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Autore: Madnesss    25/06/2012    3 recensioni
"Nessuno credeva che il mondo come noi lo conosciamo stava effettivamente finendo. Neanche quelli con gli occhi pieni di paura, che stavano per schizzare fuori dalle orbite;
o quelli che radunavano le proprie famiglie per le rimpatriate alla vigilia della distruzione, come avvenne."
Genere: Horror, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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BUIO

 
Nessuno credeva che il mondo come noi lo conosciamo stava effettivamente finendo. Neanche quelli con gli occhi pieni di paura, che stavano per schizzare fuori dalle orbite; o quelli che radunavano le proprie famiglie per le rimpatriate alla vigilia della distruzione, come avvenne. Loro non ci credevano veramente. Erano spaventati, ma la concezione umana del "non può accadermi nulla di male, non a me" finì per averla vinta in qualche modo, come succede sempre.
Dieci minuti prima che accadesse, ero seduto con la mia ragazza sul divano del nostro piccolo monolocale. Avevamo litigato; io volevo fare una vacanza in Spagna il prossimo anno, ma lei si oppose perché avevo già girovagato con lo zaino tra la Francia e la Germania quest'estate. Freddo ed una sensazione sgradevole aleggiavano nella stanza, e mi sedetti con la testa bassa picchettando le corde della mia chitarra acustica nel tentativo di riempire lo scomodo silenzio che si era creato. Passarono alcuni minuti prima che lei cominciò a piangere ed uscì dalla stanza - e qui fu quando avvenne il primo blackout.
Rantolai con un singhiozzo sordo mentre il mondo era immerso momentaneamente nell'oscurità, e sentii lei che faceva lo stesso. Mi mossi traballante per andarle incontro, la nostra paura creava una temporanea tregua tra di noi, e cercai di raggiungerla. Quando le mie mani afferrarono le sue braccia, il mondo sembrò cominciare a rimettersi a fuoco. I miei occhi mi provocavano dolore, e a giudicare dai suoi lamenti, anche a lei. L'espressione di terrore sul suo volto era, ne sono sicuro, riflessa nel mio. Seguii il notiziario alla tv facendo zapping tra conduttori con la voce strozzata dal panico che discutevano dell'accaduto. Quindi accadde su scala nazionale. Forse globale.
Paura pura, intensa cominciò a corrermi nelle vene. Questo fu, dopotutto, il giorno in cui il mondo avrebbe dovuto finire. Strinsi la mia ragazza mentre improvvisamente le luci sparirono su di noi ancora. Il buio più completo ci racchiuse in una morsa. Lei cominciò a singhiozzare forte. Sentimmo trambusto in strada, così camminammo cautamente verso l'ingresso e fuori dalla porta di casa. A giudicare dal rumore, la maggior parte del vicinato doveva essere là fuori. Si sentivano fanatici religiosi che pregavano a gran voce - sebbene suonarono ragionevoli per un secondo - ma molti di loro, li ho sentiti piangere. Pianti di neonati, bambini, donne e uomini. Era così buio.
E poi, ecco il sole.
La luce del giorno ritornò.
Una sola voce penetrò attraverso la folla isterica - la voce della ragione. "Il sole non può creare un effetto simile. E' scientificamente impossibile", balbettò. La moltitudine di gente cominciò a singhiozzare all'unisono; un ammasso di persone iniziò a stringersi e ad abbracciarsi fra loro mentre molti altri sedevano a terra con le loro teste fra le mani.
"Quello che stai insinuando continuerà, quindi?" gridò rabbiosamente un uomo alto, sebbene ci fosse una nota di esitazione nella sua voce. Stringeva a sé una donna dai capelli castani e due bambine con i capelli chiari. Vi fu silenzio, a parte un pianto sordo. "Ebbene?" disse lo stesso uomo, deglutì e si guardò intorno. Lacrime scintillavano sulle sue guance. Si raddrizzò.
"Io ipotizzo, signore - ipotizzo che stiamo diventando tutti ciechi in modo intermittente."
Si liberò l'inferno. Le persone urlavano, prese dal panico; scattarono gli allarmi antifurto delle auto, si poteva sentire del vetro rompersi. Le persone gridavano, cadevano a terra. Allora la luce sparì di nuovo. Questo servì solamente ad aggravare ancora di più il panico della folla. Stettero in piedi uniti contro il buio, facendo chiasso nel loro stesso quartiere sebbene loro ne fossero l'incarnazione fisica.
Le luci rimasero spente per alcune ore, e lo scompiglio continuò.
Poco dopo, distinsero strani rumori e voci, che non potevano essere umani. E divennero sempre più udibili e fragorosi, crescendo contro l'onda di marea di un terrificante rumore che racchiudeva la fitta oscurità del mondo.
Ma le luci rimasero spente.
 
E quando ritornarono, la gente che non era ancora morta desiderava esserlo.
   
 
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