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Autore: Harribel    24/06/2012    9 recensioni
Non è che andare a letto con il proprio peggior nemico fosse eticamente scorretto.
Almeno non secondo la logica del Signor Anthony Stark.
E’ che forse, ma solo forse, non era neanche propriamente una cosa molto furba, considerato che c’era una guerra.
Specialmente poichè il loro nemico si chiamava Loki.
Specialmente perchè erano in guerra, contro quel famoso nemico.
Oppure, sempre forse, perché, tra l’altro, quel famoso nemico era un semidio, nonché fratello adottivo di uno dei suoi compagni.
[Lievemente Erotico] [Loki/Tony]
(FrostIron)
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Slash | Personaggi: Loki, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Lemon, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Questioni di abbigliamento


Non è che andare a letto con il proprio peggior nemico fosse eticamente scorretto.
Almeno non secondo la logica del Signor Anthony Stark.
E’ che forse, ma solo forse, non era neanche propriamente una cosa molto furba considerato che c’era una guerra.
Specialmente poichè il loro nemico si chiamava Loki.
Specialmente perchè erano in guerra, contro quel famoso nemico.
Oppure, sempre forse, perché tra l’altro quel famoso nemico era un semidio, nonché fratello adottivo di uno dei suoi compagni.
Ma in realtà, l’unica guerra che in quel momento sembrava preoccupare il signor Tony era quella che stava combattendo da circa due minuti contro quell’insopportabile, ingombrante, fastidiosa tunica che Loki continuava ad indossare nonostante il palese fastidio di Tony.
-Continuo a non riuscire a spiegarmi come mai voi Dei non riusciate a crearvi dei vestiti decenti. Potreste provate a concentrarvi su questo, invece che sulla conquista della Terra, che ne dite? Sarebbe un ottimo affare per entrambi no?- propose Tony, continuando ad armeggiare con essa, tentando di sfilargliela.
-Mi vedo costretto a declinare l’offerta, ma apprezzo l’interessamento- rispose Loki, con sottile sarcasmo.
-Peccato. Sarebbe stata un’ottima soluzione- commentò Tony, rinunciando ad aprire quei complicatissimi nodi e strappandoli con un sonoro sospiro di sollievo.
-Nessun fastidio vero?- chiese poi riferendosi alla tunica che giaceva ormai, parzialmente strappata, ai piedi di Loki.
-Beh considerato che era l’ultima che mi rimaneva e che dovrò prolungare la mia permanenza qui in attesa che tu me la aggiusti… no, nessun fastidio- disse sogghignando Loki.
‘Vendicativo il ragazzo’ pensò divertito Tony.
Questa volta l’aveva fregato.
-E di grazia cosa ti fa pensare che io acconsenta a ripararti quell’inutile ammasso di fibra extraterrestre?- chiese con falsa dolcezza.
-Il tuo palese ed evidente senso  di colpa-
-Per la tunica... ?-
-No, per i tuoi compagni-
Era incredibile, l’aveva fregato di nuovo!
-Ma noi stiamo combattendo, perché mai dovrei sentirmi in colpa?- chiese con finta innocenza Stark.
-Perché la tua interpretazione della parola ‘combattere’ risulta spesso lievemente alterata rispetto a quella dei tuoi compagni, o meglio, di tutti i comuni esseri umani-
-Bazzecole. E’ la gente comune ad avere una mente chiusa ed unicellulare. Un vero genio, come il sottoscritto, è in grado di far spaziare la mente a plurimi significati a seconda del contesto, gli altri dovrebbero prendermi ad esempio-
Eccolo che ricominciava con le sue manie egocentriche.
-Insomma, noto con piacere che la modestia resta sempre la tua prima qualità- disse sarcastico Loki.
-D’altronde, uno che fa chiamare la torre più famosa di New York con il proprio nome dev’essere assolutamente uno dalla grande modestia- proseguì, sfiorando con le dita il petto seminudo di Tony.
-Mi vedo costretto a farti notare che quella torre l’ho costruita io, ne ho tutto il diritto- disse con una punta di fastidio Tony sfilandosi a sua volta la camicia, già precaria, a causa delle dita invadenti di Loki.
-L’avete costruita tu e Pepper Pots, non dimenticare-
Il ghigno divertito di Loki si allargò alla vista dell’espressione corrucciata di Tony.
-Sciocchezze. Lei ha unicamente dato un piccolo contributo per le rifiniture, senza di me non avrebbe potuto fare nulla-
-Eccolo di nuovo qui, il modesto-
-Parla quello che ha fatto inginocchiare ai suoi piedi una piazza piena di gente affermando che sarebbe diventato il dominatore del mondo, tu si che devi essere uno modesto- ribattè Tony alludendo con nonchalance al loro primo incontro.
-Io ho unicamente predetto una realtà immutabile, molto semplice. Gli umani dovrebbero ringraziarmi, possono iniziare a prepararsi-
-Pff, come sempre farnetichi. Te lo impediremo- commentò con uno sbuffo Tony, iniziando a slacciare la cintura di Loki.
Loki scoppiò a ridere.
-Bel modo che hai di fermarmi, complimenti- commentò sarcastico.
-Beh tecnicamente tu in questo momento sei fermo- ribattè Tony.
Questa volta, era stato il supereroe, a lasciarlo interdetto.
Le sue labbra si distesero in un ghigno divertito.
Uno a uno per Tony.
Per qualche secondo il silenzio fu rotto unicamente dai sospiri dei due nonché dagli sbuffi di fastidio di Tony che, sonoramente scocciato, cercava di arrivare al corpo di Loki venendo fastidiosamente bloccato dalla miriade di pezzi d’abbigliamento che coprivano il semidio.
-Ma cos’altro hai quà sotto? La sottoveste??- chiese infastidito Tony.
-Ancora una parola sul mio abbigliamento e giuro che… -
-Mi fai saltare in aria trasformandomi in una sottospecie di ameba vivente in meno di cinque secondi. Tipico degli egocentrici.- commentò Tony ricevendo un’occhiataccia fulminante da parte di Loki.
Decisamente era fortunato che il semidio, tra la miriade di poteri di cui disponeva, non avesse anche quello di uccidere con uno sguardo o lui sarebbe stato spacciato.
-Come sei simpatico- commentò sarcastico Loki.
-Grazie, ne sono consapevole-
Loki sbuffò.
Quell’uomo era esasperante, assolutamente insopportabile.
Egocentrico in maniera quasi surreale.
-E’ consapevole di essere assolutamente insopportabile, Signor Anthony Stark?- chiese, con falsa educazione, schernendolo.
-Beh, detto da uno vestito da donna con due corna sulla testa… sì, prenderò molto in considerazione la sua affermazione-
Loki digrignò i denti.
-Sono venerato da metà universo grazie alle corna che tu tanto disprezzi- commentò acido.
-Non ho mai detto che il resto dell’universo avesse buon gusto-
Insopportabile, assolutamente insopportabile.
-Potresti disegnare una nuova linea di vestiario per il resto della galassia non credi?- propose sarcastico il semidio.
-Già non sarebbe male come idea… ma mi vedo costretto a declinare l’offerta, ho troppi mondi da salvare per potermi occupare del mancato gusto artistico delle altre galassie-
La cosa inquietante era che non stava affatto scherzando.
La bocca di Loki, violenta quanto sensuale, si posò su quella di Tony, bloccando finalmente quell’inutile –sì, decisamente inutile- flusso di parole.
-Ritengo che potremmo parlare di questo argomento in un altro momento, non trovi?- gli sussurrò suadente Loki nell’orecchio.
-Mmm…si, mi pare un'ottima idea- mugugnò Stark, vinto da quelle labbra incandescenti.
Non è che non avesse provato a cacciarlo, sia chiaro.
Non è che non avesse provato a resistere a quella follia, perché di follia si trattava, Anthony lo sapeva bene.
Diciamo che nei sogni, ci aveva spesso provato… nei sogni.
Forse non proprio nella realtà ma comunque… era colpa di Loki, dannatamente colpa di Loki.
Perché non poteva sfiorarlo con quelle sue labbra ammalianti, non poteva sussurrargli di fare sesso con la stessa nonchalance con cui gli avrebbe chiesto di preparargli un caffè, e poi aspettarsi che Tony gli resistesse.
Perché semplicemente non sarebbe stato umano.
E Loki lo sapeva, ridendo beffardo, per l’ennesimo potere che si era reso conto di avere.
Il potere di piegarlo.
Le sue dita accarezzarono lascive il petto di Stark, tracciandovi lunghi segni invisibili, come nelle mani di un pittore.
Lunghi sospiri risuonarono nel silenzio, interrotto appena dal ronzio di sottofondo degli strumenti meccanici.
Le attenzioni del semidio si concentrarono via via su parti meno caste e pure che, come Loki ebbe la prontezza di spirito di fargli notare, sembrarono gradire appieno quelle attenzioni.
Era colpa del whisky, doveva essere colpa del whisky.
Perché, insomma, Iron Man a letto con Loki necessitava almeno di una parvenza di giustificazione.
La mente matematica e vagamente sopra le righe del supereroe in pochi secondi sancì la sua scelta: era ubriaco, e non sapeva ciò che stava facendo.
Detto ciò poteva tranquillamente scopare con Loki senza particolari rimorsi di coscienza.
Che fosse ubriaco senza aver bevuto ad una mente un tantinello più concentrata sarebbe parso lievemente strano ma non gli pareva affatto il momento giusto di approfondire la questione.
Aveva una questione ben più urgente da sbrigare che -chissà perché- fremeva in mezzo alle sue gambe.
Loki sogghignò.
-Non mi dica che le sono mancato, Signor Stark- sibilò beffardo sfiorando con finto disinteresse l’erezione prominente in mezzo ai boxer di Tony.
-Pff, come mai tanto loquace oggi Loki?- riuscì a borbottare con forzato sarcasmo il supereroe, tentando di mantenere un tono il più controllato possibile e di ignorare quelle fastidiose mani che stuzzicavano tremendamente la sua erezione.
Il che a sua volta metteva a repentaglio il suo, già molto precario, autocontrollo.
Il semidio sogghignò.
-Non ti dispiace se li strappo vero?- chiese Loki osservando i boxer ormai  stretti di Tony.
-No, no prego fai pure- ribattè Stark ignorando il sarcasmo nella voce di Loki.
Nonostante l’eccitazione e quelle mani -quelle dannatissime mani- tendessero ad annullare interamente tutto ciò che apparteneva alla sua sfera celebrale, il fastidio dato dalla ristrettezza dello spazio che potevano occupare in quella sfortunata poltrona, unica spettatrice del loro tradimento, lo fece momentaneamente rinsavire.
Se per rinsavimento intendiamo un prendere di peso Loki e trasportarlo sull’enorme letto matrimoniale che erano soliti occupare, sia chiaro.
Così andava molto meglio.
L’espressione sorpresa di Loki si trasformò ben presto in un ghignò eccitato alla vista del gesto di Stark che ne indicava le reali intenzioni.
I due pseudo-amanti-detti-anche-nemici-giurati proseguirono il loro gioco.
Le dita del semidio tornarono a stuzzicare i capezzoli del primo, rubandogli lunghi gemiti.
-E' sensibile oggi Signor Stark- gli sussurrò ansimante.
La risposta di Tony, non propriamente educata, si perse tra i gemiti che irrefrenabili fuoriuscivano dalla sua bocca.
Loki gli accarezzò le natiche compatte.
-Voltati- sussurrò.
Con malcelato piacere il supereroe obbedì.
Quando Loki penetrò nel suo corpo Stark ebbe uno spasmo, subito seguito da innumerevoli gemiti di piacere via via che il suo corpo si abituava a quella presenza estranea.
Il piacere sublime e lussurioso che Loki riusciva a fargli provare lo stordì nuovamente, annebbiandogli la mente, tanto che solo dopo lunghi secondi realizzò che gli occhi sconvolti che lo stavano fissando altri non erano se non quelli di Pepper quella a cui teoricamente lui faceva la corte.
Già, teoricamente.
Stark si immobilizzò, cercando disperatamente una spiegazione che giustificasse quella posizione a dir poco equivoca nonché la presenza di Loki lì, non trovandone alcuna.
L’ennesimo gemito fu spezzato in due dalla sorpresa, risultando qualcosa di simile ad uno spiacevole grugnito.
Loki resosi conto dopo poco della presenza della ragazza, pur con sommo dispiacere ad un passo dall’orgasmo fuoriuscì dal corpo di Stark, venendo sulle lenzuola.
-Stark… ?- sussurrò con un filo di voce la donna.
Dopo pochi secondi, rendendosi conto della totale assurdità della situazione Loki, dopo essersi materializzato dietro di lei, la mandò beatamente tra le braccia di Morfeo con un colpo secco alla nuca bloccando sul nascere le sue urla isteriche.
Lo sguardo che la donna rivolse a Stark prima di perdere conoscienza fu a dir poco indimenticabile.
Il silenzio aleggiò tra i due per lunghi secondi.
-Beh… -
-Non sono in grado di ascoltare alcun tipo di proposta indecente- scandì Stark anticipandolo.
-Sbrigatela da solo qui- borbottò allora Loki, seccato di essere stato interrotto.
-Grazie dell’aiuto- rispose di rimando Stark tentando di rinfilarsi rapidamente i pantaloni.
Nell’udire passi attraversare il corridoi nei pressi della stanza dove si trovavano Loki, con sottile ironia, poggiò le labbra su quelle del supereroe.
-La prossima volta concluderemo questo discorso... intanto lascio a te la tunica da aggiustare- gli sussurrò sensuale per poi smaterializzarsi svanendo nel nulla.
Le imprecazioni di Tony risuonarono a lungo nel silenzio della camera.
Anthony Stark sospirò.
Sarebbe stata una lunga ora.

Pepper aprì lentamente gli occhi, ritrovandosi davanti la faccia scintillante di Stark.
I ricordi le riempirono nuovamente la mente.
Balzò in piedi, rischiando di perdere l’equilibrio e cadere a terra.
-Tu… tu… Anthony Stark devi spiegarmi molte cose- disse severamente lei.
L’uomo tirò fuori il più falso dei suoi sorrisi.
-Cosa dovrei spiegarti cara?- chiese con finta innocenza.
La donna lo fissò confusa.
-Come cosa? Devi spiegarmi che ci faceva Loki nel tuo letto, tra l’altro dedito ad occupazioni non propriamente consone al suo ruolo-
-Quali occupazioni?- chiese fintamente incredulo Stark sudando freddo.
-Non fare l’ingenuo Anthony, puoi ben immaginare cosa stesse facendo-
-Cara credo che tu sia un po' confusa a causa della botta presa alla testa, vuoi che chiami un medico?-
-Ma Anthony, io sto dicendo sul serio-
-Senti Pepper hai preso una forte botta alla testa adesso rilassati. In questa stanza non c’è mai stato nessuno a parte me e te.-
-Ma... io… -
Stark sbuffò.
-Cara, rifletti un secondo razionalmente. Come avrebbe fatto Loki a trovarsi nel mio letto? Tra l’altro impegnato a fare sesso con me, è surreale-
-Un momento, non ho mai detto che stava facendo sesso con te- disse fissandolo sospettosa.
Stark imprecò mentalmente.
-Vedi? Ciò dimostra che sono un genio, comprendo le cose senza bisogno che tu me le dica. Ma ora mia cara desidereresti forse dello Scotch? E’ ottimo.-
Ignorando la sua risposta, Anthony si diresse verso il frigo, estraendovi una bottiglia, fremente di rabbia per quella maledetta situazione in cui aveva avuto la sfortuna di ritrovarsi.
Digrignò i denti.
Loki gliel’avrebbe pagata molto cara.


[Dedicata a Pikaendpichu98]
  
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