Vamos a la playa.

"Sel, seel, sel, stai bene?" avevo gli occhi chiusi, non riuscivo a capire niente.
"selena marie gomez rispondimi immediatamente." 'spoom' uno schiaffo piombò sulla mia guancia destra.
"AIAAAA." - "allora sei viva, mi hai fatto preoccupare stronza." continuò miley.
"che è successo ?" mi girai intorno ed'ero stesa sul pavimento di un bagno abbastanza sporco con un vestito nero brillante e corto. parecchia gente era in torno a me come se stessi morendo.
"hai mischiato troppo alcolici." disse tutto a un fiato un dottere spuntato dal nulla.
quella cogliona di miley ha chiamato un infermiere, mancava solo la polizia e potevo andarmene in galera, volevo prenderla a schiaffi.
"ah okay, grazie." presi per mano miley e la portai all'uscita della discoteca.
"davvero maturo chiamare un dottore quando una persona è ubriaca. se chiamava gli agenti? potevo finire in galera, cioè sono svenuta." dissi con le braccia incrociate, sembravo mia madre.
"scusami ma non sapevo che fare." mi guardò con la faccia da cucciolo.
Mi prese la mano e mi riportò dentro, 'erano solo le due' disse in tutto quel casino.
riniziai a ballare una canzone 'tunz, tunz' con miley, mi divertivo.
"posso rubarle la donzella ?" mi disse un ragazzo, annuii e rimasi immezzo, sotto la palla della discoteca a ballare da sola, ma fa niente.
Sentii le labbra di un ragazzo sfiorarmi il collo, sentivo il suo profumo sulla pelle, era magnifico 'one million' lo adoravo; non vedevo il colore degli occhi, nè dei capelli per via delle luci.
Iniziò a prendermi i fianchi e a ballarmi intorno, gli feci uno sguardo da sfida. mi allungò il braccio e sulla mia mano scrisse il suo numero di telefono dicendo
"devo scappare, ciao bellezza." sfiorandomi le labbra io mi scansai, ero tentata ma non potevo, no, non potevo.
"capra alzati, sono le due." non ricordavo nulla, ero sul divano a casa di demi, ma non ero uscita con miley io? che confusione.
"che ci faccio da te io?" dissi prendendo il succo e un cornetto.
"eri per la discoteca che urlavi 'SONO DIO, IO SONO POTENTE E VOI NO.' mi facevi pena e ti ho fatta entrare in macchina con me e jake."
"ah, capisco." scoppiamo in una risata quasi infinita.
"e miley?" dissi incuriosita.
"dorme in camera mia, anche lei sembrava una disperata, se non c'ero io chissà che vi rapiva." scoppiarono in altre risate.
notai un numero di telefono sul braccio mi ricordavo di lui, non sapevo il nome ma decisi di inviargli un messaggio; il numero si leggeva a malapena ma tentai.

'ciao sconosciuto,
sono la ragazza di ieri nella discoteca,
mi chiamo selena xx'