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Autore: MusicAddicted    26/06/2012    15 recensioni
Thor ha riportato a casa Loki, che ora deve affrontare la legge Asgardiana. Odino sa già bene cosa fare … ma se ci fossero dei risvolti decisamente inaspettati?
Una post-avengers un pò ... folle! Thoki o Lhor, come preferite! ;)
AVVISO: PER I PROSSIMI AGGIORNAMENTI GUARDATE LE NOTE ALLA FINE DELL'ULTIMO CAPITOLO POSTATO O MANDATEMI UN MP PER INFO
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Mpreg
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Buongiornoooo!!
ehmm lasciamo stare a che ora ho finito di scrivere questo ultra-delirante capitolo!! XD
però non ho avuto la forza di postarlo subito.. molto meglio dopo *due ore e mezzo * di riposo rigeneranti, lol!
come sempree, grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, a chi c’è sempre, ai gran ritorni, a chi s’è aggiunta.. siete splenderrimeeee !!! <3
Grazie infinite anche a chi s’è fatta viva tramite messaggio privato, siete carinissime ^^
grazie pure a chi ha cancellato il suo mini commento (ma nuuu, a me piaceva XD )
ve l’ho già detto che è delirante… ma è bene ribadirlo!
buona lettura
 
 
Capitolo IV: Doubts, prizes and jealousy   
 
“Etcì!” starnutisce Thor, per la quinta volta nel corso di quella mattinata, lasciandosi così sfuggire di bocca l’asticella di vetro con al suo interno un liquido che segnala la sua temperatura, che finisce sana e salva sulla morbida sponda del letto, evitando un’ingloriosa fine in fastidiosi frantumi.
“Come temevo: hai la febbre!” mormora Frigga, posandogli una mano sulla fronte, che risulta più calda del normale.
Lei preferisce notevolmente i buoni metodi tradizionali.
 
“Non mi fido di quello strano marchingegno!” borbotta la donna, guardando con malcelata diffidenza il termometro che recupera dal letto e ripone nella relativa custodia.
 
“E’ un regalo di Bruce, sai lui è anche medico e su Midgard è così che tutti provano la febbre… etcì!” spiega Thor, con l’ennesimo starnuto, sistemandosi meglio sotto le coperte.
 
“Non prendevi l’influenza da quando eri poco più che adolescente; mi sa che tutti questi soggiorni su Midgard ti hanno reso cagionevole di salute.” commenta spiritosamente la donna . “ Il grande, temuto e possente dio del Tuono… “ continua, impostando la voce per renderla più altisonante. “Messo fuori gioco da un po’ d’acqua fredda … se lo venisse a sapere tuo padre!” ridacchia alla fine.
 
“Madre! Non è molto carino da parte tua farti beffe del tuo figlio!” protesta il biondo, offeso nel suo amor proprio.
 
“Un re che si rispetti deve anche essere dotato di senso dell’umorismo e di una buona dose di autoironia.” ribatte la donna.
 
“Oh sì certo, immagino che padre ti abbia conquistato facendoti morire dalle risate!” osserva pungente Thor.
 
“Non è di me, né tantomeno di tuo padre che stiamo parlando!” si mette sulla difensiva Frigga.
 
“Ad ogni modo, ci tengo a precisare che, no, non era semplicemente acqua fredda, era ghiacciata, oltre ogni livello immaginabile.  E forse non è nemmeno questo; chissà quale diavoleria le deve aver applicato Loki!” borbotta il biondo.
 
“Oh no, mio diletto, non dire assurdità! Sai benissimo che Loki non è più in grado di compiere magia alcuna. Te lo dico io cos’è successo: ti sei allenato con troppa foga, poi hai preso freddo. Lo scherzo di Loki ha fatto il resto, ma le premesse gliele hai fornite tu!” sentenzia la madre.
 
“Tu lo difendi sempre!” l’accusa Thor.
 
“Io lo difendo solo quand’è giusto!” puntualizza la regina.
 
“Pare che sia giusto un po’ troppo spesso.” brontola Thor a bassa voce.
 
“Guarda che ti ho sentito; e non è questo il modo di rivolgerti a tua madre!” lo ammonisce Frigga.
 
“Se ci tieni tanto a saperlo, il tuo figlio minore, perfetto, giusto e privo di colpe, l’altro giorno ha anche tentato di strangolarmi e avvelenarmi con… il sapone!” riferisce Thor, dando una versione dei fatti un po’  ingigantita.
 
“Di certo avrai fatto qualcosa per provocarlo!” è l’impassibile replica della regina.
 
Thor sussulta al ricordo di quali fossero le sue molto poco fraterne intenzioni.
 
“No, no. Ti assicuro che io non gli ho fatto proprio niente!” spergiura lui.

Per tutta risposta, Frigga si lascia sfuggire una risatina divertita, mentre gli accarezza i capelli.

“Tesoro mio, è Loki il dio delle Bugie, non tu; sei più trasparente dell’acqua e me ne accorgo facilmente quando menti.” spiega lei. “Ed è una tua qualità che apprezzo infinitamente!” gli sorride, chinandosi per dargli un bacio sulla fronte.

- Contesa per l’affetto di madre; Thor: 1-Loki: 0- pensa vittorioso il dio dei Fulmini.

“Non voglio indagare oltre, ma qualsiasi cosa tu gli abbia fatto, sono certa che lui non avesse intenzione di farti realmente del male; il suo era solo un avvertimento.” prosegue la donna, andando verso la finestra per poterne tirare le tende e impedire al sole di irradiare la stanza con troppa irruenza. “Del resto, lo sai com’è tuo fratello, no?”

“Dotato di una mente criminale e squilibrata, assetato di potere, che prova un insano piacere tutto suo nel cercare di annientare quanti più pianeti gli riesca?” azzarda Thor.

“No! Intendevo dire, dotato di un grande cuore e di un animo docile che però è costretto a rinchiudere in una corazza di gelo e ostilità, per poter celare le sue insicurezze. Tuo fratello è un incompreso, che è stato portato ad agire come ha agito in seguito a delle certezze che gli son venute meno e un’accettazione che non c’è stata da parte di tuo padre; che poi sai meglio di me quanto se ne sia rammaricato in seguito.”  gli ricorda quei giorni di sconforto tristi e bui. “Il punto è che tuo fratello è capace di dare molto, se preso nel giusto modo. Tu devi aver in qualche modo urtato la sua sensibilità!” asserisce.

- Contesa per l’affetto di madre. Rimonta schiacciante. Thor:1- Loki-2- pondera il biondo, sbuffando.

“Invece di lanciare accuse infamanti invano, dovresti solo cercare di riprenderti. Scordati gli allenamenti oggi; ti devi riposare!”  gli intima lei.

“Ma …” si azzarda a controbattere Thor.

“Niente ma! Siamo fortunati, perché tuo padre è via e non farà ritorno prima di sera, grazie ai suoi impegni di mediazione burocratica con uno dei regni confinanti. Ho tutto il giorno per rimetterti in sesto e fingeremo che questo non sia mai accaduto!” lo informa la regina.

“Davvero non gli dirai niente?” domanda speranzoso il biondo, gradendo poco la prospettiva di apparire un debole agli occhi del padre.

 “Sarà il nostro piccolo segreto!” garantisce Frigga, facendogli l’occhiolino.

“E’ consolante sapere che non ti schieri sempre e solo dalla parte di Loki!” ridacchia Thor.

 “Vieni qui, gelosone che non sei altro, tu e lui per me non siete mai stati in competizione!” replica lei, abbracciandolo.

- Contesa per l’affetto di madre. Thor:2- Loki-2. Pareggio-  sorride tra sé e sé il biondo, rasserenato, non potendo desiderare un esito migliore.

“Madre, per quanto il riposo possa farmi bene, c’è un altro modo di accelerare la mia ripresa.” l’avvisa Thor, scostandosi dall’abbraccio.

“Come?”

“Apri il cassetto accanto al tavolo, dentro troverai un tubetto.” la istruisce Thor e Frigga fa quanto gli è stato detto.

“Ora sii gentile, dammi un bicchiere d’acqua.” prosegue Thor, ottenendo quanto  richiesto.

“Cos’hai intenzione di fare? E cos’è questo tubetto?” s’incuriosisce la donna.

“E’ un altro regalo da parte di Bruce; sono aspirine … almeno credo si chiamino così e hanno il potere di far guarire chi le usa.” le spiega, aprendo il tubetto e facendo scivolare una pasticca nell’acqua, che diventa subito effervescente.

“E’ normale che faccia così?” domanda incerta Frigga.

“Sì. E’ un po’ come bere una pozione magica … ma è molto meno dannosa!” la tranquillizza Thor, prima di trangugiare il medicinale tutto d’un fiato.

******************************************  (Contemporaneamente)

Sono i raggi di sole a risvegliare Loki, riscaldandogli il viso etereo con il loro piacevole tepore.
E infatti il moro apre gli occhi,sollevando la testa dalle braccia in cui l’aveva affondata; accorgendosi così che, a furia di porsi tutte quelle domande, ha finito con l’addormentarsi proprio sopra la balaustra.
Un po’ incriccato, si massaggia il collo, indolenzito per quella scomoda posizione.
Non è il suo unico problema: stare così esposto al sole, l’ha accaldato e quella calura gli ha fatto venire una sete non irrilevante; ma si ricorda troppo tardi della ‘contro-vendetta ‘ di Thor.

“Maledetto!” impreca ad alta voce, decidendo poi che gli conviene conservarla.

Tuttavia, il solo nominarlo è sufficiente per farlo sprofondare nuovamente nelle sue riflessioni, anche se non sono fra le più ottimistiche.

- Non ci può essere altro interesse in lui che non sia quello di cercare di redimermi.  Oltre che cercare di umiliarmi in qualunque modo gli sia possibile, mentre persiste nel suo intento. Non prendiamoci in giro, so bene quello che sono e quello che ho fatto, sono un assassino, un accentratore di potere, a detta di tutti un pazzo psicotico;  Thor non potrebbe mai vedermi sotto un’altra luce … che non sia quella di riportare la pecora nera smarrita nel suo maledetto gregge dorato! – pensa disgustato, stringendo la ringhiera fra le dita.

-No, probabilmente lui non ha capito niente … né mai lo capirà!- sentenzia, per poi lasciarsi invadere la mente da ricordi non troppo remoti.

Tutto quel tempo trascorso insieme, non solo perché è stato loro imposto; le chiacchierate armoniose e quelle scherzose, quegli sguardi fugaci, i momenti di vistoso imbarazzo fra loro.
Una minima parte di Loki continua a coltivare quella speranza.

- Chissà, allora forse, almeno un po’ … -

Il dio del Caos sorride, imponendosi di dimenticare, almeno per quell’attimo, tutte le sue preoccupazioni.
Ha dormito così a lungo che è già passata metà della giornata, solo una manciata di ore lo separa dal tramonto.
Peccato che giunga subito ad un’allarmante consapevolezza.

- Sto morendo di sete e non c’è nulla di nemmeno lontanamente potabile qui e intossicarmi non è fra le attività ricreative più appaganti della giornata! E manca ancora una manciata di ore al tramonto!- pensa, allarmato.

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“Buonasera, Loki, come andi…” esordisce Thor, ormai rimesso a nuovo, entrando nella stanza del prigioniero.

“Acqua, acqua, acqua!” gli corre incontro Loki, stremato dalla sete.

Thor è rapido a posare tutto il resto sopra il letto, rimanendo solo con la brocca tanto agognata dal più piccolo.

“Oh, bene, così è questa che vorresti?” deduce Thor, capendo di tenere il coltello dalla parte del manico, per una volta.

E un’occasione così ghiotta non se la può certo lasciar sfuggire.

Tiene la brocca quanto più in alto possibile, impedendo così a un saltellante Loki di afferrarla.

“Dannazione. Se solo avessi ancora i miei poteri, te l’avrei già tolta con la forza di un magnete!” borbotta Loki, rauco a causa della sete.

“Ma non ce li hai!” ribatte sagace Thor, schivando il suo ennesimo tentativo di impossessarsi della brocca.

“Ti prego …” si arrende esausto Loki, troppo indebolito perché sia combattivo come al suo solito.

“Non basta.” asserisce Thor.

Loki si limita a interrogarlo con lo sguardo.

“Lo sai benissimo cosa voglio sentirti dire!” aggiunge il biondo.

Loki deglutisce la poca saliva che gli è rimasta, tanto è immenso lo sforzo che sta per compiere.

“Ti prego … fratello!” proclama, serrando i pugni e facendo quasi violenza su se stesso;  e come se si trattasse di una formula magica, l’istante seguente si ritrova con la brocca fra le sue mani e un Thor che sorride radioso di felicità.

Loki è troppo impegnato a bere a grandi sorsate dalla brocca per curarsi di qualsiasi altra cosa.

“Me la pagherai!” spergiura, nero in volto, non appena la sua sete viene placata.

“Sto tremando dalla paura!” replica sarcastico Thor, fingendo un’espressione spaventata.

“Anche se non ho più la mia magia, farò tutto quanto è in mio potere per renderti la vita impossibile!” lo mette in guardia Loki.

“Non vedo come!” replica con sufficienza l’altro.

“Non sottovalutarmi, mai!” sogghigna il moro.

“Minacce a parte, ti decidi a mangiare qualcosa?” lo esorta Thor e scoperchiando il cesto Loki non solo trova i panini, ma anche dell’abbondante frutta fresca, di vario tipo.

“Ma bene, facciamo progressi, vedo!” sorride.

“Non sai quanto si sta battendo madre, padre ha già cominciato a tornare sulle sue decisioni, come puoi vedere. Di questo passo, nel giro di qualche giorno ancora credo proprio che potrò portarti anche delle bistecche!” lo informa Thor. “Ovvio, già tagliate, perché nessuno sarebbe così  incauto da fornirti un coltello!” aggiunge subito dopo, spiritosamente.

“Eh già, sareste degli  sprovveduti e ve ne pentireste amaramente!” ci scherza su Loki, ridacchiando con lui, prima di prendere una succosa, grossa mela rossa e addentarla con foga.

Thor perde all’istante la voglia di ridere e il suo pensiero diventa uno soltanto.

- Voglio essere quella mela!-
 
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Il tempo passa e, con profondo sollievo di entrambi i giovani dei, non ci sono più state situazioni imbarazzanti che hanno messo a repentaglio il loro reciproco autocontrollo.
Un giorno, Thor è chiamato al cospetto di Odino, che lo attende seduto sul trono, quello stesso trono che un giorno non troppo lontano sarà di Thor.

“Figlio, ormai sono passati diversi mesi di prigionia di Loki, che novità mi porti?” esordisce il vecchio re.

“Tutto procede nella tranquillità più totale, ogni giorno prosegue nella sua routine e Loki si sta dimostrando davvero degno del tuo perdono; il mio l’ha già ottenuto da tempo.” declama il dio del Tuono, prodigandosi in un rispettoso inchino.

“Quindi mi confermi che non ha mai tentato in alcun modo la fuga?”

Thor scuote la testa con fierezza.

“No, mai, non ci ha nemmeno provato. E come  potrebbe?”

Il re sorride.

“Molto bene. E come si comporta con te? Ti è ostile?”

Thor fa un attimo mente locale.

 Da quanto Loki ha spergiurato che gli avrebbe reso la vita impossibile, è stato decisamente di parola. Thor richiama le numerose volte in cui gli ha teso agguati al di là della porta, facendolo inciampare al buio più completo ; o quando una volta è riuscito a nascondere sotto il lenzuolo una delle forchette avanzate da un pasto, invitando calorosamente Thor a tenergli compagnia, sedendoglisi accanto … e il dolore che ne è conseguito è tutt’altro che un ricordo sbiadito dal tempo. C’era stata anche una volta in cui, sfruttando la lampada terrestre che gli è stata messa a disposizione, è riuscito in qualche modo pure a farlo scottare.

Ma al di là di queste piccole malefatte, Thor ricorda anche serate più miti e piacevoli.

“No, padre, al di là di qualche piccolo dispetto scherzoso, com’è nella sua natura; Loki sta mantenendo un comportamento esemplare anche con me!” asserisce con convinzione il figlio.

“Figliuolo, non sai quanto queste tue parole mi rallegrino.” commenta soddisfatto il re, prendendo qualcosa da dietro il trono. “Credo sia giunto il momento che Loki riceva qualche piccolo diversivo che possa sollazzarlo un po’.” conclude lanciando a Thor un libro.

“Portaglielo pure stasera, quando gli farai visita!” lo istruisce.

“Sarà fatto!” sorride Thor, per poi approfittare del fatto di essere stato convocato dal re, suo padre, per discutere di una certa faccenda che comincia a farsi pressante.

“Padre, mi domandavo … non manca molto al momento della mia incoronazione, ” esordisce. “Per conferire un po’ più sontuosità all’evento, non sarebbe il caso di valutare l’idea di conferirmi qualche nomina in più?” azzarda.

“Credo di non capire.” si acciglia il padre degli dei.

“Sì, voglio dire… Loki è il dio di un sacco di cose, io solo del Tuono… o dei Fulmini, poco cambia. Però potresti farmi diventare, non so, il dio del Coraggio, della Giustezza, il dio protettore  di Midgard … “ tenta di persuaderlo Thor.

“No, nel modo più assoluto. Non mi piacciono affatto queste tue proposte insulse e frivole, ti fanno sembrare troppo avido di gloria!” rifiuta nettamente Odino.

Thor si accarezza il mento, con fare pensoso.

 “Però … non suona male dio dell’Avidità di Gloria!”

Odino si passa una mano sul viso, con fare esasperato.

“Thor, posso almeno sapere chi ti ha riempito la testa con queste scempiaggini che il valore di un re si giudichi in base al numero delle sue nomine come dio?” lo interroga.

“Beh… è stato Loki!” farfuglia Thor.

“Come supponevo. Per questo al massimo potrei nominarti il dio del Facile Soggiogamento Mentale !” lo canzona bonariamente Odino.
Thor  annuisce convinto.

“A me andrebbe benissimo anche quello!” confessa, esaltato.

La pazienza del padre degli dei ha un limite … e Thor l’ha appena superato.

”FUORI !!E non farmi pentire una seconda volta delle mie scelte!” lo allontana dal suo cospetto, furibondo.
 
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“… e alla fine mi ha cacciato via, su tutte le furie!” riferisce mesto Thor a Loki, quella sera stessa.

Loki ridacchia, palesemente divertito.

“Davvero l’ha fatto?  Il vecchio comincia a riguadagnare punti!” commenta fra le risate.

“Salirà ancora il suo punteggio, allora, dato che ha deciso di darti questo!” lo informa Thor, consegnandogli il libro.
Loki lo guarda su di giri.

“E’ un libro? Un libro vero? Di quelli che si leggono?” domanda sconclusionatamente Loki, felice come un bimbo.

“Perché? Conosci forse altri tipi di libri?” lo canzona Thor.

“Non so più quello che dico, questo isolamento è estenuante!” si giustifica il moro.

“E comunque sì, non mi crederai , ma è proprio un libro da leggere!” infierisce Thor, ridacchiando e guadagnandosi un’occhiata glaciale di Loki. “E comunque, vedi di non esaltarti troppo. Nessun libro magico, te l’avevo detto. E’ solo letteratura Midgardiana!” lo informa.

“Lo so, ma non importa!” sorride Loki, per poi osservare meglio quel libro. “ ‘Delitto e castigo ’?’ Cos’è? Una presa in giro da parte di Odino?” borbotta, scontroso.

“Padre dice che puoi trarne un grande insegnamento!” replica il biondo.

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La sera successiva, Loki accoglie Thor entusiasta.

“Aveva ragione padre; è stata una lettura molto illuminante!” esclama il moro.

Thor lo vede così entusiasta che non ci prova nemmeno a fargli notare quel che ha appena detto, ma se ne compiace silenziosamente.

“Vuoi dire che l’hai già finito?” si sbalordisce Thor.

Loki annuisce fiero.

“Non è che io qui abbia molto da fare!” fa spallucce Loki. “Non è che ne potrei avere degli altri?” domanda, molto cortesemente.

“Sì, non credo che padre farà obiezioni.  “ sorride Thor. “Tra l’altro, domani pomeriggio ho una riunione su Midgard, con gli Avengers,ne approfitterò per procurarti altri libri!” lo informa il biondo.

“Una riunione con gli Avengers? Qualche altro cattivone minaccia la vostra amata, preziosa Terra?” si interessa Loki, con fare divertito.

“No, è solo una riunione di routine. Tu rimani il cattivone numero uno!” sorride Thor.

“Così mi lusinghi!” sorride Loki.

“Vedrai anche il miliardario pomposo, quindi … Tony mi sembra, giusto?” aggiunge subito dopo.

- Hey, da quando si ricorda anche il suo nome?- fa una smorfia indispettita Thor.

“Sì, perché?”

“Vorrei metterlo al corrente di un mio piano. Ci ho pensato da un po’. “ ammette Loki.

“E sarebbe?” domanda Thor, sempre più contrariato.

“Riguarda  un’invenzione Midgardiana che tu ameresti.  E’ l’asciugacapelli. Hai presente quella specie di tubo col manico, che emette aria calda?” spiega il moro.

“Ah sì, credo di aver visto Jane usarne uno una volta!” ricorda Thor.

Nel sentire quell’odiato nome, Loki storce il naso, ma lascia correre.

“Ecco pensa, una di quelle invenzioni, ma in formato gigante potrebbe essere l’arma ideale per sciogliere Jotunheim e Tony mi potrebbe aiutare a realizzarla.. se riuscissi a convincerlo che quello è un nemico comune.. ma convincere qualcuno di qualcosa a me  viene più naturale che respirare!” ridacchia tronfio il dio degli Inganni.

Sono cose dette così, per leggerezza e scherzarci un po’ su, ma Thor coglie altri messaggi.

- Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? E’ logico che Loki sia affascinato da menti ingegnose e brillanti, che stimolano il suo intelletto.  Quindi è normale che si senta attratto da individui come Tony o Bruce… che mai potrei offrirgli io, che non so fare altro che parlare del mio martello? – si avvilisce il biondo.

“Hey, tutto bene? Guarda che scherzavo… non progetto di distruggere Jotunheim …  non ancora, almeno!” ridacchia Loki.

Thor si limita a fare buon viso a cattivo gioco.

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Thor è di parola e, di ritorno da Midgard, dopo aver fatto il punto della situazione con gli altri Avengers;  non solo porta a Loki una pila di libri, ma anche del tipico cibo Midgardiano: hamburger e patatine, che il dio del Caos non ha avuto modo di provare quand’era su quel regno.

E Loki manifesta una certa predilezione per quei buffi bastoncini gialli, croccanti e salati.

Una volta ultimata la cena, dopo essersi lavato le mani, per evitare di ungere i libri a lui tanto cari, Loki passa in rassegna gli acquisti del fratellastro.

“vediamo un po’… la biografia dei fratelli Grimm, i fratelli Wright, i fratelli Karamazov, i fratelli Lumiere… Thor, cerchi forse di lanciarmi un messaggio?” alza gli occhi Loki.
“Si capisce tanto?” domanda in imbarazzo il biondo.

“Sei tanto imprevedibile quanto intelligente!” sentenzia il moro.

“Grazie!” gli sorride raggiante Thor, ma poi si adombra, riflettendo meglio su quelle parole. “Hey, aspetta un attimo. Mi hai offeso!” si imbroncia.

“Come volevasi dimostrare!” ridacchia Loki, prima che l’occhio gli cada su un altro libro. “E questo?” chiede spiegazioni, alzandolo verso di lui.

“Anche quella è la storia di due fratelli.” spiega Thor.

“Ma i protagonisti sono due tigri!” gli fa notare Loki esasperato.

 “Sì, ma me ne hanno parlato benissimo!” si giustifica il biondo.

“Tu hai un problema serio!” alza nuovamente gli occhi il dio degli Inganni.
 
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Il giorno dopo, al pomeriggio, Sif osserva intenta Thor, mentre si allena, ingaggiando una finta lotta contro Volstagg e Fandral.

“Sei decisa a parlargli finalmente?” l’avvicina Hogun, l’unico a conoscenza del suo segreto.

“Sì, non credo di poter continuare oltre!” afferma la bella guerriera.

“Lo so, sono mesi che ti riproponi di parlargli, ma poi c’è sempre qualcosa che ti blocca!” commenta il guerriero dai tratti orientali.

“Non è facile!” protesta la mora.

“Posso immaginarlo, ma non puoi andare avanti così; devi affrontare la cosa ed essere pronta ad affrontarne ogni conseguenza. Rimanere col dubbio non farà che logorarti!” la consiglia il suo interlocutore.

“Sì, hai ragione tu, ma stavolta sono decisa e non torno più indietro!” sorride Sif, animata da grande entusiasmo. “Aspetterò che finiscano gli allenamenti e poi glielo chiederò!” annuncia, impaziente.


TBC
 
Ebbene sì, sono passati già dei mesi, senza che quei due si siano saltati addosso.
Riuscite a crederci? Io no XD eppure è così.
Possono resistere ancora per molto? uhmmm…
Lo so che da com’è finito non si direbbe proprio, ma forse nel prossimo capitolo (che sinceramente non vedo l’ora di scrivere ^^) le cose potrebbero farsi mooolto interessanti… sarebbe anche ora XD
 
piccola nota: vabbè tutti gli altri libri non sto nemmeno a citarli, mentre quello delle tigri, beh.. so che c’è il film ‘Due fratelli’ … e ho dato per scontato che esistesse anche un romanzo.. please, passatemela ^^
spero vi sia piaciuta anche questa parte e vi abbia divertito  in certi punti!

fatemi sapere in ogni caso, pretty please ^^
alla prossima.. solo che mi prenderò quei soliti 10-15 gg di ‘pausa ‘ per pensare anche all’altro fandom XD..
un bacione, filo al lavoro!
   
 
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