CAZZO SABRINA SCRIVIMI"Siiilv~"
l'irritante voce del moro penetrò rapidamente nelle orecchie
del malcapitato seduto affianco a lui. Era visibilmente ubriaco
nonostante il rosso abbia passato la già noiosa e
imbarazzante serata facendo di tutto per allontanare i drink pericolosi
dall'idiota. "Siiilv~"
ripetè con più entusiasmo abbracciandolo,
"andiamo in un posto appartato a fare le cosacce~?" al che il ragazzo assunse
un invidiabile colorito in pendant
con i suoi capelli. Abbinamento perfetto. Si
alzò di scatto trascinando con sé Gold, che
continuava a stringerlo nemmeno fosse evaporato nell'arco di un minuto.
Cercò Crystal nella folla, non perché voleva
avere un'amabile conversazione con quell'oca, ma giusto per avvisarla
che se ne stavano andando. Già era impossibile cercare di
far ragionare Gold da sobrio, figuriamoci ora che puzzava d'alcool e
sorrideva stupidamente al centrotavola floreale davanti a lui.
Incrociò lo sguardo di Blue e cerco di dirle che tornavano a
casa, dopo una decina di tentativi sembrò aver capito,
annuì e li saluto con un cenno della mano. "Siiiilv~ stiamo andando in un posto
appartato?" Cinguettò nuovamente lasciandosi trascinare
senza troppe storie. Silver gli assestò una gomitata alle
costole. "Sì, ora andiamo nel posto appartato, ma abbassa la
cazzo di
voce". Dopo diversi minuti riuscirono a uscire, Gold aveva insistito
per fermarsi a salutare mezzo locale e camminava con un'andatura che
avrebbe nemmeno un paraplegico avrebbe invidiato. Fatto qualche metro,
mentre si incamminavano silenziosi verso caso, sempre stringendolo il
moro gli rivolse un sorrisetto e iniziò a camminare in linea
retta. "So fare bene l'ubriaco, umh~?" l'altro si
limitò a scuotere la testa sospirando "te l'avevo detto che
non avrei bevuto un goccio, non volevo rovinare la nostra serata".
Silver approfittò della penombra per concedersi un sorriso,
si era ricordato del loro anniversario, non che lui gli desse
importanza, ci mancherebbe, ma aveva pensato di usare la ricorrenza
come scusa per non andare a quella stupida festa per poi rinunciare
all'ultimo momento, Gold sembrava così eccitato. Arrivarono
in pochi minuti davanti a casa sua. Rimasero fermi davanti alla porta,
indecisi sul da farsi per qualche secondo. "Resti?" mormorò
il moro, "lo sai che mia madre ti adora, spero solo non si arrabbi se
la svegliamo". Alzò un sopracciglio, sapeva come sarebbe
andata a finire la serata e a cosa Gold alludeva con quel "se la
svegliamo". Aprì la bocca per controbattere ma le sue labbra
lo fecero tacere all'istante. Posò la fronte sulla sua e gli
rivolse un sorriso malizioso. "Siiiilv~ mi avevi promesso che
avremmo fatto le cosacce, ricordi?".
Ebbe giusto il tempo per pensare che stare troppo intorno a Gold lo
avrebbe fatto uscire di testa prima o poi, ma un altro bacio glielo
fece dimenticare.