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Autore: DoctoRose91    25/06/2012    6 recensioni
< “Ho fatto un terribile incubo! Ho visto la mia vita senza di te!”gli disse tra i singhiozzi cercando di cessar di piangere. Il Dottore a quella frase spalancò gli occhi non si aspettava una cosa del genere, ancora una volta era lui la fonte dei suoi dolori.>
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                       Ho temuto di perderti
 

 Il silenzio era calato nel Tardis, le luci soffuse illuminavano i vari e infiniti corridoi della strana cabina, il dolce rumore della sala console rimbombava in tutte le stanze e per i due abitanti era sinonimo di tranquillità e sicurezza. In tutto quel meraviglioso silenzio una voce distrusse quella serena armonia…
“Noooooooo!” urlò dalla sua camera Rose appena aprì gli occhi, aveva l’affanno, come se avesse corso una maratona, e il sudore sulla fronte. Si sedette sul letto e cercò di riprender fiato. Quell’assordante suono arrivò fino alla camera del Dottore, il quale da poco si era accinto a riposare, e appena le sue orecchie captarono quel grido terrorizzato di Rose, subito ,senza pensarci,corse verso la camera della ragazza e non curandosi dell’educazione aprì di scatto, e la vide seduta sul suo letto con il volto bagnato, segnato dalle lacrime. Appena la ragazza lo vide spalancò le braccia invitando il Signore del tempo a farsi avanti. Il Dottore di istinto, a passo svelto, si gettò tra le sue braccia stringendola forte a sé, la ragazza nascose il volto nel suo petto e liberò le lacrime che traboccavano dai suoi occhi. Non  riusciva a capire che cosa l’avesse tanto spaventata e tremava all’idea della domanda, ma doveva conoscere cosa turbava la ragazza. Si fece forza e con tono sereno chiese: “Che cosa ti ha spaventato?!”. La ragazza a quella domanda si spostò leggermente dal suo petto fissandolo intensamente, lui osservò quegli splendidi occhi color nocciola illuminati dalle troppe lacrime che aveva versato. Come l’odiava, non riusciva a sopportare che la sua Rose piangesse,avrebbe preferito di certo la morte, ma non un piccolo segno di tristezza nel volto della donna che amava follemente.
“Ho fatto un terribile incubo! Ho visto la mia vita senza di te!”le disse tra i singhiozzi cercando di cessar di piangere. Il Dottore a quella frase spalancò gli occhi non si aspettava una cosa del genere, ancora una volta era lui la fonte dei suoi dolori. I suoi cuori si strinsero in una morsa appena udì quella frase e si creò un nodo in gola per quella triste affermazione.
“Su Rose è stato solo un brutto incubo!”cercò di essere appagato e convincete lui, accarezzandole la guancia con il dorso della mano. Rose a quel semplice gesto chiuse gli occhi per assaporarsi quella delicata carezza.
“E invece non è solo un incubo! Oggi ho davvero temuto di perderti, quando mi hai lasciata sola mentre tu portavi la fiaccola olimpica allo stadio. Avevo visto scorrere davanti ai miei occhi tutta un intera vita senza di te e lo sai cosa ci ho visto?!” chiese infine lei fissandolo con occhi terrorizzati. Il Dottore la stette solo a sentire come poteva chiederle, e con quale coraggio, cosa avesse visto. La risposta non si fece tardare: “Niente! Solo dolore tristezza sofferenza solitudine, soprattutto la solitudine, è brutto restare soli!” disse accarezzando dolcemente il volto dell’uomo che aveva davanti fino a fermarsi nei suoi spettinati capelli. Comprese perfettamente cosa volesse intendere la ragazza, lui da secoli doveva conviverci,ogni volta che si affezionava a qualcuno poi lo doveva abbandonare e inevitabilmente rimaneva solo con i suoi pensieri e tristi dolori. Chi più di lui poteva capirla,non si sentì così vicino a Rose come in quel momento, entrambi vivevano le stesse identiche sensazioni . Il terrore di perderla cresceva di giorno in giorno, sperava che quel momento non arrivasse mai,ma come Signore del tempo sapeva che prima o poi sarebbe arrivato portandosi con se la sua parte migliore. In tutto quel pensare il Dottore la fissava profondamente addolorato dalla brutta esperienza della ragazza e non poteva che pensare di rimproverarsi per averla fatta soffrire ancora. “Scusami! Io non pensavo…!”non riuscì neanche a terminare la frase talmente era sopraffatto dalla tristezza. Rose gli sorrise notando il tenero balbettio di lui: “ma ora è tutto passato! Sei qui con me !” gli disse giocherellando con i suoi capelli. Il Dottore le sorrise scaricando tutta la tensione del momento.
“Promettimi che non ci lasceremo mai!”gli chiese infine la ragazza. Quella frase arrivò come una fitta ai cuori, era una promessa che non poteva mantenere con tutta la buona volontà il tempo sarebbe stato il loro nemico.
“Lo sai che non posso prometterlo! Come già ti dissi una volta <tu puoi passare la tua vita con me! Ma io non passerò tutta la mia vita con te! È il destino dei Signori del tempo! > ti posso solo confessare che non ho nessuna intenzione di lasciarti!!”rispose sinceramente lui. Non se la sentiva di mentirle,quella rigenerazione non riusciva proprio a non dirle la verità ,subiva molto il fascino che esercitava la ragazza su di lui.
“Allora ti prego questa notte non lasciarmi sola!”gli chiese teneramente lei stringendo la presa sul suo petto. “D’accordo!” le rispose semplicemente infilandosi sotto le coperte. La ragazza appoggiò la testa sul suo torace e le gambe tra le sue bloccandolo in un tenero abbraccio,mentre lui la cingeva i fianchi con le braccia e le accarezzava dolcemente la chioma bionda davanti a sé. I suoi cuori iniziarono a palpitare, quel corpo reagiva troppo alla presenza di Rose. Si ricordò come anche la sua rigenerazione precedente fosse soggetta alla vicinanza della ragazza, era un brutto segno, stava rischiando di far crollare quella barriera che sempre lui innalzava tra se e i suoi compagni. La sua regola? mai innamorarsi di una compagna. Fino a poco tempo fa poté vantarsi di questa riuscita ma ora non poteva metterci la mano sul fuoco,non poteva giurarci che tra lui e Rose non ci fosse nulla. Lui l’adorava,l’amava e sapeva che quando quel terribile giorno l’avesse portata via da sé avrebbe smesso di vivere,avrebbe sì continuato a viaggiare ma non più con la stessa grinta e gioia che solo quella semplice umana le diffondeva. La ragazza alzò il capo poggiando il mento su suo petto fissandolo amorevolmente. Il Dottore si accorse di quel tenero sguardo : “Che cosa c’è?!”gli chiese istintivamente.
La ragazza non rispose, si alzò e con le braccia si fece forza per raggiungere la sua bocca chiuse gli occhi e si fece trasportare dal momento. Sfiorò leggermente le sue labbra e poi timidamente si ritrasse, temeva in una sua respinta. Il Dottore rimase sconvolto, ancora non aveva idealizzato l’accaduto. Rose lo fissava con insicurezza e paura di aver rovinato tutto.
“Scusami dimenticati quello che ho fatto!”cercò di giustificarsi lei. A causa di quel semplice tocco nel Dottore erano crollati anni e anni di barriere. Non rimase scioccato più di tanto dal gesto della ragazza, ma che per lui era il più ovvio e sensato, questo lo spaventava. Purtroppo non riusciva a mentirle, troppe volte aveva soffocato quel sentimento che continuava a crescere smisuratamente.
“No Rose non voglio dimenticare!”le disse prima di fiondarsi sulle sue labbra tirandosi a sé la ragazza che non fece resistenza. Si abbracciarono come mai avevano fatto in vita loro e si baciarono desiderosi di quell’intimo tocco. Dischiusero le labbra per dar modo alle lingue di incontrarsi finalmente in quel agognato gesto che avevano soffocato per troppo anzi molto tempo. Non gli sembravano vero quello che stava accadendo entrambi abbracciati a scambiarsi effusioni d’amore,era un sogno troppo bello. Appena si distaccarono Rose aprì gli occhi,dalla bramosità dell’incontro si trovò distesa sul letto con il Dottore sopra di lei: “Ti scongiuro dimmi che non sto sognando!”gli pregò la ragazza.
“No Rose non stai sognando! È tutto vero!”la rassicurò lui sorridendole. La ragazza sorrise contenta della sua affermazione e teneramente gli chiese: “Ho bisogno di te!” il Dottore comprese il suo desiderio e confessò timidamente: “Anch’io ho bisogno di te! Più di quanto immagini!” rigettandosi sulle sue desiderate labbra. La ragazza portò le sue braccia intorno al suo collo tirandoselo di più a se. Il Dottore prese a baciarle il viso,dietro le orecchie, il collo,poi l’aiutò a togliere il pigiama . Com’era bello il suo corpo se lo aveva sempre immaginato, ma in quel momento constatò come superasse la sua fantasia. Era troppo bella circondata da quelle lenzuola arancioni che le facevano illuminare ogni singolo angolo del suo corpo, meravigliosa e delicata, un gioiello da preservare. Aiutato dalla ragazza si levò velocemente il pigiama e lentamente si adagiò su di lei. Erano entrambi emozionatissimi. Erano a un passo da un sogno nascosto che cresceva a loro insaputa. La mano del Dottore scorreva sulla sua gamba, sul fianco, sul petto percependo ogni singolo centimetro della sua pelle. Era calda era soffice. Rose in tutto quel frangente non fece altro che chiudere gli occhi assaporandosi quelle delicate carezze. Aveva sempre sognato di essere toccata in quel  modo con affetto e amore che solo lui le poteva regalare. Alzò la testa e si avvicinò alle sue labbra,scambiandosi quel gesto d’amore. Si capovolsero,Rose prese a baciargli il collo, il torace, mentre lui la racchiudeva nelle sue braccia. Non poteva essere vero stavano facendo l’amore, un amore intenso e avvolgente,tenero e delicato. Erano solo loro due estraniati dall’intero universo.
                                                                                             …
Rose all’improvviso spalancò gli occhi era buio in camera sua, tristezza e amarezza l’invasero,sapeva che in fondo quello che aveva vissuto era solo un meraviglioso sogno, era impensabile che davvero fosse accaduto. Speranzosa si voltò alla sua sinistra e per sua gioia lo vide lì accanto a lei a torso nudo con il corpo semicoperto dal lenzuolo. Nel suo volto si fece spazio un enorme sorriso contenta di non aver sognato. Si avvicinò lentamente e appoggiò la testa sul suo petto,stringendolo tra le braccia,a quel gesto il Dottore aprì dolcemente gli occhi chiedendo amorevolmente: “Tutto bene?!”
“Una meraviglia! Ho sognato!”le confessò felicemente lei.
“Che cosa?!”chiese lui contento che dopo molto tempo la ragazza avesse sognato, invece dei soliti orribili incubi.
“Ho sognato la realtà!” le rispose lei baciandolo sulle labbra. Il Dottore sorrise stringendola tra le sue braccia.
“Allora buonanotte Rose!”augurò lui chiudendo gli occhi.
“Buonanotte Dottore!” rispose serenamente e gioiosa lei chiudendo gli occhi, facendosi cullare dalla dolce melodia che i suoi due cuori suonavano per lei.         
 
Note dell’autore
Ultimamente mi sono trovata a vedere l’episodio della Disegnatrice e non ho potuto non scrivere qualcosa di tenero e delicato tra Rose e il Dottore. Spero che la mia idea vi sia piaciuta! Grazie per essere passati a leggere la mia storia.
Saluti DR!
 
 
  
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