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Autore: S h i n d a    27/06/2012    3 recensioni
[Italia*Ungheria]
Fanfiction su Feliciano e Elizabeta.
Feliciano l'ho dovuto fare OOC perchè non avevo molte altre idee ^^"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Nord Italia/Feliciano Vargas, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era passato molto, troppo tempo dall'ultima volta che si erano incontrati.
Lui ormai non era più un bambino, era cresciuto, e crescendo aveva scoperto di avere dei sentimenti che non aveva mai provato, specialmente non avrebbe mai pensato che quei sentimenti fossero rivolti a lei.

Feliciano fece un passò avanti e bussò alla casa di colui che un tempo era stato il suo padrone.
«Chi è?» domandò una voce da dentro la dimora.
«Sono io, Feliciano Vargas» rispose il ragazzo con un tono di voce tranquillo, anche se dentro di sé stava morendo dal nervosismo.
«F-Feliciano?!» la porta si aprì di scatto e comparve un signore dall'aspetto elegante.
«Roderich...» replicò tranquillamente l'italiano.
«Cosa ci fai tu, qui?» chiese l'austriaco squadrandolo da cima a fondo, ancora sconvolto da quell'insolita visita.
«Era da un po' che non ci vedevamo, volevo incontrarti, dopotutto tu sei stato come un padre per me» mentì il ragazzo.
«Oh... si, certo... accomodati, io vado ad avvertire Elizabeta, sarà felice di vederti» disse il signore, indicandogli dei divani nei quali poteva sedersi.

Feliciano rimase solo in quell'immensa stanza. Si avvicinò al pianoforte dove l'austriaco aveva riposto alcune foto di quando lui era ancora un bambino e viveva in quell'immensa casa.
«Feliciano» lo chiamò Roderich, che nel frattempo era tornato in compagnia di una graziosa ragazza.
L'italiano si girò e rimase quasi paralizzato dalla bellezza di Elizabeta, non se la ricordava talmente bella.
La ragazza a sua volta arrossì notando che il ragazzo la stava fissando.
«Feliciano, vieni qui. Siediti, accanto a me» disse l'austriaco che poi continuò rivolto all'ungherese «Elizabeta, saluta velocemente il nostro ospite e poi vai».
La ragazza annuì ma Feliciano intervenne «No, Roderich. Falla pure rimanere, dopotutto sono qui anche per stare in sua compagnia»
«Grazie...» mormorò lei, sedendosi accanto all'italiano.
«Scusa per l'accoglienza di prima, credevo fosse Gilbert, di questi tempi mi tormenta o per lo meno... tormenta Elizabeta» spiegò Roderich.
«In che senso, ti tormenta?» domandò preoccupato il ragazzo all'ungherese.
«Io...ecco...» borbottò la ragazza.
«Come ben sai, Gilbert ha una cotta per Elizabeta. Di questi tempi sta diventando sempre più insistente con lei» raccontò il signore.
In effetti, il prussiano era sempre stato attratto dall'ungherese, pensò l'italiano.
«A me non piace lui, a me piace un altro ragazzo...» si intromise Elizabeta.
«Chi?!» domandò di colpo Feliciano.
Elizabeta tacque.
«Mi spiace mio caro, neanche io sono riuscito ad estrapolargli questa informaz...» non ebbe il tempo di concludere la frase che squillò il telefono.
«Vado io» concluse l'austriaco alzandosi dal divano e lasciano i due ragazzi da soli nella stanza.

«Cosa ti fa di preciso Gilbert?» chiese Feliciano.
«Oh... niente... mi manda mazzi di fiori, oppure dei bigliettini d'amore...» continuò con voce abbastanza timida l'ungherese.
«E tu?»
«Io cosa?»
«Ricambi il suo amore?»
«No...» rispose con sincerità Elizabeta abbozzando un sorriso «a me piace un altro» continuò.
«Anche a me piace una ragazza, una ragazza molto bella e graziosa...» Feliciano si bloccò e poi si rivolse a lei «sai chi è?»
L'ungherese scosse la testa.
«Quella ragazza sei tu, Elizabeta Héderváry... Ti amo» concluse l'italiano.
Elizabeta divenne paonazza ma poi riuscì a dire «Io... ecco... non l'ho mai detto a nessuno ma... credo anch'io di amarti»
«Cosa?!» Feliciano la guardò confuso ma anche felice. Sentì il cuore che aumentava i battiti, sempre di più.
«E' la verità» sussurrò lei.
Feliciano a quel punto si avvicinò a lei e la baciò.
Elizabeta all'inizio era sorpresa da quella reazione da parte dell'italiano, ma poi si lasciò andare e ricambiò anch'essa il bacio, abbracciandolo.
«Feliciano... se Roderich ci vede...» disse la ragazza un po' imbarazzata cercando di allontanarlo da lei.
«Non me ne frega niente! Io ti amo e non ho paura di gridarlo al mondo intero, io continuerò ad amarti costi quel che costi» detto ciò l'italiano la baciò una seconda volta e pensò che per lei avrebbe lottato veramente contro tutto il mondo, se ne sarebbe stato necessario.



















Angolo della Pazza °-°

Devo ammettere che come coppia non mi piace tanto Italia*Ungheria ma questo è un regalo che ho voluto fare ad un mio amico per il suo compleanno (anche se praticamente è già passato da un mese)
E' la prima volta che scrivo su loro due infatti mi è venuto un po' difficile trovare l'ispirazione ^^"
Spero non faccia tanto schifo, recensite in tanti, alla prossima :D
   
 
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