Ed ecco verso noi venir per Smart
un figo, castano per novo pelo,
gridando: “Guai a voi, femmine prave!
non isperate mai veder lo meo core:
I’vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e’n gelo.
E tu che se costì, Francesca,
partiti da codeste, prave femmine”.
Ma poi vide ch’io non mi partiva,
disse: “Per altra via, in altro tempo
verrai a piaggia, non qui, per amarmi:
Più lieve mondo convien che c’accolga!”
E ‘l Padre a lui: “Oh Figo, non ti crucciare:
vuolsi così colà ove giovanil core
arde come si vuole, e più non dimandare”.
Quinci fuor quete le angeliche gote
al conducente della smart metallizzata,
ch’ avea intorno a rote fiamme velocitatis.