27/06/2012
2 recensioniOmbre,
sangue, pietra.
-Andiamo, Matt.-
Le dita di Mello ti artigliano il braccio, prepotenti e decise. Non chiede mai il permesso, lui.
Fatichi spesso a decifrare i sentimenti sul suo viso, perciò non lo fai. Ma ci sei sempre.
Non capisci l'inquietudine opprimente, le lacrime amare e lo studio rabbioso che lo divorano.
Non capisci perchè a volte inizi a strappare furibondo pagine e pagine dei libri che inzuppa di sangue.
Non capisci che il suo sguardo vede solo ombre capaci di oscurarlo.
Però sai che senza di te sarebbe perso.
Ridacchi paziente. -Dove vuoi, Mello.-
Pronto a seguirlo in capo al mondo.
(100 parole.)
-Andiamo, Matt.-
Parole aspre e cattive, squarciano le labbra mentre le pronunci.
Il sangue sgorga e vuoi che sporchi Near. Lui, così bianco e immacolato.
Vuoi che vi odi. Vuoi che si odi. Vuoi che si penta di essere perfetto.
Vuoi che pianga, che soffra, che un'umanità volgare e umiliante lo travolga.
Vuoi che la sua solitudine lo schiacci.
Sporcati. Piangi. Pentiti, sghignazzano i tuoi occhi.
Schegge di ghiaccio nella sua carne, braci di fuoco nelle tue vene.
Vuoi che, per una volta, sia lui a volere essere te.
-Dove vuoi, Mello.-
Stringi il braccio di Matt: avanti, odiati, Near.
Il sangue sgorga e vuoi che sporchi Near. Lui, così bianco e immacolato.
Vuoi che vi odi. Vuoi che si odi. Vuoi che si penta di essere perfetto.
Vuoi che pianga, che soffra, che un'umanità volgare e umiliante lo travolga.
Vuoi che la sua solitudine lo schiacci.
Sporcati. Piangi. Pentiti, sghignazzano i tuoi occhi.
Schegge di ghiaccio nella sua carne, braci di fuoco nelle tue vene.
Vuoi che, per una volta, sia lui a volere essere te.
-Dove vuoi, Mello.-
Stringi il braccio di Matt: avanti, odiati, Near.
(100 parole.)
-Andiamo, Matt.-
Non senti niente.
Gli occhi maliziosi e arroganti di Mello, a trafiggerti. Lame aguzze e infide.
Ti sorride come se fosse lui a vincere.
Dovresti innervosirti, ad essere schernito da un tale perdente.
Potresti pestarlo sotto le scarpe, l'eterno secondo nella classifica.
Vorresti ridere sguaiatamente di quella patetica scena, infantile quanto specchio della sua insicurezza.
Ma non senti niente.
-Dove vuoi, Mello.-
E tu, quello strano, rimani lì. Marmo negli occhi, marmo sulla pelle.
Niente da fare, Mello. Io sono di pietra. Io non
Vedi Mello trascinare Matt verso la porta, poi ridere insieme a lui.
sento niente.
(100 parole.)
Non senti niente.
Gli occhi maliziosi e arroganti di Mello, a trafiggerti. Lame aguzze e infide.
Ti sorride come se fosse lui a vincere.
Dovresti innervosirti, ad essere schernito da un tale perdente.
Potresti pestarlo sotto le scarpe, l'eterno secondo nella classifica.
Vorresti ridere sguaiatamente di quella patetica scena, infantile quanto specchio della sua insicurezza.
Ma non senti niente.
-Dove vuoi, Mello.-
E tu, quello strano, rimani lì. Marmo negli occhi, marmo sulla pelle.
Niente da fare, Mello. Io sono di pietra. Io non
Vedi Mello trascinare Matt verso la porta, poi ridere insieme a lui.
sento niente.
(100 parole.)
Note dell'Autrice: Ahh, quanto mi piace scrivere quelle che potremmo definire... le cronache della Wammy's House. XD
Non è nulla di che, solo tre drabble (tutto quel tagliare-aggiungere-cambiare in cui bisogna sempre accingersi mi estenua) senza troppe pretese. Per raccontare le grandi cose, di solito, bastano ed avanzano cento parole, anche se non posso vantarmi di esserci riuscita.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Grazie per avere letto!
Lucy