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Autore: the_rest_of_me    27/06/2012    6 recensioni
questa storia è il sequel di un'altra: "I'm in love with you"...
all'interno inserirò il link diretto...
Riassunto: di ritorno da un altro secolo Liza deve fare i conti con la vita che aveva lasciato, ma anche con un amore che è nato in lei...
abbandonare la vecchia vita e inseguire quel sentimento sembra la cosa più logica da fare... ma!
sì, ma perché l'amore non è facile e la vita pone molti, forse troppi, ostacoli sulla strada!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'True love...'
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Pov Damon
 
Era accanto a me e la stavo abbracciando.
Cioè, lei mi stava abbracciando!
“Liza… adesso devi spiegarmi un bel po’ di cose!”
Sorrise.
“Oh mio Dio… come sei diventato impaziente… io volevo divertirmi ancora un po’!”
E mi stava davvero baciando?
Si era davvero messa a cavalcioni su di me?
Ribaltai le situazioni.
Le baciai le labbra, il collo, le spalle…
“Parla!”
Ma continuai a baciarla.
“Katherine non ti ha mai detto nulla?”
“No! Cosa doveva dirmi?”
Non smisi di baciarla…
“io non… io sono nata in questo secolo… Damon, non riesco a parlare… se tu…!”
Quella “u” era stata acuta e prolungata, forse a causa del piccolo morso che le avevo dato.
Non l’avevo davvero morsa, solo sfiorata con i denti.
Mi misi seduto.
“ok, ok! Dai racconta!”
Prese un profondo respiro, per rilassarsi e iniziò a raccontarmi tutto: di un manoscritto, di una collana e di un desiderio.
“E fino a dove arriva la storia nel manoscritto?”
“Fino al 1864!”
“e il desiderio? Quale era?”
“volevo trovare l’amicizia! Quella vera!”
“E ci sei riuscita?”
“Se sono tornata nel mio secolo, evidentemente!”
Sentivo il battito del suo cuore accelerato.
Decisi che l’avrei soggiogata. Io dovevo sapere se mi aveva detto la verità.
“Mi hai mentito?”
Non distolse lo sguardo dal mio.
“No!”
Tirai un sospiro di sollievo,  la liberai dal contatto visivo e tornai a baciarla.
 
Pov Liza
 
Davvero mi aveva soggiogata?
Mi piaceva questo nuovo Damon!
Era menefreghista, opportunista, egoista e tremendamente sexy!
Fortuna che quel potere protettivo della mia collana funzionava ancora.
Tornò a baciarmi e io decisi che, questa volta, avrei condotto i giochi.
Fu divertente.
Lui non era più il timido ragazzo di un secolo prima e io non ero più costretta a fingere di esserlo.
 
Pov Damon
 
Era stato un bel pomeriggio, ma finalmente il sole non era più alto nel cielo e io potevo andare a cercare il mio anello.
“Damon, dopo che avrai recuperato il tuo anello hai impegni in particolare?”
La guardai.
Era davvero bellissima, con i capelli in disordine sul mio letto.
“No… perché?”
“andiamo a caccia?”
Risi.
“Liza, va bene che ti piacciono i vampiri.. ma vuoi cacciare? È un po’ eccessivo…”
“intendevo una caccia con finalità un po’ diverse…”
La malizia nei suoi occhi fu più eloquente delle sue parole…
“Che ne hai fatto della timida ragazza che conoscevo?”
Si alzò, diretta in bagno, indossando il mio lenzuolo come se fosse il miglior abito che avesse mai avuto.
“quella non esisteva, era solo una facciata per il tuo secolo!”
Fui davanti a lei in un attimo, bloccandole la porta del bagno.
“Questa mi piace di più!”
Si avvicinò alle mie labbra.
“Lo so!”
Ci soffiò sopra ma non mi baciò, lasciandomi profondamente insoddisfatto.
Avrei preso la mia piccola rivincita quella sera.
In quel momento avevo un’altra priorità: il mio anello.
 
Pov Liza
 
Era andato a recuperare il suo anello.
Era bello intrattenersi con questo Damon.
Non si faceva problemi di sorta.
Davvero molto meglio della precedente versione.
Andai a farmi la doccia.
Era bello avere il suo odore addosso, ma avevo bisogno di lavarmi.
Quando uscii dalla doccia indossai di nuovo i vestiti che avevo quando ero arrivata e uscii.
Dovevo prendere le valigie dalla mia macchina.
Lo feci e cercai una stanza, in cui avrei potuto metterle.
Ne trovai una molto bella e spaziosa, ma avrei dovuto pulirla.
Me ne sarei occupata in un altro momento.
Scelsi quello che avrei indossato quella sera e mi preparai nel bagno di Damon.
 
Pov Damon
 
Quando tornai andai in camera mia. La trovai in bagno.
“voi donne ci mettete un’eternità per essere pronte!”
“E a voi uomini piace il risultato…”
La osservai.
Quei pantaloncini blu mettevano in evidenza le sue gambe toniche e quella camicetta bianca faceva intravedere quello che celava sotto, ma non era per nulla volgare, coperta come era da quella collana.
“hai cambiato collana?”
“la mia è nascosta sotto la camicia!”
“non la togli mai?”
“è parte di me, come il tuo anello!”
Poi si voltò verso di me.
“Allora, come sto?”
Sorrisi, con quel sorriso sghembo che aveva fatto sciogliere migliaia di sciocche umane.
“Se non dovessimo uscire ti spoglierei…”
Alzò un sopracciglio, scettica.
“tu sei pronto?”
Mi osservai.
Avevo la mia camicia nera, i miei jeans neri e il giubbotto di pelle, nero anche quello.
“si! Sono molto sexy così!”
Mi superò, come se non avessi parlato.
“Andiamo… ah Damon mi sono pressa una stanza, spero non ti dispiaccia!”
Stavolta lo alzai, il sopracciglio.
“e chi ti dice che puoi restare?”
Arricciò le labbra, e solo per quello aveva già guadagnato la sua stanza.
“voi lascereste senza stanza una povera fanciulla in difficoltà, signor Salvatore?”
Il suo tono ironico mi fece scoppiare a ridere.
Era davvero molto meglio questa Liza.
“Andiamo…”
Le offrii un braccio e lei lo prese.
Il viaggio in macchina fu divertente.
Mi parlò di stupidaggini e io le raccontai stupidaggini.
Ogni tanto buttava lì una frecciatina, per provocarmi, e io rispondevo senza esitazione.
Era bello stare con lei.
Lo era quando eravamo due stupidi legati all’etichetta e lo era molto di più in quel momento, senza alcun tipo di restrizione.
 
 
Pov Liza
 
Era sempre stato così divertente stare con lui?
Si!
Anche quando era uno stupido succube di Katherine era così divertente e in quel momento era anche meglio.
Non parlò mai di suo fratello e quella cosa mi stranì.
Quanto avevano potuto allontanarsi?
Non mi interessava più di tanto.
“Damon, dove stiamo andando?”
“Liza, non è importante la meta ma il viaggio!”
Risi di gusto.
“da quando sei così filosofico?”
“Da sempre…! Ma non ho mai voluto mostrare il mio talento! Adesso ho smesso di nasconderlo!”
Continuai a ridere per un po’… poi sentii una canzone alla radio e alzai il volume
“Ti piace questa… cosa?”
“Nessuno ti ha mai detto che per piacere ad una ragazza dvi fingere di apprezzare la musica che le piace?”
“oh, ma io ho una particolare propensione per ascoltare Taylor Swift! ma questa??”
Era schifato.
Risi.
“chi sei tu e che ne hai fatto di Damon Salvatore?”
“Sono sempre io solo che sono stato traviato dal tempo… ho venduto i miei principi per il buon caro sangue umano e ho detto addio ai miei freni inibitori! Adesso posso godermi la vita e ogni vantaggio che ha da offrire!”
E mi poggiò una mano sulla coscia.
Gliela tolsi.
“pensa a guidare, vampiro da strapazzo!”
Rise, di quella sua risata così contagiosa.
 
Pov Damon
 
La portai in quella discoteca di cui avevo sentito parlare.
Le andai ad aprire la portiera.
“Damon… adesso si inizia a giocare!”
La baciai spingendola sulla macchina.
Quando mi staccai la vidi sorridere.
“per fortuna non ho messo il rossetto!”
Le sorrisi.
E lei si diresse verso l’ingresso della discoteca.
Fu una serata nemmeno troppo movimentata.
Io mi divertii con un paio di ragazze, le portai fuori e mi cibai di loro.
Intanto, Liza ballava con un ragazzo.
Era abbastanza carino ma vicino a lei sfigurava.
Mi avvicinai.
“Liza, ho prenotato una stanza!”
Sorrise.
“bene… andiamo?”
E lasciò quel ragazzo lì.
Risi a crepapelle.
Poverino aveva pensato di aver agguantato una preda davvero ottima.
Prima di fare dieci passi, però, lei tornò da lui.
Lo baciò.
Quando si avvicinò di nuovo a me sorrideva.
“Volevo sapere se baciava bene! Era una sera che vantava le sue doti!”
Risi.
Io e lei saremmo andati davvero d’accordo.
 
Pov Liza
 
Eravamo in macchina, diretti a Mystic Falls.
Avevo dormito praticamente due ore e non mangiavo da… da troppo tempo.
“Damon… ho una fame da lupi!”
“si, anche io!”
Sorrisi.
“allora fermati in un ristorante o in un’aria rifornimento… tu dissangui una giovane innocente e io compro un bel panino…”
E lo fece.
Quel viaggio fu stranamente rilassante.
Lui e le sue frecciatine erano così divertenti.
 
“Ah, finalmente a casa!”
Si schiarì la gola.
“Questa è casa mia!”
“Finchè sarete mia ospite la mia casa sarà anche vostra!”
Rise… aveva riconosciuto la citazione?
Non ne ero sicura, ma ne aveva capito il riferimento.
Quando entrai in casa sentii la voce di Stefan e quella di una ragazza.
“Dov’è il bagno? Devo fare pipì… ma perché se sono morta??”
Ci fu un attimo di pausa…
“io vado a prenderle dell’altro… vado!”
E io entrai…
“Stefan!”
Gli saltai addosso e lo baciai, con quanta più foga potessi metterci…
Quando mi staccai lui mi guardò, per un attimo disorientato.
“Liza?”
Sospirai…
“è mai possibile che si accolga così una vecchia amica?”
“tu… io pensavo che tu eri…!”
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai, nemmeno poi così piano: “morta?... mi spiace deluderti sono viva e vegeta!”
Poi la vidi.
Ci guardava come se fosse stata tradita ed ebbi un tuffo al cuore.
Era uguale a lei.
Ma c’era qualcosa, nello sguardo, di completamente diverso.
Mi avvicinai a lei e iniziai a girarle intorno, per guardarla da ogni angolazione.
Poi Stefan cercò di parlare…
“lei è…”
Lo zittì con un movimento della mano.
Mi fermai, dopo due giri, per guardarla negli occhi…
“è incredibile…! Strabiliante…”
Poi si intromise Damon.
“Stefan non me l’ha presentata subito… in realtà lei non sapeva che lui avesse un fratello!”
“a Stefan non piace vantarsi!”
Lo sentii ridacchiare.
“ho detto la stessa cosa!”
Ghignai.
Poi porsi la mano a quella che sapevo essere un’Elena molto confusa.
“piacere, io sono Liza!”
La strinse: “Elena…”
Non la considerai più.
“Damon non me ne avevi parlato… è strabiliante…!”
Lui mi fu vicino in un attimo, le sue labbra a un millimetro dalle mie.
“eravamo impegnati in altro… mi pare!”
Sorrisi.
Mi baciò e, con la sua velocità da vampiro, mi portò in camera da letto…
Quando mi poggiò sul suo letto scoppiai a ridere.
“Oddio… ma hai visto che faccia ha fatto quando ho baciato Stefan?”
Rideva con me…
“E hai visto che faccia ha fatto lui?”
Chissà come erano ridotti quei due al piano di sotto…
Non mi importava realmente. Era stato uno spasso vedere le loro espressioni e poi, in quel momento, avevo ben altro da fare.
“Damon sei insaziabile!”
“nel vero senso della parola!”
E risi.
 
Angolo autrice: scusate ho modificato un po’ la puntata… ma solo di poco ^_^ più in là dovrò apportare modifiche più evidente, anche se mi dispiace…
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo… se esagerassi vi prego fatemelo sapere... ah, e perchè non mi date anche un parere sui vestiti di Liza? sempre se vi va'!! :)
Un bacio

  
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