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Autore: Meredithfalls    27/06/2012    0 recensioni
Questa non è una storia qualsiasi, è la mia storia, ok? Volete sapere un po' cosa succede? Bhe, cominciate a leggere, è il modo migliore di iniziare, a quanto dicono. Lo so, lo so, sono una tipa scorbutica, mi dispiace, cercherò di essere più carina, ma voi cosa fareste al mio posto? Ho detto no all'uomo della mia vita, sono stata rapita,...insomma, ho una vita movimentata! E neanche la volevo! Comunque...se volete passare a leggere la mia storia rimane qui, non scappa, o almeno, non dovrebbe, a meno che non le puntino una pistola alla tempia e con tutto quello che mi sta succedendo non faticherei a crederci.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciò che non vorrei amare


Incipit


Dio, non c’è niente di più buono del gelato al cioccolato, non intendo quello semplice e cremoso che vendono ovunque, anche nei supermarket fatiscenti, bensì quello appena uscito dal congelatore, duro, freddissimo, quello contro cui devi lottare assiduamente per poterne prendere un cucchiaino, ma che quando infili in bocca ti ricompensa di tutta la tua fatica. E le scagliette di cioccolato? Piccole isole di felicità immerse in un mare di gioia, è una goduria schiacciarle tra i denti e sentire il loro crack lieve, proprio come se stessi mangiando una tavoletta di cioccolato, quando in realtà stai facendo molto di meglio, oh sì, tu ti stai godendo un gelato.
Ok, in questo momento tutti gli uomini (se ce ne sono) che stanno leggendo si saranno immaginati una gelataia con indosso un  grembiulino cortissimo, due tette enormi che fuoriescono dalla divisa e uno sguardo sexy pronto a sedurre, se mi dite che non l’avete fatto non ci credo. Solo le donne avranno capito, fin dalla prima frase, che sto affogando la mia depressione nel cioccolato. Si, uomini, non sono alta, non ho due tette enormi e non porto un vestitino succinto, sono solo una donna che ha appena mollato l’uomo della sua vita. E qui tutte le donne andranno a ripensare agli uomini che hanno lasciato e a quello che, a meno che non siate felicemente sposate/fidanzate, è stata la vostra vera fiamma, quella che vi ha bruciato il cuore e non solo quello.
Io. Sono. Un’. Idiota. E no, non solo perché ho appena macchiato di gelato la mia maglietta preferita, o perché sto riguardando cenerentola per la ventesima volta da quando ho sei anni, no, sono un’idiota perché quando lui mi ha chiesto “mi vuoi sposare?” io l’ho guardato dritto in faccia e ho detto “no”, secco, deciso, lapidario, nessun modo di tornare indietro e un solo modo per andare avanti: affondare nel gelato appunto.
Cenerentola perde la sua scarpetta sulle scale mentre il principe la rincorre e io non posso fare a meno di lanciarle un cuscino addosso: è tutta colpa tua brutta vipera dai capelli biondi! Ma lo sai quante volte ti ho guardata sognando di essere al tuo posto? Lo sai quante volte ho pensato che il mio uomo doveva essere proprio come il tuo principe? E poi la gente si chiede perché i matrimoni non durano o perché molte persone vengono lasciate sull’altare: troppe illusioni! Troppe davvero, soprattutto per un’umanità così fragile.
Affondo di nuovo il cucchiaino nel gelato, uffa, adesso è morbido, troppo cremoso, ma non ho voglia di alzarmi dal divano e prendere un’altra scatola, troppa fatica, sono stanca. Si, lo so. Non dovrei fare così, in fondo era solo un uomo. Ma che cosa ci volete fare? L’amore è l’amore e io lui l’ho amato davvero, molto più di quel che potreste credere. Lui era…perfetto, in tutto e per tutto. Ascoltava musica Rock, con qualche perla di Metal; guardava film d’azione (che uomini, se non l’avete ancora capito, sono quelli che alle donne piace vedere con un uomo. I romanticozzi sono da vedere con le amiche per poi fare cipi-cipi e discutere di quello o quell’altro aspetto, del fatto che quello era più bello dell’altro e bla bla bla, mentre quelli d’azione…l’adrenalina che scorre nelle vene…il cuore che comincia a battere e tu che ti avvicini al tuo uomo…oh si, quelli sono film da vedere in coppia); era stronzo quanto basta da volerlo catturare e dolce nei momenti più inattesi; era sexy in una maniera incredibile, sembrava urlarti già da metri di distanza “hey bellezza, che ne dici di una camera da letto buia, io e te? Diciamo adesso?”; era bello (che anche se non è la cosa più importante è comunque rilevante); era ricco (che non guasta mai); era innamorato, lo si vedeva da come mi guardava, con quella luce negli occhi che lo animava.
E allora vi starete chiedendo: come mai gli hai detto no? Gli uomini, e forse anche qualche donna, andranno subito a pensare alla possibilità che il sesso non fosse un gran che, anzi che facesse veramente schifo, credetemi sulla parola: era F-A-V-O-L-O-S-O. Non solo era in grado di farmi godere come un porcospino, sapeva farti sentire sexy, bella, magra e soda con uno sfioramento, immaginate con qualcos’altro. E allora perché ho detto no? I miei non lo volevano, la sua famiglia non mi aveva accettata? I miei lo adoravano, mia madre mi ha confidato che se lo sarebbe portato a letto e suo fratello mi trovava fantastica. Ma allora perché? Perché cavolo ho detto no?
Sì lo so donne di tutto il pianeta, vorreste tirarmi una padella in testa e ne avete tutte le ragioni! Ho detto di no all’uomo perfetto! Ma un motivo c’era, semplice basilare, quasi ovvio ormai. Quell’uomo, il mio uomo, quello che avevo amato alla follia, aveva un unico grande, grandissimo difetto: la sua professione.
Avete appena visualizzato un enorme punto di domanda nella vostra mente? Bene, vuol dire che non ci state capendo niente, ora vi spiego meglio, il bastardo, che amo alla follia, fa un lavoro un po’…ecco…cruento diciamo, si, quella è la parola giusta. Non so esattamente cosa faccia nella vita, so solo che uccide e cattura e salva. Ed è esattamente per questo motivo che qualcuno ha appena sfondato la mia porta di casa e mi sta puntando un fucile alla testa.

Note dell’autrice

Questa nuova storia mi è balzata in testa da sola, mentre tornavo a casa in treno e ripensavo alle parole che mi aveva detto un’amica. Ho subito deciso che andava scritta, non solo perché con la forma amorfa che aveva preso nella mia testa già mi aveva affascinata, ma anche perché in questo momento ho bisogno di scrivere qualcosa di comico ed insieme avventuroso. Quindi ecco a voi l’incipit della mia storia, spero vi sia piaciuto e vi chiederei di lasciare una recensione, che fa sempre comodo e a voi occupa solo pochi minuti della vostra vita. Se avete domande o altro chiedete pure, sarò ben felice di rispondere a patto di non spoilerare nulla. Bene ora vi lascio, spero di rivedervi al prossimo capitolo.

P.S.: Il titolo non è definitivo, purtroppo in questo momento non ne trovo uno che mi piaccia abbastanza e che mi dica “eh si, bellezza, mi hai trovato”. 

  
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