Ma perché diamine dovevano sempre accadere a lui queste cose? Cazzo! Si trovava in una strada abbastanza isolata lontana da casa sua chissà quanto per una fottuta litigata!
Si accese una
sigaretta e si guardò in giro per
vedere se qualche
cespuglio gli ricordava in qualche modo la sterpaglia del cazzo che
stava
vicino casa sua,ma nulla,non riconosceva nulla,era nel nulla
più profondo.
Effettivamente aveva camminato per molto tempo,per fuggire anche
fisicamente
dalle urla della band che volevano convincerlo a smettere di bere,ma
insomma,un
uomo libero non può fare tutto ciò che vuole e
aspettarsi solamente che gli
amici lo sostengano SE ne ha bisogno? Forse effettivamente aveva un
problema
abbastanza serio,forse era anche giusto che i suoi amici si
preoccupassero,ma
non era giusto che durante la festa per il loro primo pezzo dovessero
iniziare
a guardarsi in uno strano modo dopo la sua terza birra: che problema
avevano,hm?
Avevano discusso a lungo e Gerard aveva deciso che era arrivato il
momento
della sua sigaretta,altrimenti per la delusione avrebbe potuto prendere
un
coltello e tagliarsi di netto il polso per smettere la piega che stava
prendendo la discussione. Era uscito dalla porta del retro ed aveva
iniziato a
camminare consumando la maggior parte delle sue amate sigarette. Mentre
camminava si era accorto che c’era un camion bianco e
leggermente graffiato qua
e là per qualche tamponamento che sembrava seguire piano
piano il suo cammino,aveva
fatto finta di niente perché era assurdo che a
quell’ora della notte ci fosse
un camion a seguirlo,così aveva continuato a camminare
facendo mente locale per
quanto riguardava i suoi nuovi progetti e poco dopo si era trovato in
quella
strada di merda,a cercare di capire come cazzo ci era arrivato,anche se
complici quelle birre e qualche altro alcolico non era riuscito subito
a
raccogliere le informazioni necessarie,ora guardava quella stretta
stradina che
lo aveva portato lì. Con i suoi occhi verdi osservava ancora
quando la strada
improvvisamente era stata percorsa dallo stesso camion che aveva
osservato
prima,che guarda caso ora stava accostando proprio vicino a lui,in quel
tratto
di strada dimenticato dall’uomo e incuriosito da quel camion
si era avvicinato
per vedere se tante volte quel camion dovesse appartenere per caso ad
un amico
della band che aveva deciso di andarlo a cercare,quando si
avvicinò tuttavia
completamente poté scorgere solo un volto da uomo con
occhiali da sole e una
brutta cicatrice che deturpava parte della guancia destra che stava
fermo al
suo posto di guida senza degnarlo di uno sguardo ma guardando solo alla
strada.
Si avvicinò ancora qualche passo e si accorse di un altro
uomo dalla
corporatura massiccia che era occupato a fare qualcosa che Gerard non
riusciva
proprio a vedere,ma doveva essere un fazzoletto l’oggetto di
una così grande
concentrazione. Mentre pensava a cosa dovessero farci due uomini
così in quel
camion su quella stradina di merda, improvvisamente l’uomo
che stava
trafficando con il fazzoletto lo vide,assottigliò lo sguardo
ed iniziò a
scendere dalla macchina con quello stesso fazzoletto in mano, si
avvicinò ad un
Gerard ancora incuriosito e disse:-lei
è signor Way,vero?- Gerard,ovviamente
incuriosito da quelle due
figure attese un po’ prima di rispondere
–sì sono io,ma chi sei tu?- -oh,di
questo non si deve preoccupare signor Way,tra qualche ora non
avrà nessuna
importanza,mi creda- e mentre Gerard osservava il sorriso arcigno
dell’uomo non
si accorse che il secondo uomo che stava sul camion era sceso e dopo
aver preso
il fazzoletto dalla mano del compare lo aveva avvicinato al naso di
Gerard. Il
ragazzo si era reso conto troppo tardi dell’assurdo odore di
cloroformio presente
sul fazzoletto imbevuto ed era svenuto in meno di un minuto. Dopo aver
posato
il suo corpo su un camion,l’uomo che aveva scambiato qualche
parola con Gerard
pensò che per il suo piano era necessaria la presenza di
quella persona,perché
con il suo primo ostaggio stava terminando la sua pazienza e non vedeva
nessuna
soluzione se non quella di ucciderlo. Con questi pensieri disse al
secondo uomo
di partire e di arrivare il più in fretta possibile in quel posto e osservando
l’ostaggio passarono i dieci minuti
necessari ad arrivare nella casa dove,dentro lo scantinato,tenevano un
posto più
separato per il loro ostaggio.
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