Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: MyNameIsGiulia    25/06/2012    1 recensioni
Come può una vita essere travolta in così pochi giorni?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

YOU ARE THE ONLY EXCEPTION.




**********
Come ogni mattina, mi recai al solito parco vicino casa mia.
Ripercorrevo quel viale, ormai tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi.
Il paesaggio non cambiava, e nemmeno io.
Stessa ragazza, stesso cuore infranto, stessi sogni svaniti.
Quel parco era diventato ormai la mia salvezza, dal sopravvivere dalla solitudine.
Mi sedetti alla stessa panchina, puntualmente vuota, come d’altronde tutto il parco.
Il silenzio mi era sempre piaciuto, era una cosa rilassante e assolutamente paradisiaca. .
Presi il mio libro e cominciai a leggere, cullata dal vento che mi faceva spostare leggermente i lunghi capelli.
Era ormai maggio inoltrato, ma io non cambiavo le mie abitudini.

**********
Come ogni mattina, mi recai al solito parco vicino casa mia.
Ripercorrevo quel viale, ormai tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi.
Il paesaggio non cambiava, e nemmeno io.
Stessa ragazza, stesso cuore infranto, stessi sogni svaniti.
Ma quella mattina qualcosa sarebbe cambiato.
Mi alzai, decisa a scoprire un po’ di più di quel parco, decisa che avrei trovato qualcuno, con cui condividere qualcosa, volevo forse ricominciare a vivere?

Davvero sperai di trovare qualcuno?
Quel parco era seriamente deserto.
Un po’ delusa, ritornai alla mia solita panchina verde, ma prima di arrivarci, scorsi un ragazzo, che forse, mi aveva già preceduto.
Decisi di sedermi sulla panchina di fronte alla sua, per poterlo ammirare meglio.
Non avevo visto mai niente di meglio in vita mia.
I miei occhi verdi, improvvisamente, si posarono sui suoi, provocandomi una stretta allo stomaco.
Distolsi lo sguardo, arrossendo.
Decisi di prendere il mio amato libro, e cominciare a leggere.

Alzai lo sguardo, entrambi eravamo rimasti seduti, uno di fronte all’altro, senza scambiare parola.
Anche lui stava leggendo, ma un momento.. IL LIBRO ERA LO STESSO.
Pura casualità, pensai.
Eppure, appena formulai quel pensiero, lui alzò la testa dal libro, e guardando il mio, mi sorrise.
Il sorriso più bello del mondo.
Un sorriso, che fece scattare anche il mio.
Stavo sorridendo come un ebete, sicuramente. Era davvero tanto, che non sorridevo.
Ma il suo sguardo, quegli occhi color nocciola, avevano trafitto i miei, intrappolandoli.

In silenzio, lui si alzò, e se ne andò.
Avrei voluto morire.
La mia anima, lo stava seguendo, ormai mi aveva fatta sua.
Non c’era modo di tornare indietro. Né adesso, né mai.
Il mio sorriso si spense, come quando ad un bambino si porta via il suo giocattolo preferito.
Mi alzai in silenzio e mi diressi verso casa.
E sperai, che l’indomani, sarei riuscita a vivere di nuovo.
Si, perché lui era vita, la mia vita.
Può davvero una persona che si incontra in un parco, essere in poche ore la tua vita?
Può davvero una persona che si incontra in un parco, ricominciare in poche ore a farti sorridere?
Può davvero una persona che si incontra in un parco, intrappolare la tua anima e portarsela via?

**********
Come ogni mattina, mi recai al solito parco vicino casa mia.
Ripercorrevo quel viale, ormai tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi.
Il paesaggio non cambiava, e nemmeno io.
Il paesaggio quella mattina, era cambiato, e anche io, in fondo.
Stessa ragazza, stesso cuore infranto, stessi sogni svaniti.
Stessa ragazza, stessa voglia di rivivere, stessi sogni, che forse, ora stavano riavendo vita.
Lo trovai li, forse ad aspettarmi.
Stavolta mi sedetti vicino a lui, sulla nostra panchina.
Lui alzò gli occhi dal suo libro –che era uguale al mio- e mi sorrise, ancora una volta.
Con quel sorriso, che sapeva annebbiarmi la mente, sapeva farmi andare in tilt, che sapeva provocarmi brividi infiniti.
Le parole non uscivano, mi si mozzava il respiro, solo ad incrociare il mio sguardo col suo.
Chissà che voce aveva.
Bellissima, immaginai; come lui, insomma.

Lo fissai, forse per dieci minuti buoni, ma quando ero con lui, il tempo non contava, era l’amore a regnare sovrano. Sì, il nostro amore.

Si girò verso di me, e prima di alzarsi, mi scoccò un bacio sulla guancia.
Sentivo il fuoco sulle mie guance , e appena lui se ne andò, mi toccai il punto in cui mi aveva baciata.
Un altro brivido mi percorse, e il mio cuore cominciò a battere più velocemente.
Sentivo il suo profumo su di me, e involontariamente continuai ad assaporarlo fino a che il vento non me lo portò via.


Mi alzai e tornai a casa.
Non feci altro che pensare a lui, uno sconosciuto, che non aveva fatto altro che travolgermi la vita, prendendomi l’anima, per farla sua.

**********
Come ogni mattina, mi recai al solito parco vicino casa mia.
Ripercorrevo quel viale, ormai tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi.
Il paesaggio quella mattina, era cambiato, e anche io, in fondo.
Il paesaggio,aveva cambiato colore,aveva cambiato luce e come il paesaggio,ero cambiata anche io.
Stessa ragazza, stessa voglia di rivivere, stessi sogni, che forse, ora stavano riavendo vita.
Stessa ragazza, con la voglia di vivere dentro, con dei sogni ben precisi.

Lui era , come l’ultima volta, come se ci fosse stato sempre.
Mi sedetti accanto a lui, presi il libro e cominciai a leggere.
Con la coda dell’occhio potevo benissimo vedere che mi stava fissando e improvvisamente prese il libro dalle mie mani, e lo appoggiò sulla panchina, chiudendolo.

Mi fece girare verso di se, prendendomi per un braccio, delicatamente.
Il suo tocco sulla mia pelle mi fece perdere i sensi, da li a poco sarei sicuramente svenuta.
Le gambe cominciarono a tremare e a diventare improvvisamente molli. Si mise a gambe incrociate di fronte a me, e io lo imitai.
Incrociò le sue mani con le mie, e mi sentii morire.
Non come la prima volta, quando mi aveva lasciata lì come una stupida, senza poter far niente, per fermarlo.
Questa volta era diverso.
Mi sentii morire dentro, il mio cuore perse un battito.
Aveva preso le mie mani con tranquillità, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Le mani cominciarono a tremare, come le sue d’altronde.
Involontariamente, chiusi gli occhi, volevo vivere fino in fondo quel momento.
Il suo respiro caldo, andò a scontrarsi col mio, formando una cosa sola.
Sentii le sue labbra calde, premere contro le mie, e di due anime, farne una sola.
Una cascata di emozioni mi travolse, tutto il mondo era sparito. C’eravamo solo noi, due persone, e una sola anima.

Staccò le sue labbra dalle mie, e per un secondo mi sentii persa.
Appoggiò la sua fronte sulla mia, e io aprii gli occhi.
Mi sorrise, e io ricambiai.
-Ci credi ai colpi di fulmine?- Mi disse lui. Dio, che voce.
La migliore del mondo, la migliore in assoluto, e forse ora, poteva essere per sempre mia.
-Si- Risposi solamente, senza distogliere il mio sguardo dal suo.

-Bè, allora.. Io sono Samuele, e ti amo.- Mi disse lui, facendomi perdere un altro battito.
Gli occhi, diventarono subito lucidi, e non riuscii a trattenermi dall’emozione.
Una lacrima mi rigò il volto.
Ero pronta per amare di nuovo?
Ero pronta ad innamorarmi? A sacrificare tutto?

-Io sono Giulia, e sì, ti amo anche io.- Dissi tutto d’un fiato.

Mi baciò, di nuovo, e persi tutti i sensi.
Il bacio questa volta, era più passionale, ma comunque dolce e delicato.
Sapeva unire tutto, tutte le emozioni in una sola.

Avevo smesso di cercare l’amore, e ora eccolo, era arrivato, senza preavviso, e io l’avrei accettato, con tutti i suoi difetti, che sarebbero diventati pregi.
Perché amare, è sacrificarsi per l’altro, è mollare tutto per l’altro.
E’ essere amico, fidanzato, amante, fratello in una persona sola.
E’ amare la propria anima gemella senza freni.
E’ stupirla e sorprenderla ogni volta che si sente il bisogno o la necessità.
E’ non lasciarla, né dimenticarla mai.
E’ piangere e ridere con lui, è seguirlo ovunque esso/a vada.
E’ continuare ad amarla, ogni giorno di più, fino alla fine della propria vita.©



Salve a tutti, era da un po' di giorni che stavo pensando di scrivere una "one-shot" così, ed eccola qui ;)
Spero vi piaccia. :3
Giulia;

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MyNameIsGiulia