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Autore: Emily27    26/06/2012    5 recensioni
Lo vuole, tutto il suo corpo sembra urlarlo e quando quelle labbra avide si impadroniscono del suo collo, del suo seno e poi più giù, verso dove è rimasto soltanto l'intimo a coprirla, geme, con la pelle che si infuoca sotto a quei baci. Chiude gli occhi e perde ogni contatto con la realtà.
“Rick...”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Josh Davidson, Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia seconda storia su Castle,
finalmente ho trovato il tempo per finirla!
Questa volta ci ho infilato un po' di 3x22...
Vi auguro nuovamente buona lettura :)

 Cri

 

 

 

Se solo...

 

 

Le sue mani l'accarezzano ovunque, le sente sulle gambe, sul ventre, sui fianchi, freme, la passione si accende, i pensieri vengono offuscati dal desiderio che le fa aumentare i battiti del cuore, che si impossessa di lei ad ogni suo gesto. Le loro bocche si cercano esigenti, per trovarsi in un bacio che si scambiano con impeto, mentre una mano impaziente le slaccia il reggiseno e lo leva, per poi sfiorare le morbide curve che si offrono al suo tocco. Lo vuole, tutto il suo corpo sembra urlarlo e quando quelle labbra avide si impadroniscono del suo collo, del suo seno e poi più giù, verso dove è rimasto soltanto l'intimo a coprirla, geme, con la pelle che si infuoca sotto a quei baci. Chiude gli occhi e perde ogni contatto con la realtà.
“Rick...”
I baci finiscono, le mani che le stavano sfilando le mutandine si fermano. Resta solo un lungo attimo di silenzio durante il quale Kate si rende conto del nome che ha appena pronunciato. Rick.
Si sente morire.
Solleva la testa e apre gli occhi, incontrando quelli di Josh che la fissano increduli, il suo sguardo dice tutto.
Come mi hai chiamato...?” domanda lui retoricamente, perchè ha sentito bene, non ha dubbi.
Kate si morde il labbro inferiore e reclina la testa all'indietro sul cuscino. Rick, così l'ha chiamato, col nome di Castle. Quasi non crede lei stessa che le sue labbra l'abbiano pronunciato, come ha potuto farlo?
Non può negare davanti all'evidenza, non può dire a Josh che non è vero.
Si solleva su un gomito mentre lui si mette a sedere, il suo sguardo ferito la fa sentire tremendamente in colpa, riesce a distinguerlo benissimo nella luce soffusa della stanza.
Josh, io non so perchè l'ho detto, ma...”
Lui non la lascia continuare.
Non lo sai? E' vero, probabilmente non te ne rendi conto, ma io sì. Avevi in mente lui, hai sempre in mente lui! Cosa devo pensare Kate, che tu abbia già vissuto con quell'uomo momenti come questi eh?”
Kate si mette seduta coprendosi col lenzuolo, come se in quella situazione non sia il caso di stare nuda di fronte a lui, si sente quasi in imbarazzo.
Ti stai sbagliando, non ti ho mai tradito con Castle e non ho mai pensato di farlo.”
Lo so... non voglio mettere in dubbio la tua fedeltà” ammette Josh. “Ma forse sarebbe stato meglio se lo avessi fatto, avrei potuto perdonarti una scappatella, invece...”
Invece cosa? E' con te che sto e che voglio stare!”
Lo vuoi tu, ma non il tuo cuore.”
E' con amarezza che lui lo dice e Kate rimane spiazzata, non si aspettava che potesse leggerle dentro fino a quel punto, perchè ciò che ha appena detto corrisponde alla verità, non può più nasconderlo a se stessa. Quel nome, Rick, l'ha fatta venire a galla con prepotenza.
Josh, io...” mormora. Non sa cosa dire, semplicemente perchè non c'è nulla da dire, è tutto fin troppo chiaro.
Non posso competere con il modo in cui lo guardi, con la luce che hai negli occhi quando parli di lui, con quello che provi per lui.”
Josh scende dal letto e si infila i jeans sopra ai boxer che ancora non aveva tolto, Kate lo guarda stringendosi nel lenzuolo, sa che è finita e prova una profonda tristezza.
Mi dispiace, non sono stata onesta.”
Più che altro non sei stata onesta con te stessa, e anch'io ho fatto quell'errore.” Si allaccia la cintura e raccoglie la sua maglietta da terra. “Ho chiuso gli occhi per non vedere i sentimenti che la donna che amo ha sempre provato per un altro uomo.” Finisce di rivestirsi e lo fa nervosamente, arrabbiato più con se stesso che non con lei. “Non ha più senso stare insieme Kate, mi sembra ovvio a questo punto.” Il suo tono si è fatto più dolce ed i suoi occhi le stanno dicendo addio.
Mi dispiace, mi dispiace davvero. Sei stato importante per me e lo sei ancora Josh...”
Sente un groppo in gola che le impedisce di proseguire, anche se il cuore le dice che non è lui l'uomo che ama, anche se la loro storia è giunta alla fine, è doloroso sapere che non lo rivedrà più.
Non mi dimenticherò di te.” Josh accompagna le sue parole con un sorriso e quando fa per andarsene lei si muove per scendere dal letto, ma lui non glielo permette bloccandola con un gesto della mano.
Se ne va, dopo qualche secondo Kate sente la porta d'ingresso chiudersi e si corica su un fianco, coprendosi col lenzuolo e mettendo le braccia sotto al cuscino che profuma di bucato.
Neanche un'ora prima era rincasata trovando Josh ad aspettarla nell'atrio del palazzo seduto sui gradini che conducono ai piani. Ha anticipato di un giorno il suo rientro senza dirle nulla e quella sorpresa le aveva fatto tornare il sorriso che aveva perso lungo la pesante giornata appena trascorsa. Doveva essere una serata da passare a fare l'amore e a scambiarsi tenerezze, invece è finita la loro storia. Una relazione che già poggiava su basi traballanti. Le assenze di lui probabilmente non avrebbero costituito un problema insormontabile se lo avesse amato davvero, se si fosse data a Josh con tutta se stessa, ma ciò non era stato possibile perchè lei appartiene a qualcun altro ormai da tempo, anche se non ha mai voluto accettarlo.
E' un sentimento così grande da farle paura, ma con cui è giunto il momento di fare i conti, lasciando da parte l'omicidio di sua madre, mettendo la sua vita ed il suo cuore nelle mani di un'altra persona e arrendendosi alla felicità.
Rick...” Lo pronuncia di nuovo quel nome, ne ascolta il suono mentre una lacrima le scende sul viso. L'emozione è troppo forte da contenere.
Signor Castle...
Dove lo vuoi?
Detective Kate Beckett, polizia di New York. Dovremmo farle alcune domande su un omicidio che c'è stato stasera...
Se lo ricorda come se fosse ieri il loro primo incontro e sorride, come ogni volta che le torna in mente. Richard Castle, il famoso scrittore di gialli, il quale le sarebbe stato fra i piedi, che l'avrebbe stupita, irritata, divertita, protetta. E amata. Anche se non glielo aveva mai detto lo leggeva ogni giorno nei suoi sguardi e nei suoi gesti fatti di un amore silenzioso ma presente e tangibile.
Si asciuga la lacrima ma una nuova prende il suo posto.
Sai che ho pensato quando ti ho conosciuta, che eri un mistero che non avrei mai risolto...
E anche ora, dopo aver passato tanto tempo con te, sono ancora sorpreso dall'intensità della tua forza, dal tuo cuore, dalla tua bellezza...
Beh, neanche tu sei male Castle...
No, Castle non è affatto male... Piange e ride, vorrebbe che lui fosse lì ma allo stesso tempo le piace crogiolarsi da sola nei suoi pensieri, nelle emozioni datele dalla nuova consapevolezza che riempie il suo cuore.
Si stringe nel cuscino e sospira, si sente leggera, libera, assapora quei momenti.
Poi si volta sull'altro fianco e prende la lettera sul comodino, la apre e legge le righe che ormai conosce a memoria.
E ora la parte più difficile piccola... E' chiaro che fra te e Castle c'è qualcosa di profondo, e tu lo stai ignorando, ma credimi, anteporre il lavoro ai propri sentimenti è un grave errore, non c'è niente che faccia sentire vivo più dell'amore. L'ultima cosa che ti auguro di fare è guardarti indietro e chiederti, se solo...
E' trascorsa soltanto una settimana da quando Royce se n'è andato per sempre, il dolore è ancora vivo e ritorna a farle male. Che cosa le direbbe se fosse lì in quel momento? Di muoversi e alzarsi da quel letto per andare dall'uomo che ama e aprirgli finalmente il suo cuore.
E' esattamente ciò che deve fare, senza perdere tempo, ne ha già sprecato troppo a nascondersi dietro alle sue stupide paure.
Ripiega la lettera con cura e la rimette sul comodino vicino a Heat Wave, si alza, si veste a va in bagno a sciacquarsi il viso. Quando solleva la testa vede riflessa sullo specchio sopra il lavabo l'immagine di una Kate diversa, con gli occhi più brillanti e le labbra dal sorriso nuovo.
Esce di casa e vorrebbe che Royce la vedesse, che sapesse la decisione che ha preso per non arrivare a guardarsi indietro e chiedersi, se solo... E' convinta però che in qualsiasi posto ora si trovi lui lo sappia.

 
Da un quarto d'ora è sotto casa di Rick nel buio che sta calando, chiusa nella sua auto e nei suoi dubbi, che insidiosi sono riapparsi a tormentarla. Tutta la sicurezza provata poco prima pare essere svanita, la vecchia Kate è ritornata. Perchè? Non lo sa.
E' immobile sull'orlo del trampolino per la felicità ma non riesce a saltare, è più forte di lei, e pensare che basterebbe un attimo, basterebbe uscire dalla macchina e correre dal lui, invece sta ferma con le mani strette sul volante e un coraggio che le manca. E' una codarda. Le sembra di sentire i rimproveri di Royce e le viene da sorridere.
Guarda in alto verso le sue finestre dove le luci sono accese e lo immagina mentre scrive, o seduto sul divano con Alexis a raccontarsi la loro giornata.
Quel pomeriggio hanno discusso a causa dei loro modi opposti di vedere un aspetto del caso che stanno seguendo, alla fine hanno litigato e lasciando il distretto ha ignorato i divertenti tentativi di lui di riappacificarsi, salutandolo secca. Aveva iniziato male la giornata sentendosi già irritabile e di cattivo umore fin dal mattino e alla fine Rick ne ha fatto le spese, le dispiace.
E' forse il caso quindi che proprio in quel momento piombi da lui a confessargli i suoi sentimenti? No, meglio rimandare e aspettare di chiarirsi.
Tutte scuse, non è per quel motivo se mette in moto e se ne va, maledicendosi.
Si dirige verso casa col piede pesante sull'acceleratore, sta fuggendo da ciò che potrebbe essere e che potrebbe avere, da lui, ed è semplicemente quello che ha sempre fatto. Si dà più volte della stupida, ma prosegue la sua corsa senza darsi il tempo per un ripensamento, fino ad arrivare finalmente a casa, al sicuro da ogni tentazione.
Parcheggia l'auto lungo la strada e si dirige al suo palazzo camminando a passo svelto sul marciapiede, è nervosa, è stata ad un passo dal confessare a Rick ciò che sente nel suo cuore ma si è tirata indietro all'ultimo momento e questo, nonostante sia stata una sua decisione, la indispettisce, ce l'ha con se stessa.
Quando l'omicidio di sua madre smetterà di condizionarle la vita? Quando riuscirà a viverla appieno? Sono domande a cui non riesce dare una risposta.
Arriva al suo portone, entra e si immobilizza.
C'è di nuovo qualcuno ad aspettarla seduto sui gradini delle scale.

 
Rick si alza e le va incontro, mentre anche Kate compie i pochi passi per coprire la breve distanza che li divide. Lui la guarda con dolcezza, la testa reclinata leggermente di lato, e dice semplicemente: “Pace...?”
E' venuto fino a lì per chiederle di fare pace, per non doversi addormentare sapendola arrabbiata con lui, ne è sicura. Non l'ha chiamata sul cellulare, si è presentato di persona e l'avrebbe aspettata anche se fosse rimasta fuori per delle ore, l'ha sempre aspettata.
Gli occhi di Rick sono fissi nei suoi, speranzosi nell'attesa di un suo cenno. Si perde in quelle iridi azzurre, così limpide e sincere come la persona a cui appartengono, e all'improvviso trova tutte le risposte. Ogni paura scompare e sa che non tornerà più, è quello il momento per vivere la sua vita, è lui la sua vita. La vecchia Kate svanisce in un soffio.
Finalmente gliele dice quelle parole, pronunciate dal suo cuore ancora prima che dalle sue labbra.
“Ti amo Rick...”
Se solo... Se solo lo avesse fatto prima, si rimprovera, ma avranno tanto tempo per recuperare quello perso, una vita intera, un'eternità.

 

 

 

  
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