-"First Chapter; It's impossible.



E' una giornata d'estate, sono a letto, la stanza è immersa in una piacevole penombra
segnata qua e là dalla luce filtrata delle persiane accostate.
L'ipod nano è meraviglioso.
Nicola è stato carino a regalarmelo qualche giorno prima del mio compleanno.
Continuo ad ascoltare all'impazzita "I'm yours" e lascio correre veloce la mia mente.
La scuola è finita e dovrei essere felice pensando alle vacanze, invece non lo sono.
La decisione dei miei di cambiare destinazione all'ultimo momento ha distrutto tutti 
i miei piani. Avevo gia in mente la lettera che avrei scritto a Marco e avevo gia cominciato 
a organizzare qualche serata con il solito gruppo di amici. Ma niente! Non ci sarà proprio 
un bel niente! 
Ho un disperato bisogno di un costume nuovo, magari con un bel pareo abbinato, dato che quello 
che mi ha regalato mia zia l'anno scorso è finito in mare, per colpa di quell'esibizionista di Ale
la mia migliore amica.

- Julie?-schiaccio pausa.

Ecco mia madre Lisa che, come sempre, fa irruzione nella mia stanza, dimenticandosi di avere una mano
per bussare, e comincia a parlare come una mitragliatrice impazzita. E' una donna molto 
affascinante: ha grandi occhi verdi e bellissimi capelli biondi, che in questo momento spuntano 
ribelli da una pettinatura, conseguenza del gran caldo.
- Julie?- esclama.
- Ti ho detto mille volte di non chiuderti in camera con quegli affari nelle orecchie!Devo uscire e ho bisogno che porti Leon dalla nonna. Subito!-
- Ma mamma! La nonnna non sopporta gli animali! Lo sai-.
- Non abbiamo altra scelta. Stasera c'è lo spettacolo e devo correre in teatro per le prove.-
Scendo sempre all'ultimo minuto, tenendo d'occhio la presenza di Ale su Facebook.
Dal momento in cui va offline al momento in cui passa sotto casa mia ed ho giusto il tempo di allacciarmi le scarpe,
prendere la borsa e andare giu di corsa. 

- Ale devo dirti una cosa e non credo ti farà molto piacere- esclama con voce molto bassa.
- E' grave? No, perchè una manciata di minuti fa ho avuto una discussione con mia madre e sono un pò nervosa,
ma oramai , dammi questa notizia, lo sai che sono curiosa esclama con aria maliziosa.
- Ehm, non rimarrò qui questa estate, i miei vogliono andare in vacanza e come tu ben sai, non posso contrastare le loro scelte. Vorrei tanto non partire, ma devo.-
- Come farò senza di te tutta l'estate? E dove andrete in vacanza?-
- In Canada, dai genitori di papà. Dai ci sono tutte queste ragazze qui, farai amicizia sicuramente, ma a dir la verità mi mancherai tanto.-
- Capisco, ti chiamerò tutti i giorni, stanne certa. Non ti dimenticherai di me, lo sai.

Gli ultimi due mesi prima della fine dell'anno sono stati davvero brutti, verifiche su verifiche,
interrogazioni a tappeto, ansie da insufficienze non colmate e colloquui con i genitori in cui si paventa la boccitura.
Ale rischiava molto, ma all'ultimo con grande sforzo,recupera tutte le materie.
Nel frattempo l'accompagno a casa le do un bacio e con passo svelto mi dirigo verso casa mia.

- Julie, ho comprato delle maglie, vedi se ti piacciono, sono nel tuo armadio. -Esclama mamma con un tono di volce molto alto.
- Okay, le vedo subito.-
Corro in camera, apro l'armadio e trovo delle bellissime maglie, di svariati colori.
Insomma devo dire che mamma ha sempre degli ottimi gusti.
- Julie ti piacciono? -
- Si mamma sono bellissime, grazie!-
- Nell'armadio c'è anche una valigia marrone, infondo a sinista, prendila e con una spugna cerca di togliere un pò la polvere.-
- Mamma una domanda, ma quando partiamo?-
- Tra tre giorni, prepara tutto cio che ti serve
- Ma davvero? Io devo comprare tantissime cose ancora, come faccio in tre futili giorni? E' impossibile. Esclamo a voce bassa tra me e me.




-M.Jane.