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Autore: Muddy911    25/06/2012    2 recensioni
One shot ispirata dalle note della canzone corpo e mente degli 0131, l'ho rivista e ripubblicata.
Lei è innamorata persa di lui, lo ama completamente con la testa e il corpo, ma lui.. lui non l'ha mai considerata prima. Ma questa sera qualcosa cambierà, perchè lei ha deciso così. Se solo il corpo interessa a lui, solo quello avrà, spezzandola inevitabilmente in due parti.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Corpo e mente

 
E sempre qui che torni
Ti siedi e parli
Di quanti sbagli
Ti accendi e poi ti spegni
Mi sorridi e poi piangi
Mi porti nei tuoi viaggi
Con gli occhi chiedi abbracci
Ti scordi di quei giorni
In cui eravamo stanchi

 
Eccomi di nuovo qui. Ti guardo e capisco in un attimo quello che provo: ti voglio.
Ho passato pomeriggi a volerti x me, a piangere e ridere riguardando i miei ricordi, dove ci sei tu. Dovunque andavo ti sentivo con me e ogni posto mi ricordava te. Ed ora mi accorgo che non posso fare a meno di avvicinarmi e guardarti, e ripenso a come mi facevi stare: la stanchezza che mi cadeva addosso perché tu non eri con me, perchè la mia voglia di te mi distruggeva. Ma ora sei qui e me lo sono promessa, io ti avrò! Tu sollevi lo sguardo e mi vedi. Ti blocchi e rimaniamo li a fissarci. Mi fissi nel corpo, mai negli occhi, mentre io non faccio altro che cercare le tue iridi.

 

Corpo e mente
Luci spente
Niente più promesse
Vivi forte
O non si sente
Questo è il tuo presente
La tua pelle mi dà scosse
Questo è ciò che serve
Tra noi due
Nessuno vince ormai
Nessuno perde

 
La musica  è forte ed io mi avvicino alla pista e spero solo che tu mi segua; ballo come se niente mi importasse, ma in realtà quando sento dietro di me la tua presenza, sul mio collo il tuo respiro sono al settimo cielo. Siamo io e te ora. Una battaglia ad armi impari. Le luci psichedeliche mostrano una parte del tuo viso quando mi volto verso di te e mi sembri perfetto. Io so che questa è la cosa giusta tra di noi, vorrei spegnere il cervello eppure è lui che mi da la forza di stare calma quando sento le tue mani sui miei fianchi, i brividi mi percorrono la schiena ed ora siamo solo noi due, siamo pari. Io ammaliata da te quanto tu lo sei da me. Nessuna preda e nessun cacciatore. Qui non è una gara, ti vedo avvicinarti ancor di più al mio corpo, sollevo il capo e vedo che i tuoi occhi corrono alle mie labbra. Cosa aspetti a baciarmi?
 

E sempre qui che torni ed io
Non so mai fermarti
I miei sogni i tuoi bisogni ed io
Non so mai scapparti
Non smetti mai mi prendi
Non perdi mai non cambi
Sei bella sai puoi avermi ed io
Lascio che m’inganni

 

Ogni volta che ti vedevo mi sembrava una dolce tortura. Mi imponevo di non guardarti, mi allontanavo, ma poco dopo ecco che tornavo verso di te, con un gesto, uno sguardo, perchè tu per me eri come calamita. Ora, sei qui, con me ed io dovrei fermarti ma non ce la faccio. Dovrei fermarti perché so che quello che c’è tra noi, adesso, è sbagliato. Perché quello che per te ora è un eccitante gioco, per me è la realizzazione di un sogno. Sento quasi le voci delle mie amiche che mi dicono “fuggi via!”. Ma io non lo voglio, non lo faccio: sto bene tra le tue braccia. Ora che mi hai presa non scapperò. Stasera, forse per la prima volta in tre anni da quando ci conosciamo io sono bella, tu mi trovi bella, lo leggo nei tuoi occhi. Tu, invece non cambi mai, sei sempre così perfetto, in ogni minimo gesto, in ogni piega della camicia, nei crini biondo scuro volutamente lasciati disordinati.
E poi, finalmente, mi baci.

 

Corpo e mente
Luci spente
Niente più promesse
Vivi forte
O non si sente
Questo è il tuo presente
La tua pelle mi da scosse
Questo è ciò che serve
Tra noi due
Nessuno vince ormai
Nessuno perde

 
Labbra che si cercano, giocano dolcemente, questo bacio ha il profumo di sogni avverati, di desideri, di una notte d’estate, di passione, eccitazione, voglia. Le nostre lingue sono impegnate in una danza, mentre i nostri corpi ormai avvinghiati non ballano più. Ora non c’è tempo per pensare: quel che è fatto è fatto! Questo è l’inizio di qualcosa, il via che non ti permette di voltarti e tornare indietro, puoi solo andare avanti. Vortici di sensazioni e di emozioni si agitano i un punto indistinto tra il cuore e lo stomaco. Quando ti stacchi dalle mie labbra e vedo il tuo sguardo acceso di una luce per me nuova, le tue labbra che si tendono verso l’alto, lo capisco: ognuno di noi ha avuto quello che desiderava, che fosse il corpo o la mente a volerlo non conta. Tutto quello di cui avevamo bisogno era questo, non c’era altro che servisse a calmare questa tempesta di sensazioni.
 

A volte penso che siamo pazzi
Sento di desiderarti
Sto gioco ok, dimmi cos’è che vuoi insegnarmi, ora
Ti seguo ok, dimmi dov’è che vuoi portarmi, ancora
E il paradiso e l’inferno che stai per darmi ora

 
Mi prendi per una mano e mi porti via, lontano da quella sala affollata, in un posto che potrebbe essere per me il più brutto o il più bello. Ma niente ha più importanza in questo limbo, il corpo urla per sentirti ancora accanto. Le fiamme si accendono nei miei occhi mostrano quello che da sempre dicevo: tu sei l’angelo che scatena il diavolo che è in me.
I miei capelli rossi, per una sera ricci, si agitano al vento e ti rivelano la mia fiamma di passione. Ma tu non mi guardi, hai gli occhi offuscati  da qualcosa che stento a riconoscere, che sento dovrebbe spaventarmi ma che non è così, mi attira, come la mela offerta dal serpente tentatore aveva attirato Eva. Mi guidi con mano sicura, attraverso il prato d’erba.

 

Dov’è il senso
Se c’è un senso
È solo sesso
Tu hai scelto
Non ti rispondo
Tu l’hai chiesto
È il silenzio adesso
Fai un passo
Dammi il caldo
È un mondo freddo questo

 
Ecco che siamo arrivati, ci troviamo sotto un cielo luminoso, in aperta campagna. La luna alta in cielo ci osserva, ci fanno compagnia le stelle. Tu mi lasci la mano e improvvisamente mi sento sola ed impaurita. Ho freddo. Rimango immobile, vorrei capire cosa ti si agita dentro. Tu fai un passo avanti, allentandoti un po’ da me, osservi il cielo, e… non so, sembra che tu stia cercando qualcosa: forse il coraggio? Ormai è tardi per tornare indietro e questo lo sai, non so se quello che stiamo per fare è sensato, non m’importa. Improvvisamente ti volti, e appena ritrovo i tuoi occhi la sensazione di solitudine sparisce, ti avvicini e mi abbracci, e tra le tue braccia non ho più freddo, ora. Il tuo calore mi avvolge ed io mi sento protetta dal mondo. Non dici una parola ma non ce n’è bisogno: so che quello che c’è stato stasera fino ad ora e quello che seguirà per te non avrà implicazioni sentimentali. Di quello che rimarrà a me sembra che non te ne preoccupi, ma d’altronde, perché farlo? Tu non mi conosci: io per te sono solo un corpo, mentre tu per me sei corpo si, ma anche mente. Cerchi con i tuoi occhi i miei, li fermi e mi domandi il permesso ed io tacitamente te lo concedo. Lentamente mi baci e sento le tue mani scivolare lentamente sotto la maglietta. Un brivido mi coglie, inaspettato e dolcissimo. Io mi stringo a te e sento sotto le mie mani i tuoi muscoli, ben formati dagli allenamenti di calcio, chiudo gli occhi e mi lascio andare: ora non si può tornare indietro.
 
Io non lo so s’è giusto

Ma so che non resisto
E non ci penso al resto
Metti su un bel disco
È tutto nostro il mondo
E abbiamo tutto il tempo

 
Le domande che fino a poco fa mi giravano nella mente, su cosa era giusto e cosa no, ora sono sparite. La verità è che non m’importa. Non resisto a te, sei tutto quello che ho sempre voluto. Li, nell’erba, tutto è perfetto: la musica arriva leggera  ed ovattata dal locale e il tempo si è fermato. Amore non esiste ora. Tutto si china al volere del mio Eros che ci osserva, e noi tra le sue spire ci pieghiamo, contenti di poter godere di questi attimi solo nostri. Nessuno ci giudica ora, la verità è che non esiste nulla che può fermarci.
La tue labbra danzano frenetiche dalla mia bocca percorrendo la mascella per giungere al collo, dove tra le pieghe aleggia ancora la traccia del mio profumo preferito, quello a cui non rinuncio mai, nemmeno stasera, e che mi caratterizza. Chiudo gli occhi scossa dalla marea di sensazioni che si agita dentro di me, mi butta giù e mi raccoglie sollevandomi, stordita da questa dolce tortura. Le mie mani attorno al tuo collo giocano con quei ciuffi biondi che avevo desiderato toccare da così tanto tempo, e quando i tuoi denti affondano nel punto più sensibile del mio collo, mi sfugge un gemito dalle labbra e con le mani incatenate tra i tuoi capelli spingo il tuo capo ancor di più contro di me.

 

È sempre qui che torni
Sempre così finisco
Niente più illusioni
Fredde condizioni
So come ragioni
Te ne andrai domani

 
Un gesto che ripeto poco più giù, quando tu, dopo avermi aiutato a sfilare dal capo la maglietta che indossavo ti dedichi ai miei seni, liberi della costrizione del reggiseno. Il tuo capo sul mio petto, le tue labbra che lambiscono con leggerezza il contorno del mio capezzolo, prima di avvolgerlo e succhiarlo, mentre la tua lingua lo sfiora avanti ed indietro come un campanello da far dondolare, tutto queste attenzioni fanno sì che dalle mie labbra socchiuse sfuggano sospiri e gemiti di puro piacere. Sollevo il capo per guardarti, ed è la visione più eccitante che io abbia mai avuto.
Ed in quel momento lo realizzo, che in fondo dentro di me lo sapevo che saresti venuto. Hai provato a resistermi, come io ho provato a resistere a te. Quegli sguardi di sfuggita che intercettavo per i corridoi c’erano davvero, anche se io continuavo a dirmi che era la mia mente che mi giocava brutti scherzi. Quei sorrisi accennati non erano di scherno, il tuo modo di osservarmi con insistenza quando ti ero vicino non era un modo per mettermi in imbarazzo. Mi hai desiderato tanto quanto io ho desiderato te, in quei luoghi in cui le effusioni sono proibite. Ma siamo fatti l’uno per l’altro ed ora le due perfette metà della mela tornano ad unirsi, combaciano come mai hanno fatto nella loro esistenza, perse in quell’oceano di sensazioni che ci stiamo donando.
Tu hai guidato le mie mani lungo le tue scapole, attorno al tuo collo, scivolando in avanti, fino a che le mie dita non hanno sfiorato i bottoni della camicia. Ed adesso mi sto dedicando a loro, mentre uno ad uno con snervante lentezza li apro tutti, mettendo in risalto il tuo petto glabro e abbastanza muscoloso, il necessario. Te la fai scivolare lungo le braccia mentre io sono quasi ipnotizzata dal guizzare dei tuoi muscoli, li sfioro con un dito, come ho sognato troppo spesso di fare. Talmente presa da te da non accorgermi quasi di come la tua mano si è insinuata sotto la leggera minigonna nera che indosso, le tue dita sfiorano il bordo di pizzo dei miei slip. Se tu potessi vederli, noteresti che sono neri, come il resto dei miei vestiti. Tutti i particolari del mio abbigliamento stasera erano stati pensati per attrarti e la loro fine è quella più giusta: lontano dal mio corpo. Prendo coraggio mentre sento le tue dita farsi spazio tra le pieghe morbide e bagnate del mio corpo, e tremando scendo con le mie mani sulla cintura dei suoi pantaloni, la slaccio con un po’ di fatica, seguono poi i bottoni, e finalmente possono infilare la mia mano nei tuoi jeans, entrando a contatto con quello che è il mio tesoro, adesso.
Da li essere pelle contro pelle è un attimo: prima io, poi tu, i nostri abiti scivolano giù. È il culmine di un gioco che continuava da troppo tempo.
Con le labbra vai alla ricerca di ogni mia zona erogena nascosta, sembri disposto a realizzare qualunque cosa io ti chieda. Labbra, collo, seno, ombelico, giochi a ricorrere le mani con la lingua, mentre le mie mani si muovono al ritmo dettato dalla passione, fino a quando non ti fermi. Bocca su bocca, labbra su labbra, mi guardi, come non era mai successo: occhi negli occhi. Non mi stai chiedendo il permesso, o no, non è da te. Mi stai mostrando chi è che ho tra le gambe. Reclami anche i miei pensieri e la mia mente su di te. Non lo sai che sono già tuoi?
Lascio che i nostri corpi si uniscano, ti stringo con i piedi attorno al bacino ed è il tuo corpo a stringermi e a scaldarmi, rendendo questa notte infinita.
Ed è in questo momento, mentre ti sento muoverti sopra di me che una cosa mi appare chiara: non c’è spazio per i sogni, questa realtà è fredda, ma non m’importa, voglio vivere tutto fino alla fine. E se per te provavoquelsentimento, se anche non volevo solo questo, ho imparato a soffocare il cuore, perché io so che tu te ne andrai. E domani tutto ciò non sarà mai accaduto. Torneremo ancora una volta due sconosciuti.

 

Siamo questi
Siamo persi ormai
Non più gli stessi
Siamo amanti
 

Domani si, ma non ora, ora siamo noi stessi, veri l’uno con l’altra forse per l’unica volta.  Stasera, stanotte, siamo amanti, siamo fonte pura di piacere e gioia l’uno per l’altra. Sapevo che questo sarebbe stato per sempre, almeno nei miei ricordi.
Il nostro piacere giunge all’apice per entrambi, per poi declinare verso la fine,  ed ora il tempo riparte, ma l’eterno ha lasciato attorno a noi qualche cosa, come se la magia di quegli attimi non volesse abbandonarci. Almeno adesso so cosa vuol dire averti accanto prima di dormire. Mi lasci un ultimo bacio, trascinato e poi ci diciamo addio con gli occhi. Non c’è bisogno di parlare. Tra di noi le parole hanno solo creato malintesi. Parlano gli occhi, anche abbastanza chiaramente. Addio ora, si dicono.
 

Siamo specchi in cui
Non ti rifletti
Siamo passi verso il vuoto siamo
Colpe ammesse
Corpo e mente luci spente
Niente più promesse

 
Torniamo al locale, e subito sulla porta ci separiamo. Ti volto immediatamente le spalle per non vedere cosa farai, dove andrai ora. Io mi dirigo in bagno e mi fermo davanti allo specchio, che riflette l’immagine di una ragazza composta, forse un po’ timida. Unico segno della passione appena vissuta il rosso sulle guance che accende il colorito. E quella luce negli occhi, una luce che non c’è mai stata prima. Il resto è normale. Mi osservo, e capisco che lo specchio non riflette davvero quello che sono. L’unica persona che funge da specchio reale, l’unica che ha visto il mio vero aspetto è stato lui. Con lui non si nasconde nulla: colpe e meriti, dolori e gioie, tutti quei lati trasparivano. Lo sapevo. D’ora in poi per me non ci sarebbe stato che l’oblio, il vuoto, il burrone. A ciò mi aveva condotto la nostra notte più intensa, più bella della mia vita. Ma ne era valsa la pena.
Non sono rimaste promesse tra di noi, nessun falso giuramento di un legame eterno, nessuna parola di troppo e questo fece si, che tornando a ballare, io fossi un’unica cosa: il mio corpo e la mia mente, erano insieme. Finalmente legati indissolubilmente grazie a lui.
Ma ora, addio. Il ricordo sarà l’unica cosa che resterà con te e con me. E i nostri sguardi che si incrociano per l’ultima volta parlano più di qualunque epilogo.



Buonasera a tutte.
Non sono solita scrivere alla fine di quello che pubblico, ma credo che questa one-shot abbia bisogno di ualche spiegazione.
Prima di tutto, è una rivisitazione di un testo che ho scritto tempo addietro e che avevo pubblicato sempre su questo sito ma con un altro account che adesso non esiste più. Questo per informazione, così se qualcuno lo ri-legge almeno non mi taccia di aver scopiazzato.
Ho pensato bene di rivederlo, corregere le parti che non andavano bene, sopratutto perchè questo testo rappresenta per me molto di più di quello che può sembrare. E' stato l'inizio della mia passione per lo scrivere, quando ho capito che ricordi e fantasia sono il mio cocktail perfetto per l'ispirazione.
Mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate, se scorre bene, se ho esagerato, se non vi ha lasciato alcuna sensazione oppure un pò vi ha segnato.
Le critiche, costruttive o meno, così come i complimenti sono sempre ben accetti. 
Credo che per stavolta sia tutto, non c'è altro da dire, se non un consiglio: conservateli stretti i vostri pezzi di ricordi, potrebbero tornare utili quando meno ve lo aspettate.
M.

   
 
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