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Autore: Sashaprati    27/06/2012    0 recensioni
I personaggi "impazzano" contro le idee un po' particolari di alcuni fanwriters...
Genere: Demenziale, Satirico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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La "Supercazzola69Fanfiction" 
a cura di
Sashapratitelesette e Lilith Noor Daimon

PRESENTA:

Personaggi e Fanwriters
a confronto...

Si ringraziano inoltre:

 il Trio Medusa per la canzone
Giovanni Ognibene per l'idea & il suggerimento
e i tre "matti" qua sopra per aver scritto il tutto...

BUON DIVERTIMENTO !!!

Alcuni personaggi di diverse opere si volevano infiltrare in varie scuole, per poter verificare alcune nauseanti voci che erano giunte all'orecchio dei singoli personaggi.
Orochimaru era riuscito a farsi assumere come supplente di Italiano per poter avere la possibilità di verificare queste tremende voci della cosidetta "Letteratura del Domani".
Odiava come era costretto a vestirsi: elegante con cravatta e una camicia che lo faceva apparire un bancario, capelli perfettamente ordinati e un passo "istituzionale", adatto a quelle scuole dell'italico suolo.
Orochimaru aveva trascorso quasi un anno ad apprendere perfettamente la lingua e, a parte una leggera inflessione, poteva passare perfettamente per un insegnante di letteratura italiana in trasferta in quella scuola.
Il sannin aveva cortesemente proposto alla professoressa se poteva prendersi una piccola vacanza di qualche tempo per verificare quelle dicerìe. Orochimaru aveva nella sua mano destra un foglietto con le impressioni della professoressa sui singoli alunni.

- Bah, spero che sia un'inutile idiozia e che almeno possa avere dei corpi interessanti!

Entrò nella scuola, senza salutare nessuno (il suo pallore era stato spiegato come una rara malattia della pelle), e si diresse nella classe che gli era stata assegnata.
Il Sannin aveva un cipiglio interessante e aspettava i singoli alunni i quali, senza troppo rispetto, si alzarono in piedi di fronte al loro professore; Orochimaru invece, non appena si sedettero nuovamente, tossì appena per schiarirsi la voce e iniziò a parlare.

- Io sono solo un supplente, e non ho intenzione di spiegare accuratamente concetti di letteratura, ma voglio ugualmente interrogarvi!

Tutti gli alunni impallidirono vistosamente.
Orochimaru proseguì il suo discorso con un sorriso pungente dipinto sul volto.

- Ma non vi preoccupate, voglio solo sapere cosa pensate al riguardo: un conto è studiare ma un conto è assimilare i concetti... Del resto è facile recitare la preghierina da bambini per farvi dare il voto, non siete d'accordo?

Tutti gli alunni annuirono, inquietati da quello strano professore che voleva sapere le loro opinioni in merito.
Orochimaru, con passo solenne, andò a sedersi alla cattedra e aprì il registro cercando a caso qualcuno da interrogare.

- Annalisa Ferrari!

Gli occhi di Orochimaru fissarono la ragazza, la quale si alzò in piedi per andare alla lavagna.
I capelli ramati incorniciavano il volto della giovane ragazzina. Questa scrutò quello strano professore dagli occhi vagamente giallastri (apparentemente quelli di una persona malata di fegato) e, deglutendo fortemente, cercò di apparire più calma.

- Po... Posso farle una domanda, professore?

Orochimaru sorrise e, con un tono vagamente irritato, rispose fissandola negli occhi.

- Ora farò io le domande ma, se vuoi saperlo, voglio sapere se imparate le cose come dei pappagalli... oppure se le assimilate!

La ragazza deglutì più volte, attendendo la domanda del professore. Questi chiuse il registro e, intrecciando le dita sul mento, si voltò a guardarla come un avvoltoio sul punto di ghermire la preda.

- Sii sincera, mi accorgerei del contrario - Orochimaru si voltò verso la classe, cercando di mettere in chiaro il concetto. - Questa non è un'interrogazione, piuttosto un amichevole "scambio di idee"...

La ragazza annuì senza replicare.
Quel supplente le metteva addosso una paura tremenda: sapeva che le sue convinzioni avrebbero forse urtato quel professore e non sapeva cosa inventarsi; tuttavia a distoglierla dai suoi pensieri fu la domanda del professore.

- Dimmi, allora - esclamò. - Quali elementi per te condizionano un'opera?

La ragazza lo fissò pensierosa.
Come poteva eludere una domanda del genere?
Il professore, vista la sua incertezza, pose un'altra domanda.

- Parlami allora del personaggio di Achille!

La ragazza era con le spalle al muro e, non potendo eludere la domanda, decise di rispondere con brutale sincerità.

- E' un personaggio evidentemente Gary Stue, dotato di ogni santità ed ogni beneficio, tipico di una letteratura antica come quella greca!

Orochimaru strabuzzò gli occhi e dovette trattenersi dall'azionare i suoi jutsu... strabuzzò gli occhi, pensando all'enormità dell'idiozia che aveva appena sentito.

- Cosa intendi per "Letteratura Antica?" - domandò, cercando di mantenersi calmo. - E inoltre vorrei anche sapere se l'opera in cui è stato ritratto Achille, secondo te, contiene qualche messaggio!

La ragazza sbottò.

- Non esiste alcun messaggio in quel vecchiume, perchè tutta l'arte è perfettamente inutile... come disse il maestro Oscar Wilde!

Il sannin era sempre più sbalordito.
La sua mano strinse una penna in modo compulsivo e, facendo un enorme sforzo per trattenersi, si apprestò a replicare.

- Il concetto del fatto che ogni artista è solamente "espressione del suo tempo" ti è dunque del tutto sconosciuta?

La ragazza, conscia che lui era solamente un supplente con poca importanza, replicò aspramente.

- Le uniche opere degne di nota sono le fanfiction - esclamò convinta. - QUELLA la letteratura del domani, sui vari siti e forum dove ci sono le fanfiction, e dove il Ciclo Bretone costituisce l'opera di riferimento... Ovviamente non mi riferisco solo al Ciclo Bretone, ma anche ad altre raccolte simili come: la Chanson de Geste (Francia), il Cantare del Cid (Spagna), la Canzone dei Nibelunghi (regni germanici) o anche il Cantare delle Gesta di Igor (Russia). ..

Orochimaru strabuzzò gli occhi, totalmente schifato ma anche interessato, e riuscì solo a rispondere.

- La prego, torni pure a posto... Dopo scuola vorrei parlarle!

Forse quella gita non era stata del tutto inutile.
Il sannin riteneva infatti di avere appena trovato un corpo più utile come cavia per i suoi esperimenti che come essere umano vivente...

  
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