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Autore: Alex_J    26/06/2012    5 recensioni
E se Il cappellaio matto si fosse innamorato. Assurdo vero? Anche per lui, direi.
E poi , di chi?
Alice.
Il cappellaio invocava il suo nome, di notte.
Non aveva mai amato Alice, ma la sognava spesso, tutte le notti. E la invocava, invocava il nome di chi l’avrebbe salvato, salvato dalla sua terribile malattia.
Raccolta di tre drabble per il contest What's wrong with that?Are only our forbidden dreams .
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei, con la sua testa più grande, lei che le teste le vuole decapitare e non decorare
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Titolo: Lei, con la sua testa più grande, lei che le teste le vuole decapitare e non decorare.
Coppia: Il cappellaio matto e la regina di cuori
Terzo incomodo: Alice
Luogo usato: Parco e casa del bian coniglio
Rating: Verde
Genere/i e avvertimenti: Romantico ; Drabble
Introduzione/NdA:
Alice.
Il cappellaio invocava il suo nome, di notte.
Non aveva mai amato Alice, ma la sognava spesso, tutte le notti. E la invocava, invocava il nome di chi l’avrebbe salvato, salvato dalla sua terribile malattia.

Queste sono tre drabble, che raccontano tre momenti diversi: il cappellaio che aspetta Alice; il cappellaio che vede per la prima volta Alice e quando si rende conto di aver fatto innamorare la regina di lui.

Alice.
Il cappellaio invocava il suo nome, di notte.
Non aveva mai amato Alice, ma la sognava spesso, tutte le notti. E la invocava, invocava il nome di chi l’avrebbe salvato, salvato dalla sua terribile malattia.
Invocava anche altro nei suoi sogni, anche nel paese delle meraviglie è permesso sognare, dopotutto. Sentiva dentro la sua testa ripetere strane cose, ancora di più di lui.
Tagliatele la testa!
Ripeteva la voce e lui la implorava di smettere, perché stava diventando ancora più pazzo. Forse proprio quella voce stava riuscendo a trasformarlo totalmente; forse proprio quella voce, aspra e velenosa come il mercurio lo aveva fatto impazzire.

 

 - Alice - sussurrava. Era davvero bella, ma non come Lei.
Il cappellaio ci pensava ancora, mentre sorseggiava il the nella casa del bian coniglio. Pensava alle donne della sua vita, forse le uniche donne di tutto il paese delle meraviglie.
Alice, la salvatrice.
La regina di cuori, il tiranno.
E, come le migliori trame dei film, lui aveva scelto il tiranno.

- Cosa ci fate qui, cappellaio? - aveva sentito una voce urlare.
Cosa ci faceva qui, nel parco della regina? Il cappellaio non lo sapeva, ma si adattava velocemente.
- Volete un po’ di the? - chiese porgendo una tazza scomparsa dal nulla alla regina.
Questa, un po’ stupita, la prese sorridendo. Poi, come risvegliata, urlò: - Tagliategli la testa! -
Prese a correre, sorridendo. Aveva accettato il suo the, aveva accettato il suo the!
Si era innamorata di lui, il cappellaio ne era certo.
N'era certo proprio perché era matto.

 

  
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