Steve stava passeggiando per il parco, l’aria era fresca ed era il momento migliore per prendere una boccata d’aria; certo avrebbe preferito che Tony fosse li con lui, ma lo scienziato preferiva aggiustare per la milionesima volta il suo braccio meccanico. Indossava la sua camicia a quadri preferita sulle tonalità del beige e del marroncino, i suoi bermuda chiari e i capelli spettinati, abitudine che aveva preso stando con Tony. Sul vialetto ghiaiato vi erano panchine di marmo bianco, alcune erano immerse nel verde; su un di queste era seduta Natasha che si sfregava le mani guardando di tanto in tanto il cielo. Steve, che sapeva il fatto suo, le andò in contro accennando un sorriso e sedendosi accanto a lei.
-ciao-
-ciao- disse Natasha senza distogliere lo sguardo dal prato-
-va tutto bene?-
-non male,grazie.-
-e come va con Clint?- domandò Steve sbattendo le lunghe ciglia bionde che racchiudevano gli occhi di ghiaccio.
-tra me e Clint non c’è niente..- Natasha scosse nervosa la testa abbozzando un sorriso tirato.
-si vede che provi qualcosa per lui..tentar non nuoce- incalzò il biondo
-senti Steve, sei molto gentile a interessarti ma stiamo nel  ventunesimo secolo..le cose sono un po’ cambiate dagli anni novanta… - rispose in tono cordiale cercando di non dare del “vecchio” al Capitano che era seduto li a guardarla con un mezzo sorriso sulle labbra rosee.
-ho parlato con Tony… dopo una discussione di due ore ho scoperto che lui prova le mie stesse cose. Ora stiamo bene.  Anche se litighiamo perché Stark è pieno del suo ego come un cocomero-
-ahah.. hai ragione Steve ma se le cose non dovessero andare bene? Se Clint mi dicesse no? Vivere insieme, vederci tutti i giorni sarebbe un bel pasticcio, non trovi?-  Natasha aveva incatenato il suo sguardo con quello di Steve cercando di fargli capire come non volesse perdere Clint ma nemmeno lasciare le cose come stavano. La situazione stava diventando scomoda e talvolta l’aria tra i due si faceva talmente tesa che si poteva tagliare a striscioline.
-ti ripeto che dovresti provarci.. male che vada è un no. Le cose poi si aggiusteranno.  Magari poi và a finire che fate una bella fonduta!- sorrise il capitano pensando al significato che egli stesso attribuiva al termine.
-Steve…per la centesima volta la fonduta è una fetta di pane con il formaggio fuso sopra!- sbuffò Natasha che era stanca di spiegarglielo.
-certo certo, solo perché ho novant’anni non vuol dire che sono scemo.- abbracciò la ragazza dandole un bacino sulla testa. – fidati di me-
Natasha ringraziò e si alzò dall panchina dirigendosi verso il vialetto di ciottoli bianchi.
-dove vai ora??-
-a seguire il tuo consiglio!- gridò Nat dirigendosi verso la Stark Tower.
Una mano si posò sulla spalla di Steve che spaventato si girò fulmineo
-ma che diavolo….Tony!-
-tentar non nuoce… fidati d me”- Tony facendo il verso a Steve - sei proprio un vecchio!-
- e tu da quanto sei qui?- domandò Cap alzandosi per mettersi di fronte a lui
-tanto da sentire che sono pieno del mio ego..  caro il mio capitano ti sbagli. Sono gli altri che gofiano il mio ego..io mi limito ad assecondare il loro giudizio. Non potrei mai deludere i miei ammiratori- disse Tony con il suo solito tono saccente.
-tu sei un grande sfacciato-
-questo è il meglio che sai dire.. perché non chiudi la bocca e non andiamo a fare una bella fonduta?- Stark sorrise malizioso portando con se il suo capitano.
La sera stessa Steve entrò in camera sua e sul comodino trovò un biscotto con sopra decorato con la pasta di zucchero, l’immagine del suo scudo. Accanto vi era un bigliettino con una calligrafia tonda e continua.
“grazie per il consiglio,Capitano. Io e Clint siamo una coppia. Baci, Natasha”
Steve sorrise tra se addentando il suo biscotto e pensando “non sarò l’unico a fare una fonduta stasera!”