia da cucciolo bastonato riesce benissimo a Luca, Matteo gliel'ha sempre invidiata. Ha la faccia morbida, senza tratti spigolosi, e gli occhi di un marroncino chiaro e luminoso da cui è difficile staccarsi. Fargli dei torti è un'impresa, insomma, ispira 'coccolosità' – come la chiama Marina, la loro migliore amica – da tutti i pori; nessuno gli dice mai di no. Mai.

Nessuno tranne sua madre, ovviamente.

La signora Francesca, padrona di casa Fiorentini, è un tantino severa, in effetti; non una despota, come Luca adora chiamarla, semplicemente ligia al dovere.

E quindi mentre Luca tenta di corrompere la sua severa madre per non dover andare a fare la spesa, Matteo resta in disparte con un mezzo sorriso, godendo delle difficoltà dell'amico.

Ogni tanto anche lui merita di sentirsi negare qualcosa: è la legge della giungla.

Tu e Matteo ora andate a farmi la spesa. Punto.”

In effetti un tantino despota lo era...

Okay,” borbotta Luca, allontanandosi da sua madre e prendendo una manica della maglia di Matteo per trascinarlo nella sua stanza. Sembra mogio mogio, “andiamo a fare la lista.” Dice, imbronciato.

Chiusi in camera, la sua espressione cambia repentinamente, facendogli tornare il sorriso sereno di sempre. Si butta sopra il letto, spaparanzandosi sopra a esso come pascià.

E io che avrei voluto passare il pomeriggio a giocare a Need for Speed,” dice, con finto tono serio.

In realtà Matteo non l'ha mai visto serio in quindici anni che lo conosce, ora che ci pensa. Alza un sopracciglio, per sottolineare il suo disappunto. “Guarda che non è questo gran sacrificio.”

Luca gonfia le guance con fare infantile, e lo guarda male.

Devi sempre rovinare tutto, tu.”

Altrimenti a che servirei? Io esisto per pulire i tuoi casini, fermarti quando fai cazzate e riportarti a casa quando ti ubriachi – altrimenti ti ritrovi in Thailandia, conoscendoti.”

Stai dicendo che tu sei il mio Grillo Parlante personale?”

No,” sospira Matteo, già privo di pazienza e massaggiandosi le tempie. “Sto dicendo che sono il tuo migliore amico e che senza di me saresti perduto.”

E io senza di te. Ma questo Matteo non lo dice.

Decide di sdraiarsi a sua volta sul letto, per fare compagnia all'amico. Gli sembra sentire dir un “oh, lo so” da Luca, ma non è sicuro e preferisce lasciar correre.

 

 

 

 

Due ore dopo, non sa come, ma si trova a ridere sul letto insieme a Luca.

Ha sempre adorato la risata dell'amico, è... Contagiosa e non riusce mai a restare freddo e distaccato con lui. È come se lo trascinasse con lui nel vortice della demenza-di-Luca e non può far altro che essere contagiato dalla sua allegria. Di solito, con gli altri, non è così, e sente di poter essere libero solo con il suo migliore amico.

E quando mi sono intrufolato nello spogliatoio delle ragazze e ho rubato tutto l'intimo?” ride Luca, rotolando sul letto per contenere le risa. “Ricordo che incolparono te!”

L'amico continua a ridere, ma davvero Matteo non capisce cosa ci sia di così divertente in quel racconto. Smette repentinamente di ridere, tornando – fintamente – serio.

È traumatizzante trovarsi davanti una folla inferocita di ragazze infuriate, che credi?”

Questo però non fa altro che accentuare le risa di Luca.

Sì, ricordo la tua faccia spaventata. Che spasso che sei!”

Ok, forse è il suo turno di mettere il broncio, perché sente le sue labbra incresparsi per nascondere il sorriso, mentre una ruga pericolosa nasce sulla sua fronte.

Smettila immediatamente di ridere, dannato. Io ancora non mi sono del tutto ripreso.”

Dai, non è colpa mia se col faccino serio che ti ritrovi tutte pensano che tu sia un maniaco. È sin troppo facile farti questi scherzetti.”

Nell'atto di spingerlo, Matteo si ritrova per sbaglio troppo vicino all'amico, con i loro sguardi ancora uniti e i corpi ora quasi appiccicati.

Luca non smette di sorridere, ma dalla piega delle sue labbra Matteo capisce che anche lui avverte l'improvvisa elettricità.

Ok, possiamo alzarci!” cerca di dire, mentre vede Luca avvicinarsi ancora di più.

No, no, no, troppo vicino.

Ah sì?” risponde, senza nemmeno ascoltarlo e abbassando gli occhi sulle sue labbra.

In effetti anche quelle di Luca sembrano così invitanti...

"Dobbiamo fare la lista della spesa!" riprova.

Ah sì?” risponde ancora, ormai sin troppo vicino al suo viso.

Sente il respiro dell'altro sul suo viso e l'eccitazione crescere a mille.

È questione di centimetri, gli dicono: dopo un tot di centimetri rubati scatta il bacio. E Matteo può confermarlo, sentendo le labbra di Luca che scattano sulle sue.

 

 

 

Non che questo sia il loro primo bacio.

È già successo due volte: la prima volta è stata al mare, mentre non guardava nessuno. Un bacio stranissimo per entrambi, infondo erano come fratelli e soprattutto nessuno dei due aveva mai baciato un ragazzo. Strano, ma piacevole.

La seconda volta è stata al compleanno di Matteo, quando Luca lo ha preso in disparte e gli ha dato il suo regalo lontano da tutti. Quella sera aveva un sorriso così splendido che Matteo non ce l'aveva fatta a non baciarlo.

Ora però è diverso. Questo bacio sa di riscoperta – dopo tanto tempo a forzare i loro sentimenti - , sa di rivincita, di passione, di appartenenza. E mentre Luca muove le labbra sulle sue, Matteo sente qualcosa da dentro lo stomaco spingere per uscire, per eruttare.

È una sensazione così forte che lascia che esploda tutto, lascia che quel bacio si trasformi da uno sfiorarsi a una lotta di labbra e di lingue.

La bocca di Luca è calda e assaporarla è probabilmente una delle cose migliori di sempre. Per questo lascia che la sua lingua carezzi lentamente quella dell'altro, che lecchi il suo labbro – per poi lasciarselo mordere a vicenda – e che scopra in tutto e per tutto il sapore di Luca.

Se non è morire, questo, cos'è? Pensa, mentre sente la testa girare.

Non si accorge neanche che Luca è già sopra di lui, troppo occupato a non gemere per la gamba dell'amico – amico e amante – che involontariamente era finita tra le sue e per il contatto tra i loro bacini.

Luca piano piano scende a baciargli il collo e a lasciare scie di baci sulla pelle sensibile dietro l'orecchio. Per un attimo lo sente ridacchiare e si acciglia leggermente.

Perché ridi?” Riesce a dire, nonostante il fiatone.

Niente, sono felice,” risponde Luca con un sorrisone a trentadue denti.

Vorrebbe rispondergli che lui è sempre contento come una Pasqua, ma l'altro congiunge di nuovo le labbra con le sue e lo zittisce a modo suo.

Un altro bacio da togliere il fiato e di nuovo Matteo sente di poter morire anche in quello stesso momento, e non sentirebbe comunque nulla.

No, effettivamente non è bella idea morire in quel momento; non quando Luca scende sempre di più, fino a trovarsi davanti alla patta dei suoi pantaloni.

Matteo arrossisce dalla testa ai piedi, sentendo il sangue fluire prima sulle guance, poi direttamente alle parti basse – ora in balia del suo amico.

Infatti Luca si accinge ad sbottonargli i pantaloni, bottone per bottone, sfioramento dopo sfioramento, tentando – probabilmente – di farlo impazzire. E ci sta riuscendo, il maledetto.

Lo vede abbassarsi e da lì al perdere il controllo è un semplice passo.

Ha sempre pensato al suo migliore amico come a un coglione. Ora sa che è un coglione che ci sa fare e che è suo, suo, suo e ancora suo.

 

 

 

 

Tornando nell'altra stanza, Luca con il sorrisone e Matteo che cerca di mantenere una parvenza di serietà, come se niente fosse successo.

La signora Francesca alza un sopracciglio, guardandoli allibita.

E la lista?”

Sbiancano entrambi.

Oh cazzo.

 










Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
   
 
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