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Autore: amnesiaL1996    24/06/2012    1 recensioni
Happy Birthday Curt Mega!!!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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The Niff’s story

 niff!!!

Oggi è il compleanno di Curt Mega,alias quel ragazzo bellissimo che purtroppo è sposato (ma chi te l’ha fatto fare…) quindi per festeggiare,e non me ne frega nulla che sono in ritardo con la mia glee challenge,una bella niff!!!!!

 

<< Ciao! >>

Nick sobbalzò,rischiando di cadere dall’altalena,prima di voltarsi e guardare allucinato il bambino davanti a lui.

<< Ma sei matto?! Perché mi hai urlato nell’orecchio? >>

Quel tipo doveva essere completamente pazzo…e poi,si poteva sapere chi era?

L’altro non sembrò minimamente toccato dall’essere stato sgridato e anzi il suo sorriso si ampliò maggiormente.

<< Ciao,io mi chiamo Jeff e tu? >>

Il moro aggrottò le sopracciglia.

<< Non credo ti riguardi,non ci conosciamo neanche e poi tu mi hai urlato nelle orecchie e mi stavi facendo cadere! >>

Il bambino biondo,piegò la testa di lato,un po’ confuso.

<< Ma scusa è proprio perché non ci conosciamo che ci dobbiamo presentare,così dopo ci conosciamo invece,no? E comunque scusa,ti stavo solo salutando,io non conosco nessuno qui perché abito in un'altra città e siamo solo in vacanza… Mi spiace,non volevo che tu cadessi… >>

Nel vedere l’espressione triste dipinta sul visino del bambino,quello moro sospirò,scendendo dall’altalena e porgendogli la mano con un lieve sorriso.

<< Nick >>

Jeff si illuminò immediatamente,stringendogli forte la mano nella sua.

<< Ciao Nick! Tu abiti qui? >>

Quello annuì.

<< Si. E tu? Dove abiti? >>

<< Molto lontano… Quanti anni hai? >>

<< 7… >>
<< Anch’io! >> poi il bambino biondo lo squadrò << Ma tu sei molto più basso di me! >>

Nick in risposta gli fece la linguaccia,incrociando le braccia al petto e dirigendosi verso il recinto della sabbia.

<< Ehi Nick,scusa! Non volevo offenderti… >> fece Jeff inseguendolo e sedendosi al suo fianco sulla sabbia morbida.

<< Io non sono basso,ok? >> ribatté il moro con un adorabile broncio.

L’altro annuì,sorridendo.

Quel tipo era davvero permaloso ma sembrava anche tanto simpatico… E poi quando faceva la faccia offesa diventava anche più carino.

<< Tu hai fratelli o sorelle Nick? >> chiese dopo un po’ di tempo Jeff.

<< No,e tu? >>

Il bimbo biondo si mise a contare sulle dita.

<< Ho una sorella di 6 anni,un fratello di 4 e uno di 3… >>

Nick lo guardò a bocca aperta.

<< Ma siete tantissimi! Beato te,almeno hai qualcuno con cui giocare… >> aggiunse poi un po’ sconsolato pensando che lui era quasi sempre a casa da solo o con qualche tata visto che i suoi genitori lavoravano tanto.

<< No invece… Jenny,mia sorella,vuole sempre giocare solo con le bambole,e Jacob e Jeremy sono ancora troppo piccoli per giocare con me… Però io sono il preferito di Jeremy e lui vuole stare sempre con me! >> aggiunse orgoglioso.

Gli piaceva il suo fratellino più piccolo e quindi era sempre contento di stare con lui,ma dato che aveva solo tre anno non poteva davvero giocare con lui come avrebbe voluto…

<< E a te a cosa piace giocare? >> chiese il moro,riprendendo a costruire chissà cosa con la sabbia.

<< Con le costruzioni e con i videogiochi,ma solo quelli della Disney…e poi mi piace tanto ballare! >>

<< Anche a me piacciono le costruzioni e i videogiochi Disney,però non mi piace tanto ballare…preferisco cantare! >>

E così non si sa come presero a cantare e ballare qualcuna delle loro canzoni Disney preferite e passarono tutto il pomeriggio a ridere e giocare insieme.

Quando ormai il sole stava per tramontare,una bimba bionda corse verso di loro.

<< Jeff ha detto mamma di venire subito perché ce ne dobbiamo andare! >> disse tutto d’un fiato la piccola Jenny,mettendosi le mani sui fianchi con espressione seria.

<< Arrivo subito,ok? >>

La bambina sospirò,tornando a riferire alla mamma,seduta su una panchina piuttosto lontana insieme ai due figli più piccoli.

Jeff si alzò,scotendosi di dosso la sabbia.

<< Ciao Nick… >> fece con tono triste.

<< Ciao Jeff >> rispose l’altro con espressione ugualmente triste.

Per una volta che aveva fatto amicizia con qualcuno…

<< Io…io credo che domani potrò tornare,tu ci sarai vero? >> chiese il biondino speranzoso,mentre il moro annuiva.

Entrambi si sorrisero un secondo,salutandosi appena con la mano,poi Jeff prese a dirigersi verso la madre.

Dopo un paio di metri però si fermò,tornando di corsa indietro verso il suo nuovo amico,che lo guardò interrogativo.

Jeff si abbassò leggermente e posò le labbra sulla guancia di Nick con delicatezza. Quando si staccò si sorrisero per qualche secondo,guardandosi negli occhi,mentre il moro arrossiva appena,felice comunque che l’altro l’avesse fatto.

Poi il bambino biondo corse da sua madre,salutandolo ancora con la mano e mentre Nick riprendeva a giocare da solo pensò che magari il giorno dopo avrebbe potuto darglielo lui un bacio.

 

Il pomeriggio successivo il bambino dai capelli neri,lasciò la mano della tata appena attraversato il cancello del parco giochi,correndo verso il recinto della sabbia del giorno prima.

Si bloccò,un po’ deluso nel vederlo vuoto,ma dopo un secondo si diresse verso le altalene,dove si erano conosciuti.

Si guardò intorno per un paio di minuti,alla ricerca dei capelli biondi dell’amico,poi si arrese e si sedette su una panchina con le lacrime agli occhi.

Jeff non era venuto.

Aveva perso l’unico amico che aveva…e non aveva neanche potuto dargli un bacio…

 

 

Nick poggiò a terra i suoi due pesantissimi trolley,dando un occhiata per la prima volta a quella che sarebbe stata la sua stanza per i futuri anni del liceo.

Era lussuosa,enorme,molto bella,ma la trovava decisamente triste.

Insomma,era così…vuota,impersonale.

Sospirò,buttandosi sul letto e osservando la stoffa scura del baldacchino,pensando che per quattro anni avrebbe dovuto vivere lì,in quella scuola e in quella camera,per di più con un perfetto sconosciuto.

Da una parte non gli dispiaceva poter vivere finalmente lontano dai suoi genitori,visto che tanto l’avevano sempre ignorato ed era comunque cresciuto da solo,ma se lui e il suo compagno di stanza non fossero andati d’accordo? Insomma,doveva vivere con quel tipo per quattro anni!

Proprio pensava a questo la porta si aprì.

Il ragazzo si mise seduto,fissando la porta che,aperta,gli impediva di vedere la persona che cercava di entrare.

Sentiva solo dei rumori e delle imprecazioni,poi quel qualcuno riuscì a trascinare i suoi bagagli all’interno della camera,ma il ragazzo moro non riuscì comunque a vederlo,dato che portava una felpa col cappuccio quasi a coprirgli il viso e un paio di occhiali da sole con la montatura fucsia e teneva in bocca la chiave della loro stanza,con il grosso portachiavi con inciso il numero che penzolava da un lato.

Il ragazzo buttò tutta la sua roba e le chiavi sulla moquette al lato del suo letto sotto lo sguardo incuriosito e un po’ preoccupato di Nick,poi si voltò verso il moro sorridendo e in un solo gesto si tolse gli occhiali da sole e fece scivolare all’indietro il cappuccio.

Nel momento in cui i due si guardarono in faccia,rimasero a bocca aperta,gli occhi spalancati dallo stupore,fissando ognuno il viso dell’altro,familiare ma allo stesso tempo sconosciuto.

Poi scoppiarono a ridere.

<< Non ci credo! Sei tu! >> fece Nick tra le risate.

<< Nick! >> esclamò semplicemente Jeff,ridendo anche lui.

I due si abbracciarono appena,prima di buttarsi sul letto del biondino a chiacchierare.

Dopotutto non si vedevano da 7 anni ed erano stati amici solo per un pomeriggio,quanto potevano sapere l’uno dell’altro?

<< Quindi ora hai un altro fratello in più? >> chiese Nick incredulo.

Jeff annuì.

<< Già,si chiama Joel e ha 6 anni… Comunque sai che sei sempre un nano Nicky? >> fece il biondino appioppandogli quello che sarebbe stato il suo soprannome a vita.

Duvall sospirò,alzando gli occhi al cielo e nascondendo un sorriso.

Adesso era sicura che la stanza non sarebbe mai più potuta essere triste come gli era parsa all’inizio.

 

 

<< Nick,tu sei etero? >>

Il ragazzo in questione quasi si strozzò con il tazzone di caffè bollente che stava bevendo.

<< Blaine,ma sei impazzito?! >>

<< Perché? Tu e Jeff siete sempre insieme e siete talmente carini che mi chiedevo se magari tra voi ci fosse qualcosa di più che semplice amicizia… >>

Duvall guardò il suo migliore amico che,sorridente come sempre,aspettava davanti al bancone la sua cioccolata calda per raggiungerli.

Si sentiva le guance incandescenti e,dato che Blaine lo stava osservando in attesa di una risposta,arrossì ancora di più.

Cioè,lui non che avesse proprio una grande esperienza con le ragazze.

Era uscito con qualcuna ma alla fine diventavano sempre amici e lui si ritrovava dopo poche settimane a sentirle parlare della loro nuova cotta e di cose simili.

Che desse anche a loro l’impressione di essere gay?

Non che lo fosse,cioè in realtà non lo sapeva neanche lui,ma trovava molte ragazze davvero carine.

Certo,però lo pensava anche di Jeff quello…

Scosse la testa.

Ok,forse era un tantino confuso.

E si,forse c’era la possibilità che fosse gay e che un po’ gli piacesse il suo migliore amico,ma non credeva di essere pronto ad ammetterlo.

<< Non sono gay,Blaine >> mentì quindi,tornando a fissare il suo caffè ormai freddo.

Il ragazzo gli sorrise.

<< Scusa della domanda,non volevo farmi i fatti tuoi… Però >> aggiunse tacendo subito dopo.

<< Però cosa? >>

<< Sono quasi sicuro al 100% che lui lo sia >> fece indicando il biondino.

Per quanto loro due fossero ormai migliori amici inseparabili,quasi come fratelli,non avevano mai parlato di quello,però in effetti anche a Nick qualche volta era venuto il dubbio.

Non che in quel caso gli avrebbe voluto meno bene o gli avrebbe dato fastidio stare in stanza con lui,ma più di una volta ci aveva pensato effettivamente,senza arrivare mai a una risposta.

Ma se Blaine,l’unico ragazzo dichiaratamente gay che conoscesse,ne era quasi certo,il dubbio non poteva fare a meno di tornargli.

<< Insomma >> continuò intanto il ragazzo riccio << guarda quei capelli biondi perfettamente piastrati,gli occhiali da sole rosa,tutti quei braccialetti colorati… Sono cose solitamente associate a una ragazza. Cioè,l’unico altro ragazzo a portare occhiali di quel colore sono io! >>

In quel momento Jeff prese la sua cioccolata con panna e si diresse verso di loro con un sorriso enorme,per cui i due cambiarono subito argomento.

Ma per tutta la giornata,e oltre,Nick continuò a pensare a quello che gli aveva detto Blaine.

 

Così circa una settimana dopo,quando Jeff gli mostrò le due catenine e i due plettri che si era comprato da usare a mò di collana,uno con dei disegni rosa e uno con il simbolo della pace,a lui tornarono in mente quelle parole.

“Insomma guarda quei capelli biondi perfettamente piastrati,gli occhiali da sole rosa,tutti quei braccialetti colorati…”

E,mentre Sterling si ammirava allo specchio,allacciandosi le due pseudo collane,gli chiese:

<< Jeff tu sei gay? >>

Neanche mezzo secondo si era già pentito di aver posto quella domanda così diretta,e stava già per scusarsi e dirgli di dimenticare l’accaduto,quando,candidamente come suo solito,l’altro gli rispose:

<< Certo >>

<< Ah >> fu tutto quello che riuscì a dire Duvall.

Quindi Blaine,e lui,avevano ragione,Jeff era davvero gay.

Dato il suo commento ben poco eloquente,il biondino si voltò verso di lui,mordicchiandosi il labbro inferiore con un espressione dispiaciuto.

<< È un problema? >> gli chiese,pensando che forse questo avrebbe potuto cambiare qualcosa tra loro,che forse l’amico si sarebbe sentito imbarazzato a dividere la stanza con lui ora che lo sapeva…Ma cavolo,dopotutto lui non poteva e non voleva fingere di essere qualcosa che non era,no?
<< Cosa?! Io…No,Jeff,no! Insomma,tu sei il mio migliore amico e…ci tengo a te,non…non importa,cioè se tu sei così va bene,no? >>

Jeff non poté fare a meno di sorridere alla sua risposta contorta,non solo perché il ragazzo aveva fatto un casino,ma anche perché aveva capito il messaggio: Nick lo accettava,comunque.

E per questo gli era mille volte più grato che di essere suo amico.

 

 

<< Nick? Che guardi? >>
Altra mattina,stesso tavolo,stessa sala mensa,Nick si strozzò con la sua solita tazza di caffè incandescente al richiamo di Blaine.

Erano passati più o meno un paio di mesi da quando Jeff gli aveva detto di essere gay e ormai lo sapevano tutti i loro amici (cioè tutti gli Warblers),ma il problema per Nick era decisamente un altro.

E cioè il fatto che si era praticamente appena fatto beccare da Blaine mentre fissava il culo del suo migliore amico,in modo non proprio amichevole.

Per fortuna che il loro solista non era particolarmente intelligente e non aveva capito cosa esattamente stesse guardando…

Però lui doveva assolutamente darsi una regolata: non sapeva esattamente quando tutto quello era cominciato,ma da un po’ di tempo vedeva Jeff in modo diverso,e non per il fatto che ormai sapeva con certezza che era gay.

Cioè,se prima aveva pensato un paio di volte,per caso,che era carino,adesso poteva passare ore,soprattutto durante le lezioni più noiose,a fissarlo.

Ormai era certo di conoscere ogni più piccolo dettaglio del suo viso e del suo corpo e ogni più piccola sfaccettatura di ogni sua espressione.

Ma ormai la cosa stava decisamente degenerando e doveva fare qualcosa.

Chissà,parlarne con qualcuno magari poteva fargli capire qualcosa di quello che gli stava succedendo…

E chi meglio di Blaine Anderson poteva aiutarlo.

<< Blaine? >> chiamò per attirare la sua attenzione.

Quello lo guardò interrogativo,aspettando che parlasse.

<< Penso…Credo di essere gay >>

Blaine spalancò la bocca dallo stupore.

Per quanto l’avesse pensato più di una volta,non si immaginava proprio di sentirsi dire quelle parole.

Subito,fece mentalmente due più due e,alzando un sopracciglio e rivolgendogli un sorrisetto malizioso,gli chiese di nuovo:

<< Che cosa stavi guardando Nick? >>

Il moro arrossì di botto.

<< Fottiti >> gli sibilò non troppo delicatamente. Poi,vedendo che Jeff stava venendo verso di loro sorridendogli,e faticando per non sbavare,aggiunse:

<< Dimentica quello che ho detto,ok? Lascia perdere >>

 

Un paio di giorni dopo,dopo aver sognato il suo migliore amico con quei jeans aderenti che aveva all’ultima festa in cui erano stati,Nick pensò che magari vedendolo di meno tutto ciò gli sarebbe passato.

E quindi prese a evitare il biondino,che pur essendo parecchio stupido si accorse dopo qualche giorno che il suo compagno di stanza evitava di avere ogni contatto con lui,uscendo appena lui tornava,tornando solo quando lui ormai dormiva e andando a fare colazione prestissimo,appena lui si alzava.

Per questo una sera,mentre Nick faceva per aprire la porta della loro camera borbottando qualcosa su Thad e dei compiti di algebra,Jeff lo bloccò per il polso,facendolo voltare verso di sé.

<< Nick mi stai evitando >> affermò guardandolo negli occhi.

Il moro abbassò lo sguardo per non specchiarsi in quelle pozze verdi e arrossì.

<< No…Non è vero… >> negò piuttosto debolmente,sapendo già che il biondino,che lo conosceva come le sue tasche,non ci sarebbe mai cascato.

<< Si invece >> poi si rabbuiò,lasciando la presa sul suo polso e diventando improvvisamente triste << È perché hai cambiato idea? Ti imbarazza stare in camera con me perché sono…gay? >>

Questa volta fu il suo turno di abbassare lo sguardo,fissandosi intensamente le scarpe e lottando per non farsi salire le lacrime agli occhi,pensando che forse per colpa del suo modo di essere aveva rovinato il suo rapporto con la persona a cui più teneva al mondo.

<< No,Jeff,credimi. Non sei tu il problema >> rispose questa volta con voce salda il ragazzo più basso,sentendosi in colpa per avergli pensato che era lui il problema.

Quanto era stato stupido,doveva immaginarselo che l’altro si sarebbe preso tutta la colpa,piuttosto che darla a lui…

Il biondino sentendo quelle parole risollevò subito lo sguardo.

<< E allora cosa c’è,Nicky? >> gli chiese con dolcezza facendo un passo avanti per avvicinarglisi.

Troppo vicino,decisamente troppo vicino.

Nick deglutì lentamente,fissando il viso di Jeff a poco più di una decina di centimetri di distanza,facendo scivolare istintivamente lo sguardo sulle sue labbra rosee.

Cazzo,era l’unica cosa che riusciva a pensare,dato che il suo cervello sembrava essere partito in vacanza per chissà dove.

<< Ehm… Io… >> cercò di dire qualcosa,o di muoversi per allontanarsi un po’ da lui in modo da respirare qualcos’altro che non fosse il suo profumo,ma le sue gambe,proprio come il suo cervello,sembravano non rispondere ai comandi,dato che tutto il suo corpo desiderava la vicinanza con quello del biondino e solo la ragione,sepolta da qualche parte,protestava sempre più fievolmente.

Fino a scomparire.

E in quel momento Nick riuscì finalmente a muoversi,ma semplicemente per fare quel mezzo passo in avanti che gli serviva ad azzerare totalmente la distanza tra loro due.

Baciò Jeff con dolcezza,una mano sulla sua guancia e una tra i suoi capelli,sentendo tra le dita quei capelli soffici e lisci.

Quando si staccarono senza fiato,dopo pochi ma lunghissimi secondi,Nick osservò il ragazzo davanti a sé,che lo fissava con gli occhi spalancati,i capelli vagamente spettinati e le labbra insolitamente rosse.

Lui intanto sentiva le guance bruciare,imbarazzato per non essere riuscito a trattenersi e ancora insicuro su quale potesse essere la reazione dell’altro.

Ok che era gay,ma forse lui non gli piaceva…

Proprio in quel momento Sterling ruppe il silenzio.

<< Non ho capito bene… >> fece,prima di prenderlo per la cravatta della divisa e tirarlo a sé,baciandolo con decisione.

Ok,forse poteva prendere quello come risposta alla sua domanda,pensò il moro.

Decisamente,al suo migliore amico non dispiaceva affatto,dato come lo stava baciando.

<< Hai capito qual’era il mio problema? >> chiese con voce roca Nick diversi minuti dopo,quando trovarono la forza per staccarsi definitivamente.

<< Io non lo definisco proprio un “problema” >> ribatte l’altro.

<< Quindi io…ehm,diciamo che ti piaccio? >>

Il biondino alzò gli occhi al cielo,arrossendo però un pochino.

<< Nick,diciamo che è per te che sono diventato gay… >>

<< Davvero? >>

L’altro annuì.

<< Diciamo che la cosa è reciproca… >> fece allora il moro,poggiandogli una mano sulla guancia e riavvicinando i loro visi.

Si,decisamente avevano entrambi dei buon motivi per essere gay…

 

 

Toc. Toc.

Nick tuffò ancora di più il viso nel petto del suo fidanzato,cercando di ignorare quel fastidioso rumore che cercava di farlo svegliare.

Toc. Toc. TOC.

Aprì gli occhi e si mise seduto,fissando con sguardo omicida la porta.

Chiunque l’avesse svegliato sarebbe morto.

<< Avanti >> ringhiò,avvertendo dei movimenti al suo fianco che indicavano che anche Jeff era stato disturbato dal misterioso rompiball…ehm,scocciatore.

E questo gli diede un motivo in più per voler uccidere quel tipo.

Nessuno dava fastidio al suo ragazzo e rimaneva impunito.

La porta si aprì e Blaine fece capolino dalla porta con un sorrisone stampato in faccia.

<< Ehi,Nick! Sono venuto a trovare voi Warblers dato che era tanto tempo che non ci vedevamo e con gli altri pensavamo di andare da qualche parte tutti insieme. Siete dei nostri? >>

Prima che Nick potesse rivolgergli tutte le parolacce che conosceva,Jeff sembrò levarsi dall’oltretomba,mettendosi seduto con un espressione che faceva davvero paura.

<< Sparisci! >> urlò poi tirando un cuscino all’ex-warbler,che subito chiuse la porta per non essere colpito e,per sua fortuna,se ne andò.

Il biondino si lasciò cadere all’indietro portandosi una mano sul viso mentre il suo ragazzo lo guardava estasiato.

<< Ti ho mai detto che ti amo? >> fece sdraiandosi in modo da osservarlo in viso.

Subito l’altro si voltò verso di lui sorridendo,dimentico già di essere stato svegliato presto di sabato mattina.

<< Direi di sì,ma sai che adoro quando me lo dici… >>
<< Ti amo >> fece allora il moro.

<< Ti amo >> rispose il suo migliore amico sporgendosi per dargli un casto bacio sulle labbra,che presto si trasformò in una sessione di baci ben più passionali.

<< Nicky? >> lo chiamò Jeff mentre gli baciava dolcemente il collo.

<< Mmm? >>

<< Tu sei mio? >>

<< Certo che si >>

Il biondino sorrise di quella risposta,poi gli diede un altro bacio,questa volta sulla mascella,chiedendogli:

<< E io sono tuo? >>

<< Si >> rispose il moro con tono deciso,aumentando la stretta sui suoi fianchi.

<< Dimostramelo >> gli disse l’altro a pochi centimetri dal suo orecchio,prima di allontanarsi da lui e fissarlo negli occhi dicendo serio:

<< Fai l’amore con me >>

A Nick si bloccò il cuore per un secondo.

Davvero Jeff gli aveva appena detto una cosa del genere?

Si mise a sedere,costringendo il suo ragazzo a scivolare al suo fianco,sedendosi accanto a lui.

<< Perché? Perché proprio adesso? >> riuscì a chiedere stentatamente Duvall.

<< Perché no? Ti amo Nick. E tu ami me e io voglio sentire di essere tuo e solo tuo in tutti i sensi >> Sterling non era mai stato così serio. Lui,che di solito aveva sempre un espressione giocosa e a volte anche un po’ infantile,che sembrava sempre caduto dalle nuvole,adesso lo fissava con i suoi occhi verde scuro più penetranti che mai,seriamente convinto di quello che stava dicendo e che gli stava chiedendo di fare.

<< Ma tu sei già mio. E viceversa. Non abbiamo bisogno di altro >>

Gli occhi di Jeff presero a riempirsi lentamente di lacrime mentre un pensiero si faceva largo nella sua mente.

<< Non vuoi vero? Tu non…non mi vuoi in quel senso >>

<< Jeff non dire cazzate! >> Nick si alzò di scatto << Come puoi pensare una cosa del genere?! Io ti voglio da morire ma… >>

<< Ma? >> chiese Sterling alzandosi in piedi e mettendoglisi di fronte.

<< Ho paura,una fottutissima paura,ok? Ho paura di sbagliare qualcosa o che questo cambi qualcosa tra noi e >> lo prese per le spalle << non voglio che succeda perché tra noi è tutto perfetto. Io ti amo Jeff e non devi mai più pensare minimamente che io non ti possa volere in qualsiasi senso perché sei la cosa che più desidero al mondo. Ma è proprio perché sei la persona più importante per me che ho paura di perderti se sbagliassi qualcosa >>

Jeff non rispose. Si avvicinò lentamente e si poggiò sul suo petto,lasciando che il suo fidanzato lo stringesse tra le sue braccia e che le lacrime gli rigassero il volto mentre lo poggiava nell’incavo del collo dell’altro.

Perché lui capiva esattamente come si sentiva Nick. Aveva paura,paura di sbagliare tutto,ma non solo con la loro prima volta,aveva paura di sbagliare in ogni secondo che passavano insieme perché,proprio come aveva detto l’altro,quello che avevano era perfetto. Ma allo stesso tempo cominciava a volere qualcosa di più e desiderava Nick proprio come desiderava essere suo.

<< Ti amo >> sussurrò piano sul suo collo.

Il suo ragazzo gli prese il viso tra le mani,baciandolo dolcemente e facendogli poggiare la fronte sulla sua pochi secondi dopo.

<< Si >> disse poi.

E non era per far contento Jeff,non era per nient’altro se non perché lo amava con tutto il cuore e lo desiderava come non aveva mai voluto nient’altro.

E credeva in loro quel tanto che bastava da affrontare la sua paura,la loro paura.

Insieme.

 

 

<< Jeff? >> Nick sollevò la testa dal cuscino.

Era l’ultima notte alla Dalton,dato che dopo il diploma avrebbero dovuto lasciare quel posto che per loro era ormai diventata una casa.

Osservò il suo ragazzo mezzo addormentato al suo fianco,pensando che tutta la loro storia era cominciata proprio lì,in quella stessa stanza.

E lì il cerchio si sarebbe chiuso.

<< Mmm? >>

<< Se io te lo chiedessi,tu mi sposeresti? >>

Aspettò la risposta per diversi secondi,con il cuore che gli batteva a mille,poi vedendo che nessuno gli rispondeva,si sporse per vedere il viso del biondo che gli dava le spalle,trovandolo profondamente addormentato.

Aveva un espressione dolcissima,per cui decise di abbandonare tutti i piani e si risdraiò nella sua parte del letto con un sospiro,non sapendo che intanto il suo fidanzato aveva aperto gli occhi pieni di lacrime di commozione per la sua richiesta,fingendo solo di dormire.

 

<< Duvall Nicholas >>

Nick salì sul palco attento a non inciampare in quella stupida toga blu che lo faceva sentire ancora più imbranato di quello che era di solito,stringendo poi la mano al preside e prendendo il suo diploma mentre rivolgeva un sorriso veloce ai suoi genitori,nonostante tutto contento che per una volta avessero rinunciato a tutto per andare a vederlo.

Si fermò appena sotto il palchetto di legno,ai piedi della scala,in un punto in cui tutti i diplomandi dovevano passare per uscire ma che era nascosto dagli occhi dei genitori e degli amici presenti nella sala.

Aspettò impaziente,salutando intanto i compagni che gli passavano davanti man mano che ritiravano i loro diplomi.

<< Sterling Jeffrey >>

Data la sua scarsa altezza non riuscì bene a vederlo mentre saliva sul palco e ritirava il diploma con un sorriso,ignorando la mano tesa del preside e camminando fin troppo velocemente verso la scaletta laterale del palco,consapevole che lì sotto ci sarebbe stato il moro ad aspettarlo.

Fece quei tre gradini quasi volando,lanciandogli le braccia al collo e stringendolo con forza.

<< Si >> gli disse poi all’orecchio.

<< Si che cosa? >> gli chiese Nick alquanto confuso.

Jeff si staccò da lui con un sorriso enorme,guardandolo con una luce ancor più brillante del solito negli occhi.

<< Si che ti sposerei. Cioè,ti sposo. La tua era una proposta di matrimonio? >>

<< Ehm,io…Si,direi di si… Aspetta,tu hai detto si? E…non stavi dormendo ieri notte? >>

Il suo fidanzato lo baciò con dolcezza per farlo stare zitto e non dover rispondere all’ultima domanda.

<< Certo che ti sposo >> fece poi quando si staccarono.

Nick sorrise,prima di baciarlo di nuovo.

Ora si,che poteva essere felice.

 

 

<< Nick >> Jeff diede un colpo leggero alla spalla del moro,appisolato sul divano.

<< Nick >> ripeté con un altro colpo.

<< NICK! >> questa volta il colpo fu molto più forte e il ragazzo colpito spalancò gli occhi,ancora intontito dal sonno.

<< Nick,non dovevamo guardare insieme i video e le foto del matrimonio?! >>

Suo marito lo guardò sbadigliando furiosamente e chiuse gli occhi,appoggiando la testa sulla sua spalla.

<< Jeff,io c’ero al mio matrimonio,so che cos’è successo,non mi serve guardare i video… >> borbottò mentre già cadeva nel dormiveglia.

Il biondino si spostò,facendolo cadere giù dalla sua spalla e risvegliandolo.

<< Molto simpatico >> fece con tono acido,alzandosi e dirigendosi in cucina,iniziando a tagliare qualche verdura a caso.

<< Jeff >> Nick gli tolse il coltello di mano con gentilezza.

<< Lasciami in pace >> borbottò il biondino,incrociando le braccia al petto.

Nick lo abbracciò da dietro,mettendosi in punta di piedi per riuscire ad appoggiare il mento su una sua spalla.

<< Jeffie… >>

L’altro si voltò verso di lui con un delizioso broncio stampato in viso.

<< Che c’è? >> chiese con tono acido.

<< Jeff,lo sai che ti amo? Non devi offenderti,è solo che ho troppo sonno per mettermi a vedere quel video ora… >>

Jeff continuava a tenere il broncio,così Nick poggiò la fronte contro la sua,abbracciandolo.

<< Domani tu non hai lezioni giusto? Allora rimango a casa anch’io. Tutto il giorno con te… Alla fine della giornata mi odierai! >>

Suo marito scoppiò a ridere,dandogli un bacio sul naso.

<< Quanto sei scemo! Comunque ti amo anch’io,idiota… >>
<< Bhé,è per questo che siamo su quel video,no? >>

 

 

<< Non è la cosa più bella che tu abbia mai visto? >> sussurrò Jeff,mordendosi appena un labbro per non scoppiare a piangere per la commozione.

Nick si sedette accanto a lui nella stanza,strofinandogli il naso al lato del collo con un sorriso dolce.

<< Si,decisamente si >>

<< Credo che ti assomigli >>
<< Secondo me invece assomiglia a te… >>

<< Ma se ha la tua stessa forma degli occhi! >>

<< Per me ha il tuo naso… >>

<< Bhé,per quello per fortuna non ha il tuo… >>

<< Jeff! >>

<< Oh,andiamo tesoro,ammettilo che il tuo naso è enorme… >>

<< Ma… >>

<< Nick,l’hai svegliato! >>

<< Io?! >>

<< Shhh!!!!! Hey,piccolo… >> fece il biondo alzandosi e prendendo a cullare il bambino per farlo smettere di piangere.

Nick lo osservò mentre con calma lo faceva riaddormentare e lo metteva nella sua carrozzina,poggiandolo delicatamente,come se fosse di vetro.

Quando il biondino tornò a sedersi sul divano,avvicinando la carrozzina per poter vedere il piccolo Ross anche da lì,suo marito gli accarezzò dolcemente la guancia,facendogli poggiare la testa sul suo petto.

<< Spero che di carattere assomigli a te >> fece dopo un po’ << Così di sicuro sarà forte e saprà affrontare tutto sempre con un sorriso sulle labbra… >>

Jeff si strinse di più a lui,senza dire niente.

<< Sarai un papà fantastico >> aggiunse allora il moro.

<< Anche tu tesoro,il migliore del mondo >>

 

S.d.A.:

Questa credo sia la one-shot più lunga che io possa mai scrivere in tutta la mia vita (16 pagine di World senza considerare lo spazio dell’autrice) ma anche se dovevo scrivere 2 capitoli della challenge e finire un'altra cosa,non ho saputo resistere…Cioè,il compleanno di Curt Mega capita una volta all’anno,no?

Allora,che posso dire? Queste sono 8 one-shot in una!

La prima è ovviamente troppo tenera,è una baby!niff ! Per i fratelli di Jeff mi sono ispirata ai fratelli Lynch,ma so solo gli anni di nascita di Riker e Ross quindi non so se ho rispettato le altre differenze d’età…

La seconda non è niente di ché,era giusto per collegare loro da piccoli con loro da adulti…

Nella terza compare per la prima volta Blaine =D lui e le domande indiscrete… comunque principalmente è incentrata su quando Nick scopre che Jeff è gay…Notare che Jeff porta gli occhiali come Blaine perché Riker li porta come Darren…ovvero oscenamente rosa…

Il quarto è,bhé,Nick che guarda il culo di Jeff e perde la testa per lui,prima del loro primo bacio…

Il quinto è una specie di litigio…ma alla fine anche se non l’ho scritta c’è la loro prima volta…

Il sesto è il diploma,argomento un po’ delicato dopo il pessimo episodio di quello del McKingley in cui i RIB hanno rovinato tutto…ma qua è un po’ più importante,dato che Nick gli chiede di sposarlo… *.*

Quindi il settimo è appunto loro da sposati e l’ottavo…Daddy! Il figlio gliel’ho fatto chiamare Ross perché mi piace il nome e mi piace il fratello di Riker…Comunque per loro è come per i genitori di Rachel,non sanno esattamente di chi sia figlio Ross…

Mamma mia,che sonno…ho passato tutta la giornata a scrivere questo capitolo e comunque è stata una giornata “a tutto glee”: ho acceso la tv stamattina e c’era punk’d… E proprio in quel momento stava facendo uno scherzo a una bella biondina che io adoro chiamata…Dianna Agron! E poi vabbé ho scoperto che era il compleanno di Curt e stasera mi sono messa a vedere la 2x17 e la 2x18 su La5… Quando ho sentito Karofsky parlare di suicidi per colpa dei bulli è stato orribile…e dire che in neanche un anno lui ha cambiato ruolo! E poi c’è stata Somewhere only we know,una delle mie canzoni preferite,e ho iniziato a piangere!

Vabbé,ora vado…Ciao!!! E ancora buon compleanno al nostro Curt Mega! <3

  
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