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Autore: Ebbrezza    24/06/2012    4 recensioni
Lacrime calde si sciolgono sul volto pallido e gelato di Alan,
chissà che riescano a penetrare dentro quel suo corpo rigido ed arrivare dritte al cuore per rubargli ancora qualche battito.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alan Humphries, Eric Slingby
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ne serve una sola.
Una sola.
Serve una sola anima per salvare Alan.


 
« Ciel Phantomhive! La tua anima è... »
 

                                                                                                                    Did I disappoint you or let you down?
                                                                                                         Should I be feeling guilty or let the judges frown?

 

Un fascio di luce esplode con improvvisa violenza dinanzi ai miei occhi, nel preciso istante in cui la mia falce mietitrice investe il corpo del giovane conte. Avida e affamata, impaziente di divorare un'altra anima, la tanto, troppo, agognata millesima. Il tassello mancante alla cura che, finalmente, salverà Alan.
L'ultima goccia di sudore, l'ultimo urlo straziato di una vita spezzata. Un ultimo peccato che, silenzioso, si aggiunge agli altri e dilania questa mia anima marcia, ridotta ad un fantoccio distrutto.
Il passo finale che separa me dalle fameliche fiamme dell'inferno e lui dalla salvezza.

 

                                                                                                                  So I took what’s mine by eternal right.
                                                                                                                            Took your soul out into the night.
 


Autodistruzione, nient'altro che pura autodistruzione, per concedermi il lusso di sognare che quel suo sorriso potrà esistere in eterno.
Talmente ingenuo e delicato da alimentare in me ogni speranza che neanche la morte avrebbe osato sfiorare e rovinare la bellezza di quel viso, barattando la sua purezza per mille anime altrettanto pure.
Ma lui no. Non le avrei permesso di portarlo via senza prima giocarmi tutto.


  
 You touched my heart, you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
 



Speranze. Ci mettono più tempo a sbocciare che ad appassire, cadono come petali d'acciaio e fanno rumore.
Sfumano, lasciandoti dentro il sapore amaro del veleno.
Sfumano, come sfuma questa luce che mi brucia gli occhi, senza darmi il tempo di socchiudere le palpebre che si spalancano di colpo, quando mi rendo conto che al posto del petto del conte c'è la schiena di Alan.

      
 

 I’ve kissed your lips and held your hand. Shared your dreams and shared your bed.
                                                                                    I know you well, I know your smell. I’ve been addicted to you.      

                                                                                                                            

Le mie braccia scattano in avanti in un gesto disperato, afferrando il suo corpo inanimato prima che tocchi il suolo. Ma le mie ginocchia tremano, non reggono e devo appoggiarlo a terra, invocando mentalmente quelle poche forze che mi sono rimaste per scuoterlo e urlare il suo nome.
Rispondimi. Rispondimi, ti prego.
Mi scrutano, quelle iridi verdi, torcendosi nel silenzio per provare a parlare. Affogano, le mie, in quel mare di dolore che avrei voluto sterminare. Si perdono, si allargano impazzite per non strapparsi mai dalle sue, per non spezzare quel contatto e continuare disperatamente a cercare ancora un briciolo di vita, oltre quello sguardo vitreo su cui la morte ha già soffiato.
Lacrime calde si sciolgono sul volto pallido e gelato di Alan, chissà che riescano a penetrare dentro quel suo corpo rigido ed arrivare dritte al cuore per rubargli ancora qualche battito.

 

                                                                                                                           Goodbye my lover, goodbye my friend.
                                                                                                You have been the one. You have been the one for me.

 

Sollevo le dita con estrema lentezza per allontanare una ciocca di capelli che gli incornicia la guancia, nutrendomi di quei lineamenti angelici e incantevoli dei quali non mi sazierei mai.
I miei occhi muoiono sulle sue labbra quando un sorriso, dimenticato lì, rapisce il mio sguardo e mi tormenta.
Svegliati, Alan. Per l'amor del cielo, alzati e andiamocene via.
Mi fermo a guardarlo ancora per qualche attimo prima di sollevarmi in piedi, mentre barcollo per l'orribile sensazione di essermi staccato dal suo corpo.

Saremmo dovuti restare lì insieme per sempre,
ma quell'infame di un demone mascherato da maggiordomo ha centrato in pieno il punto.

  
                                                                                                                          I’ve seen you cry, I’ve seen you smile.
                                                                                                                          I’ve watched you sleeping for a while. 

 

Mille anime. Mille, inutili, anime. E non hanno mai smesso di lacerarmi, da dentro, i polmoni. Graffiano, si imbrattano le unghie di sangue e mi mozzano il respiro, in un perpetuo circolo vizioso che dura dal primo giorno di questa atroce follia. Sono stremato, sento le gambe intorpidirsi come se il sangue avesse improvvisamente smesso di inumidirmi le vene, ma combatto per non cadere in ginocchio e implorare perdono al vento, davanti a quel demone che mi tortura puntandomi addosso quelle disumane iridi di un rosso-vermiglio agghiacciante. Le sento trapassare la carne e penetrarmi fin dentro le ossa, mentre un sorriso spietatamente compiaciuto evidenzia il palese godimento dell'impassibile maggiordomo. Una sporca creatura del diavolo macchiata di peccati, il cui volto si contorce con finto disgusto di fronte alla disperazione che, pur di salvare colui che ama, indossa guanti da assassino. Impregnati, adesso, dell'unico sangue che non andava versato.

 

                                                                                                                               And I love you, I swear that’s true.
                                                                                                                                              I cannot live without you.

                 

I miei occhi stanchi incrociano quelli avidi del demone, dopo aver intuito che nelle sue mani c'è la salvezza che mi risparmierà al delirio.
Muovo qualche passo ancora verso di lui e, ormai sfinito da questa perversa agonia, lo supplico di uccidermi.
Elemosinare la morte pregando un demone, che quasi si rifiuta per godersi ancora questo crudele spettacolo, ma il conte lo ammonisce e pronuncia il suo ordine. L'altro si inchina e una morsa al cuore mi spezza il fiato di colpo, nel momento in cui mi accorgo che le sue dita stringono il manico della falce di Alan.
Socchiudo gli occhi, incurante delle lacrime che tornano a bagnarmi il volto mentre il demone è arrivato alle mie spalle. Passano solo pochi secondi, prima che un dolore acuto alla schiena mi rubi un ultimo urlo di straziante dolore.

Saremmo dovuti restare lì insieme per sempre                . 






  



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Ah, eccomi qui. Finalmente sono riuscita a finire questa fic e pubblicarla. Ormai avevo perso le speranze. ^o^
Ci tenevo particolarmente a scrivere su Eric e Alan, dal momento che sono due personaggi che io trovo incredibilmente favolosi, così come questa scena del musical. Spettacolare e tristissima allo stesso tempo.
La canzone, per chi non la conoscesse, è la bellissima 'Goodbye, my lover', di James Blunt. Come avrete intuito, ho scelto solo alcune strofe.

Spero di potermi ritenere soddisfatta di quello che è venuto fuori e di non avervi, in qualche modo, delusi.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, pareri e critiche costruttive sono sempre ben accetti.
A presto,
Ebbrezza.

  
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