E aveva provato a farlo tornare in vita, ma lui non respirava.
Yukki era tutto ciò che aveva, e non respirava più.
Nulla poteva più essere aggiustato.

Perché lui?

Allora aveva deciso che niente avrebbe avuto senso, e che sarebbe tornata indietro. Per rivederlo. Per parlargli ancora. Perché ne aveva bisogno.

Perché non un altro?

Aveva stretto il suo corpo fra le braccia con tutta la sua forza, prima di lasciarlo. Poi, era tornata da lui.
Le parole fra loro erano state le stesse.

Perché?

Avrebbe piegato, strappato, spezzato il tempo, se fosse stato necessario. Sarebbe tornata indietro in eterno, mille, duemila volte.
Perché lui era...

“Yuno?”

Sussulta.

Perché proprio io? Perché mi hai scelto?

E’ solo un sogno. Lo realizza mentre prova a parlare e non ci riesce. La bocca si apre, ma non c’è nessun suono dentro di lei. E’ vuota. Ha paura.
Ma è solo un sogno, presto si sveglierà.
Fino a che punto lo è stato? Quando è iniziato? Cosa è successo?
Ha paura.

“Yuno...?”

Yukki...

La voce diventa un grido. Sempre più forte. Si guarda intorno, cercandolo. Deve aiutarlo. Deve salvarlo. Lui non può morire. Lui non può. Lei esisterà solo finché... finché lui sarà...

“Yuno!”

“Yukki! Dove...”

E’ un sogno, Yuno. Puoi dirmi la verità.

La sta fissando, è di fronte a lei. Sorride. Sembra tranquillo, felice.
“Yukki...” Lei tenta di prendergli una mano, ma non può muoversi. Sono sospesi nel vuoto. E’ tutto buio. Riesce appena a vederlo.

E’ solo un sogno...

Perché, Yuno? Perché io?

Puoi dirmi la verità.

Perché?

Adesso si alternano, lo Yukki che le sorride e quello che la odia.
Era così anche nella realtà, ricorda. La realtà adesso sembra molto lontana.
Si mette in ginocchio, finalmente lo abbraccia. Lui rimane immobile, in piedi. E’ gelido.
“Yukki...” sussurra. “Vorrei poter rimanere qui.”

Sarebbe tutto più facile, se tu non fossi vero.

Yukki del sogno inclina il capo, le rivolge un sorriso dolce. Poi svanisce. Le sue braccia ricadono sui fianchi.
Apre gli occhi.