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Autore: SalazarSerpeverde    25/06/2012    7 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30 - Anche Dio crede che Claudio sia un povero fallito
 
Autore: “Aaaaaah, che bella giornata oggi.”
Io: “Ciao Autore!”
Autore: “Tutto finito.”
Io: “Smettila di fare così e andiamo a scuola!”
Autore: “Ci siamo invertite le parti?”
Io: “No, non credo. Non voglio essere un noioso SoTuttoIo che segue le regole.”
Autore: “Sempre meglio di essere un ““““duro””””  ““““molto rispettato da tutti”””” che non fa mai i compiti.”
Agente: “Ehi da quanto tempo Autore.”
Autore: “Cosa vuole?”
Agente: “Sta usando troppe virgolette.”
Autore: “Ok, starò attento.”
Autore (pensiero): “Ma non rompere le palle.”
Agente: “Ok ci vediamo, state attenti.”
Agente (pensiero): “Ma non rompete le palle.”
Autore: “Allora? Perché tutta questa voglia di andare a scuola?”
Io: “Mi sento che oggi non faremo lezione ma qualcosa di divertente.”
A SCUOLA
Prof. Pitagora: “Salve ragazzi, oggi faremo qualcosa di divertente, ovvero lezione!”
Io: “Ho toppato.”
 
Autore: “Finalmente, si apra il cielo, faranno lezione!”
Dio: “No, l’Apocalisse ci sarà soltanto fra 12 giorni, non prima.”
Io: “Davvero? Aspetta, cosa?”
Dio: “Niente... Aspetta, io sono Dio, perché dovrei temere di tenere nascosto che tra 12 giorni terminerà il mondo?”
Autore: “Ma è terribile.”
Io: “Già, hai ragione... mi sono scordato la merenda!”
Autore: “Ma a chi interessa! Non hai capito che tra 12 giorni terminerà il mondo?”
Io: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Autore: “Vedi che sei disperato anche tu?”
Io: “No, stavo per imprecare perché ho portato la merenda, però è una merendina a frutta, non al cioccolato!”
Autore: “RITARDATO! La cosa positiva è che tra 12 giorni non dovrò più vedere la tua faccia!”
Dio: “Calma, calma. Stavo scherzando.”
Autore: “F...”
Dio: “Non è una buona idea bestemmiarmi in mia presenza.”
Autore: “Accidenti, hai ragione!”
Dio: “E non darmi del tu! Circa 2000 anni fa ho fatto crocifiggere mio figlio per questo.”
Autore: “Uao, mi sta raccontando segreti che mai sarebbero venuti alla luce.”
Dio: “Ops, è vero. Ora vado, prima di rivelare cose come: chi è il figlio di Satana e di rivelare inoltre che si trova in questa scuola.”
Io: “Scommetto che è Gianmarco. Quel ragazzo è satanico!”
Dio: “In effetti anche a me fa paura.”
Prof. Pitagora: “Ragazzi! La smettiamo di parlare con Dio? Il capitolo ha un limite e non possiamo sprecarlo tutto con Dio.”
Prof. Cristiana Nazarena: “Cosa sentono le mie orecchie? Parlate con Dio e non dite le 324 preghiere di devozione e sottomissione a lui?”
Dio: “Ecco una che ci capisce qualcosa.”
Prof. Cristiana Nazarena: “Ehm grazie.”
Dio: “Ti ho fregato! Mi hai rivolto la parola e non hai detto le 325 preghiere di devozione e sottomissione.”
Prof. Cristiana Nazarena: “Cosa? Sono 325? Ho sbagliato tutto. La mia vita non ha più senso ormai!”
Dio: “Esatto.”
Autore (pensiero): “Non è così misericordioso come si dice.”
Dio: “Lo sai che so leggerti nel pensiero no?”
Autore: “Ah già!”
Autore (pensiero): “Che uomo fantastico Dio.”
Dio: “Adularmi mentalmente non ti garantisce un posto in paradiso.”
Io: “Ah bè, per me già sono in paradiso.”
Autore: “Perché?”
Io: “Non sto facendo lezione... per la trecentesima volta.”
Prof. Pitagora: “Ti sbagli. Io sto spiegando un nuovo argomento, ma tu non stai assistendo alla lezione, così al compito prenderai un bel 3.”
Autore: “Cosa? Torna in classe Claudio!”
Io: “Ma tanto non capirei niente comunque.”
Dio: “Uao, adesso capisco perché preghi la notte per desiderare di far investire Claudio da un tram.”
Autore: “Vede che ho ragione?”
Io: “Oh bè, io torno in classe a sovrapporre un fumetto ad un libro e a leggermelo.”
Autore: “Lo vede? Un piccolo infartino è chiedere troppo?”
  
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