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Autore: the_rest_of_me    26/06/2012    1 recensioni
Lei, non è più una fan, lui è una specie di veggente fallito...
ma forse potrebbe averci preso, per una sola volta!!!
Dal testo:
Quando Bill entrò la vide.
Lei con i suoi capelli castani e gli occhi grigi.
Lei che non stava urlando, anzi dalla sua espressione si vedeva lontano un miglio che avrebbe volentieri ucciso tutte quelle galline urlatrici.
Lui le sorrise e lei ricambiò.
Genere: Demenziale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Cassidy, Cassidy!”
La ragazza che rispondeva a quel nome si voltò.
Sorrise.
Una sua amica, la sua amica, correva verso di lei con il viso rosso per lo sforzo e un sorriso perennemente acceso sul suo volto.
“ehi… Issa che è successo?”
Quella, per tutta risposta, si piegò su se stessa, cercando di riprendere fiato.
“non… non… ci crederai mai!”
Non aggiunse altro. Cassidy ridacchiò.
Era tipico di Melissa pronunciare una frase di quel genere, non ci crederai mai oppure ma sai cos’è successo?, e poi non continuare…
Dopo dieci anni ormai non ci faceva più caso, ma non era sempre stato così. Quando erano piccole l’amica aveva rischiato di finire sotto le sue grinfie a causa di quelle frasi.
“Issa, a cosa non potrò mai credere?”
Quella si alzò e le mostrò due biglietti.
“sono due biglietti per un loro concerto! Dy, ti rendi conto? Possiamo andare ad un loro concerto!”
Un sorriso spontaneo sorse sulle sue labbra.
Era stata una loro fan per anni.
Li aveva amati.
Venerati, quasi, ma non era mai riuscita ad andare ad un loro concerto.
E adesso, che non li seguiva più da un paio d’anni, si presentava quel tornado dai capelli rossi con due biglietti?
“Issa, cosa ti fa pensare che io verrò?”
La piccoletta la prese a braccetto e con aria da cospiratrice le disse: “vediamo un po’… sei stata una loro fan per ben quattro anni! quattro anni della tua vita a saltellare in giro per il mondo cantando le loro canzoni e solo perché non li ascolti più da un anno!”
“due”
“quello che è! Dicevo: solo perché non li ascolti più da un anno, e non mi correggere, vorresti perderti un loro concerto? Qui? Nella città dove vivi? Vedi era destino.. tu ti sei trasferita qui da un paio di mesi e il mese prossimo loro verranno e…”
E poi iniziò a parlare come solo lei era in grado di fare. Quasi non prendeva fiato, chissà come faceva, non sarebbe scoppiata prima o poi?
Iniziò a raccontare di quando Cassidy era una loro fan, come se lei non lo sapesse.
Continuò parlandole delle loro canzoni, dei loro visi.
La torturò con le loro storie e con aneddoti su di loro finché non arrivò a destinazione.
“adesso ti lascio… tu devi andare a lavoro! Ah, quasi dimenticavo… tu con il tuo lavoro conosci un sacco di persone e di bodyguard se siamo fortunati quelli che ci saranno al concerto ti riconosceranno e ci permetteranno di stare in prima fila! Non sarebbe meraviglioso?”
Cass le donò un sorriso, un po’ forzato ma pur sempre un sorriso.
“si! Da favola!”
Melissa la baciò sulla guancia e se ne andò.
Cassidy sospirò.
Almeno per un paio d’ore sarebbe stata tranquilla.
Non sbagliava. Quando finì il suo turno trovò Melissa ad aspettarla.
Continuava a canticchiare le loro canzoni.
Quello che non sapeva era che Cassidy aveva già deciso di andare a vedere quel concerto.
Non era più una loro fan sfegatata, ma doveva loro molto.
Doveva molto anche alla loro musica.
“Issa, ti prego, smettila… ci vengo al loro concerto ma solo se non mi torturi con le loro canzoni, con le loro storie, foto, video… niente di niente!!!”
Issa le saltò praticamente in braccio…
“lo sapevo! Lo sapevo che saresti venuta!”
Non ne parlarono per tutto il mese.
O almeno non ne parlarono fino a due giorni prima del concerto.
Quella mattina Melissa andò dall’amica.
“Dy, è tutto pronto?”
“tutto cosa?”
Melissa sospirò.
“ma è mai possibile che debba sempre fare tutto io? Il sacco a pelo… è pronto?”
“cosaaaa? Non penserai che io dormirò a terra vero?”
“certo che lo penso! Tu ed io dormiremo lì fuori!”
“oh, non ci penso proprio!”
“oh, e invece ci pensi!”
Continuarono a litigare per tutto il giorno, ma alla fine Cassidy si ritrovò con il sacco a pelo pronta per una notte sotto le stelle davanti all’Arena di Verona.
Il giorno dopo arrivò lento, ma Cass non era del tutto insoddisfatta di quella notte.
Aveva conosciuto un ragazzo, che poi era il bodyguard che teneva d’occhio la porta.
Era carino e simpatico.
Avevano parlato del più e del meno.
Cass gli aveva spiegato il perché aveva deciso di andare a quel concerto e lui aveva deciso di aiutarla…
Il giorno dopo, quando venne il collega per dargli il cambio, lui la chiamò.
“Cass potresti venire un attimo?”
Lei gli si avvicinò.
“ti faccio entrare adesso. Chiama la tua amica… così avrete i posti migliori!”
Lei gli regalò un meraviglioso sorriso.

 
 
Intanto nel Back-stage
 
“Biiiiiiiiiill la smetti di saltellare come un canguro?”
“no, Tom non posso smettere?”
Il chitarrista si distese sul divanetto con aria afflitta…
“che avrà da essere così agitato!”
Bill si avvicinò al fratello e gli prese una mano.
“Tom, so che sembra stupido… ma sento che oggi conosceremo una ragazza davvero speciale!”
Il fratello lo guardò serio per un secondo… poi scoppiò a ridere…
“Bill, ti prego! Oggi non incontreremo nessuno! Solo le nostre meravigliose fan!”
Il cantante si alzò alquanto infastidito.
“ti ricrederai!”

 
 
“Dy, ma ti rendi conto che ce l’abbiamo fatta??”
“si Issa!”

Nonostante si fosse ripromessa di rimanere fredda e distaccata anche Cassidy si era lasciata prendere dall’euforia del momento.
 
“Gustav… Gustav… GUSTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAV!!”
Il batterista si tolse le cuffie dalle orecchie..
“mi hai chiamato Bill?”
“se ti ho chiamato??? Ho perso metà della mia splendida voce urlando il tuo nome!”
Gustav guardò il tetto con l’aria di chi non ne poteva più di quelle scenate pre-concerto.
“che succede Bill? Oggi crollerà il palco? Io perderò una bacchetta? Si romperà la corda della chitarra mentre Tom sta facendo un assolo di chitarra?”
Ormai le previsioni pre-concerto del cantante dei Tokio Hotel erano famose e tutte perché non si avveravano mai.
“prendi poco in giro, Gustav.. mio fratello ha detto che oggi incontreremo una ragazza davvero speciale!”
“Grazie Tom... almeno tu, che sei il mio gemello, mi capisci!”
Gustav scoppiò a ridere.

Talvolta Bill riusciva ad essere davvero cieco ed ingenuo e provocare l’ilarità di tutti quanti…
 
 
“ma quando inizia???”
Melissa era davvero irrequieta.
Avevano aperto le porte ormai da un paio d’ore e tutte le fan le stavano schiacciando.
Cassidy, grazie alla sua ostentata freddezza, riusciva a tenerle almeno a un centimetro da sé, non che fosse una gran cosa, ma almeno era una piccola conquista.
Quando, finalmente, sentirono un accordo risuonare nell’aria e le luci abbassarsi iniziarono tutti a gridare.
Tutti meno che Cassidy.
Lei non era mai stata il genere di ragazza che urlava.

 
 
Quando Bill entrò la vide.
Lei con i suoi capelli castani e gli occhi grigi.
Lei che non stava urlando, anzi dalla sua espressione si vedeva lontano un miglio che avrebbe volentieri ucciso tutte quelle galline urlatrici.
Lui le sorrise e lei ricambiò.
*l’avevo detto io che avremmo incontrato una ragazza speciale!*
Per tutto il tempo lei continuò a fissarlo.
Non conosceva molto le canzoni del nuovo album e l’unica che sapeva, World behind my wall, non sembrava essere in scaletta.
Fortunatamente, però, ogni due canzoni dell’album nuovo, ne suonavano una dei primi tre.
E quelle lei le sapeva e le cantava…
Non gridava. Non saltellava e non si dimenava.
Muoveva appena le labbra con un gran sorriso.
Bill, ogni tanto, la guardava.
Ogni volta ne rimaneva ammaliato.
Era davvero bellissima.

 
 
Cassidy si disse che se l’era inventato.
Non poteva essere vero che lui stesse guardando lei.
Non era possibile che lui le sorridesse.
Era certa di essere impazzita e decise di non pensarci.
Si stava divertendo, nonostante tutto.
Nonostante le canzoni poco conosciute.
Nonostante tutte quelle pazze urlanti, tra cui spiccava la sua bassa e rossa amica Melissa.

 
 
Melissa aveva notato che Bill guardava spesso e volentieri dalla loro parte, ma non si illudeva di essere lei l’oggetto di quello sguardo.
Dalla sua bassezza nessuno l’avrebbe mai notata.
Cercò di seguire lo sguardo e non ci mise molto ad intercettarne la traiettoria.
Cassidy.
Quella ragazza era davvero fortunata.

 
 
Bill si avvicinò a Tom.
“guardala… avevo ragione!”
Il fratello non ci mise molto a capire a chi si stesse riferendo e si leccò e labbra, in maniera equivoca, prendendosi una gomitata nelle costole.
 
“e adesso è arrivato il momento di cantare una canzone con una di voi!”
Come sempre a quella frase era seguito il putiferio…
Le urla erano cresciute di intensità.
Solo lei continuava a rimanere impassibile, anzi sembrava infastidita.
Bill la indicò.
Lei sorrise ma non si mosse.
La sua amica bassina le diede una gomitata nelle costole e quella si risvegliò…
Scosse la testa. “non sta indicando me!”
Bill capii… quella ragazza non credeva che lui la stesse indicando.
“tu, con la maglietta dei Green Day!”
Lei si guardò la maglia e si diede un colpetto sulla fronte…
*ma mi sono rincretinita?? Vado al concerto dei Tokio Hotel con la maglia dei Green Day??*
Lei superò la transenna e fu aiutata da un bodyguard a salire sul palco…
Bill le porse la mano.
“piacere Bill!”
Lei lo guardò come se quello fosse ovvio.
“Scusa pensavo non fossi una fan… per la maglietta!”
Lei gli sorrise..
“non è del tutto sbagliato.. non sono più una fan!”
“A tutto c’è rimedio!”
“Io sono Cassidy, comunque!”
E gli strinse la mano…
“beh, Cassidy, allora devo dedurre che non conosci le nostre canzoni?”
Lei arrossì leggermente…
“no… io non so quelle dell’ultimo album!”
“E qual è la tua preferita, invece?”
Ci rifletté un secondo.
“Ready, set, go!”
Bill fece un cenno a suo fratello e la base partì.
Cantarono insieme…
Melissa sorrideva.
Era da tanto che non vedeva quel sorriso estatico sul volto dell’amica.
Ed era da tanto che non la sentiva cantare.
Vedere quei due cantare e ridere sul palco le scaldò il cuore.
Arrivarono alla fine della canzone sorridendo come due bambini:
“Don’t you turn around!”
Tom si avvicinò al fratello e alla misteriosa ragazza e a lei sfilò quel maglioncino che teneva legato in vita.
Lei si voltò e lo guardò.
“dolore reale!”
In italiano quella maglia aveva un doppio significato… reale come vero o come regio.
Il significato era quello di regio, ma a lei piaceva pensare che potesse essere anche un altro.
“Già!”
Tom stava per ridargliela ma lei sorrise.
“Puoi tenerlo…! Un piccolo regalo.. è femminile e non ti servirà a molto… ma voglio regalartelo!”
Lui sorrise e se lo legò in vita…
In cambio le diede il suo cappello.
Era uno dei più semplici che avesse: nero, della new york!
Lei se lo mise e sorrise radiosa.
Poi poggiò un leggero bacio sulla guancia di entrambi i fratelli Kaulitz e scese dal palco.
Adesso era pronta a chiudere per sempre quel capitolo della sua vita…
Era pronta a non rimpiangere più un mancato concerto dei Tokio Hotel…
Era pronta a chiudere il suo legame morboso con quella band…

 
 
Un anno dopo Cassidy scese da casa sua e trovò lì Melissa.
“Dy… tu non ci crederai mai!”
Cassidy sospirò… tutte le volte che quel tornado diceva quella frase lei si trovava a dover affrontare una parte del suo passato.
Ma non poteva dirle di no.
Non ci sarebbe riuscita.
“fra tre mesi c’è un altro loro concerto! ma tu porti ancora quel cappello?”
Le sorrise.
“Allora sei di nuovo una loro fan? Chi è che è riuscito a risolvere il problema?”
“Issa… A tutto c’è rimedio!”
E Cassidy sorrise ripensando a Bill, al concerto e al suo maglioncino ormai andato…

 
 
Lo stesso anno dopo
 
“Tooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooom!”
Il ragazzo si alzò dal suo letto.
“che è successo?”
“abbiamo un concerto a Verona… fra tre mesi!”
Tom sorrise e prese quel maglioncino nero, che teneva sempre vicino.
“beh, magari stavolta riuscirò a portarla a cena, quella ragazza speciale!”
Il fratello sorrise..
“Visto che avevo ragione!”
 
Angolo autrice:  ok se siete arrivati fin qui vi devo delle scuse.
Questo è lo sclero di una non più fan che vorrebbe tornare ad esserlo ma non sa come fare… Cassidy c’è riuscita, io no! Ma comunque… avrete notato che Bill è un po’ stupido… giuro che non è un modo per offenderlo ma solo un modo per alleggerire un po’ l’atmosfera troppo seria del tutto… e poi Bill è troppo carino così XD
Come quando aveva Jumpi, vi prego ditemi che lo conoscete e che non sono l’unica pazza ad aver amato quel modellino… XD




Disclaimer: la storia non vuole essere una rappresentazione veritiera delle persone citate.
  
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