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Autore: demigodfromdistricttwo    24/06/2012    6 recensioni
Fan fiction Fannie! Io ho pensato a come possano essere stati gli Hunger Games della ragazza, di come abbia fatto Finnick a tenerla viva e di come si sia sviluppato il loro amore all'interno dell'arena. Ecco cosa ne è uscito fuori :3 Signore e signori, che abbiano inizio i 70°Hunger Games.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finnick's pov.

 
Capitolo uno: La fortuna non è a suo favore.ϟ

"Happiness hit her like a bullet in the back
Struck from a great height
By someone who should know better than that."

Florence and the Machine | Dog Days Are Over.

 

Cerco di trovare la luce per prevalere all’oscurità che c’è nella mia mente, nella speranza di eliminare le immagini raccapriccianti che ho ancora nei miei pensieri. Un ragazzo che cade a terra sanguinante, il mio tridente conficcato nel suo torace. Ecco, i miei incubi sono ufficialmente ricominciati. Un odore di mare arriva alle mie narici, mi sveglio e guardo la donna che si trova al mio fianco. Mi è stata mandata dal presidente Snow ieri sera. Ecco il mio prezzo da pagare per far sì che vengano eliminate tutte le nomine del mio fratellino, nella mietitura di quest’anno. Beh ecco cosa sono.


Mi chiamo Finnick Odair, ho diciannove anni e sono una marionetta di Capitol City.

Scosto le coperte e infilo l’accappatoio. Mi avvicino alla finestra ad ammirare il magnifico mare del mio distretto quattro. Mi accorgo che c’è silenzio nei dintorni, quasi nessuno fuori casa. Di solito al mattino ci sono decine di persone che si preparano ad aprire le loro bancarelle o che ritornano da una lunga notte  di pesca. Almeno è quello che accade tutti i giorni che si possono definire ‘normali’.
Ah dimenticavo, il giorno della mietitura, non è un giorno normale. Il dolce silenzio della mattina mi fa provare una sensazione rilassante, che viene subito interrotta da una voce femminile.


«Ho sentito qualcosa sugli Hunger Games di quest’anno. Tu sei un mentore, pensavo potesse esserti utile qualche informazione in più. » Mi dice.

Il suo nome è Dorothea Redpath, uno degli sponsor di Capitol City. Vuole aiutarmi e io ho bisogno di informazioni in più, quindi annuisco.

«Ci sarà qualcosa di catastrofico, molto probabilmente un terremoto.»

‘fantastico’ penso. Quale altro atroce modo per uccidere velocemente i tributi?
Ringrazio Dorothea, la saluto e mi dirigo verso la spiaggia.  E’ deserta.
Le onde hanno un’area invitante e non oso a tuffarmi dentro.
A mio padre piace scherzare sul fatto che sono nato in acqua. Mia madre addirittura dice che ho imparato prima a nuotare che a camminare. Le onde sono sempre un rifugio accogliente per me.
Il mondo è sempre tranquillo qui. Mi piace restarmene sott’acqua finché non esaurisce l’ossigeno, per poi ritornare in superficie a malincuore. Inizio a guardare verso la spiaggia e vedo una ragazza che gira su se stessa molto velocemente. Scosto velocemente le alghe e i pesci attorno a me, e mi dirigo verso di lei.

«Attenta!» le dico.

Ma prima che possa finire di parlare, lei è già caduta sulla sabbia cocente e scoppia in una risata contagiosa. La aiuto ad alzarsi, anche se la vedo alquanto imbarazzata. Incrocio i suoi occhi, sono di un verde scuro, quasi smeraldo. Riconoscerei quegli occhi tra mille, è Annie Cresta.
Suo padre possiede il negozio di reti in città e spesso i nostri padri vanno a pesca insieme.
La conosco fin da bambino anche se non ci ho mai parlato. Credo si senti ancora imbarazzata e in debito da quando una volta le salvai la vita, ma questa è un’altra storia.


«Grazie. » Mi dice, per poi scappare via.

‘Perché si comporta così?’ mi chiedo.

«Signor Odair..» una voce potente mi chiama alle mie spalle. E’ Wade Herriot, un pacificatore.

«Mi dica» Gli rispondo.

«La signorina Cronin la aspetta al Palazzo di Giustizia. »

Fannia Cronin è l’accompagnatrice storica del distretto quattro, oggi è venuta direttamente da Capitol City per il giorno della mietitura. Si starà chiedendo dove sia, pronta a consegnarmi nella mani dei miei stilisti.

«Sarò lì a momenti» dico a Herriot e mi dirigo verso il palazzo.

La piazza è molto affollata. I ragazzi sono divisi per età e marciano al loro posto con quei volti spenti, di chi non sa se potrà rivedere più il suo distretto. E’ una cosa orribile per dei ragazzini di dodici anni, ma nel mio distretto tutti sono stati preparati per questo destino. Si dice che quest’anno non ci saranno volontari, questo vuol dire meno probabilità di un vincitore dal distretto quattro. Io sono l’ultimo vincitore, l’ultimo ad essere sopravvissuto in quell’arena. Vengo velocemente scortato al Palazzo di Giustizia, dove i miei stilisti mi preparano. Dopo prendo postazione sul palco, affianco al sindaco Lapworth. Fannia si alza e si avvicina al microfono.

 «Felici Hunger Games e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore» continua «E’ un immenso piacere per me essere qui. Però prima di sorteggiare i ragazzi che rappresenteranno il magnifico distretto quattro, in questi settantesimi Hunger, godiamoci un filmato direttamente da Capitol City! »

Riprende il suo posto, con un finto sorriso sulle labbra e gira il volto verso il grande telo alle nostre spalle. Il solito filmato annuale dove raccontano dei giorni bui, della rivolta, della distruzione del distretto tredici e di come nacquero gli Hunger Games. ‘E’ soltanto un reality show’ dicono.
Chiacchiere, chiacchiere per rendere meno drammatica la cosa. Una punizione che secondo loro dobbiamo pagare per esserci ribellati. E’ così che va avanti la situazione, da anni e da anni e molto probabilmente per sempre. Il vincitore invece diventa un uomo libero, acclamato e pieno di ricchezze.
Io sono un vincitore. Ho molte ricchezze, sono acclamato, ma non mi sento un uomo libero.
Una volta finito il filmato, nessuno applaude. Fannia si avvicina alle due urne e dice:

 «Ed ora, prima le signore»


Allunga la mano nella grande urna alla sua sinistra e prende un biglietto. C’è tensione. Vedo mamme che abbracciano i loro figli rassicurandoli. Chi scommette e chi è in attesa di un nome, un’attesa che non finisce mai. Fannia si schiarisce la gola, apre il biglietto e legge «Annie Cresta.»

 

  



Hoola ghiandaie!
Questa FF narra degli Hunger Games di Annie Cresta, è davvero bella credetemi.
Narrerà di come Finnick si innamorerà di lei nell'arena, di come la terrà in vita. Insomma, tutto quello che la Collins non ha avuto occasione di raccontarci.
Aggiorno a cinque recensioni quindi datevi da fare eh. Ne avevo già scritta una, ma non andava bene quindi l'ho riscritta.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci ho lavorato più di un mese. Spero vi piaccia, kiss
  
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